Domenica abbiamo assistito alla partita della maturità e della concentrazione. Tecnicamente, non è stata particolarmente allettante, ma tatticamente sì. Infatti, il Bologna di oggi – e di questo bisogna darne atto a Colomba – è una squadra più matura e, diremmo anche, più intelligente. I rossoblu, oggi, sembrano non porsi più dei limiti: non scendono in campo ‘programmati’ per un pareggio o volti ad una vittoria a tutti i costi, ma dimostrano di saper leggere in corsa la partita, tenendo ben presenti i propri limiti e le proprie caratteristiche. Colomba è stato capace di infondere una nuova mentalità, rompendo schemi troppo rigidi che evidentemente avevano soffocato l’espressività della squadra. Dobbiamo assolutamente riconoscere tutto ciò ad un allenatore nel quale anche noi avevamo riposto poca fiducia, ma che, per fortuna, sta dimostrando tutto il suo valore. Capitolo Di Vaio. È sotto gli occhi di tutti che il nostro Capitano stia attraversando un periodo no e che al momento sia ancora lontanissimo dalla forma dello scorso anno. Tuttavia, è fondamentale continuare a dargli fiducia e a trasmettergli il massimo del calore possibile. Spesso allo stadio si sente qualcuno che lo insulta o lo critica pesantemente; d’accordo, sbaglia sovente giocate banali, ma è un essere umano anche lui ed ha dimostrato che quando la curva lo osanna invocandolo (ad esempio, come successo poco prima del rigore da lui procurato), Di Vaio risponde alla grande. Il cuore non gli manca di certo. E se il Bologna è in Serie A quest’anno è merito suo. |di Leonardo Frizziero - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 148 volte