Accolto dalla maggior parte dei tifosi con lo stesso scetticismo di quando arrivò Zenga e da altri con l'entusiasmo di un cambiamento auspicato da tempo. Questi sono i primi segnali dell'arrivo di Sinisa Mihajlovic a Catania. I pro ed i contro di un cambiamento dovuto più per una questione di numeri che di uomini.
PRO - Era necessario e bisognava fare qualcosa di concreto per dare una scossa ad un ambiente distrutto ed incredulo davanti ad una sconfitta, quella di Siena, indescrivibile ed incredibile per come si è concretizzata.
Cambio tecnico come prima mossa. Via Atzori, che paga i suoi miseri punti e gran parte di colpe non sue, dentro Sinisa Mihajlovic .
Scelta di “carattere” quella di Mihajlovic a cui si chiede per prima cosa di mettere a disposizione del gruppo la sua qualità di trascinatore che l'ha sempre distinto dentro e fuori dal campo.
Motivare , dare la spinta, ad un ambiente depresso in vista del match più importante della stagione è la prerogativa fondamentale che si chiede al nuovo tecnico, per poter poi pianificare sulle basi di una classifica accettabile il futuro in sede di mercato in quel di gennaio. Speranzosi di trovare carisma, un po' di fortuna, e quella voglia di riscatto che un pò ci accomuna.
CONTRO - Scetticismo da parte di molti nei confronti della scelta tecnica subentrata ad Atzori, il curriculum vitae da tecnico del serbo è l'elemento principale che non convince del tutto parte di tifosi che avrebbero preferito l' esperienza anziché una nuova scommessa per dare una svolta.
Una carriera da calciatore ammirevole, due stagioni da vice-allenatore della squadra campione d'Italia, e qualche mese in panchina da “titolare” con il Bologna.
Saranno le prossime tre partite quelle in cui Mihajlovic dovrà dimostrare tutte le sue qualità lavorando con gli attuali uomini a disposizione per guadagnarsi l'ammirazione e la fiducia di quella parte di pubblico che, con gli accorgimenti di gennaio, a parità di esperienza, avrebbe lasciato carta bianca ad Atzori.
C'è subito da dimostrare, quindi, per Sinisa Mihajlovic, ma soprattutto urgono riscontri positivi per il futuro rossazzurro, da subito, dallo spareggio contro il Livorno.
E allora buona fortuna mister, fortuna, si, elemento che è mancato al suo predecessore e che spesso nella vita come nel calcio risulta fondamentale.
In tutto questo c'è da concedare un “signore”, e per quanto la gente l'abbia messo alla ghigliottina e giudicato con largo anticipo, ci permettiamo di dire ad alta voce: grazie Signor Atzori . Grazie per aver dimostrato come in un mondo così sporco esistono anche i signori, sfortuna e colpe non proprie hanno finito per “bruciarla”. L'occasione era così ghiotta che n'è valsa la pena stare a certe presuntuose condizioni. Si sbaglia e si paga, tutti.
A partire da chi quella presunzione sta cominciando a metterla da parte riconoscendo gran parte dei propri errori, rischiare di vanificare l'ottimo lavoro finora condotto per puntiglio non sembra la cosa giusta ed allora fermarsi un attimo ed ammettere di aver sbagliato a volte rende onore. C'è tempo per recuperare ma non più per sbagliare.
Ed in questo anche noi tifosi abbiamo da fare la nostra parte, stare li a leccarci le ferite e continuare a sostenere gli stessi discorsi serve a poco. Qualcosa, forse, dall'altra parte sta cambiando come qualcosa in noi dovrà cambiare. Ed è qui che la tifoseria si distingue dalle altre ed è da qui che bisogna compattarsi per vincere questa nuova sfida. Questo non significa di certo illudersi, significa essere partecipi ed avere la voglia di crederci veramente e se non ci crede il tifoso… Forza Catania .
E per molti magari queste parole di circostanza saranno pur trite e ritrite ma “il fatto che per te è cosi importante, che il casino che hai fatto è stato un elemento cruciale in tutto questo rende la cosa speciale, perché sei stato decisivo come e quanto i giocatori, e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio?” (Febbre a 90, Nick Hornby) |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 160 volte