Kharja: «Gli stranieri sono accolti meglio in Francia»
"Ho girato molti paesi, ho fatto tante esperienze e penso che tra i paesi del Mediterraneo la Francia sia quella più pronta ad accogliere gli stranieri. Sarà per il suo passato coloniale, sarà perché ha da anni uno stretto rapporto con l'Africa, ma è più preparata". E' questo il pensiero di Houssine Kharja, centrocampista del Genoa, intervistato da Immigrazione Oggi. E l'Italia? "Nel nostro paese - così si esprime, significativamente, Kharja, che da otto anni vive nella penisola - c'é una sorta di timore nei confronti dello straniero. Certo, per un calciatore è più facile che per un clandestino". E aggiunge di non aver mai avuto personalmente nessun problema. Kharja è consapevole del tifo che i marocchini in Italia fanno per lui e della responsabilità che ciò gli impone. Ma a suo avviso, sotto il profilo del fair play e della correttezza, sono i calciatori in generale che "dovrebbero essere un esempio per i giovani. Per questo dovrebbero comportarsi nel migliore dei modi in campo". Le ultime parole sul suo Genoa: "Farà una grande stagione", dice, anche se dovrà fare a meno di lui per alcuni mesi. Kharja, infatti, è stato operato venti giorni fa per una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nato 27 anni fa in Francia da genitori marocchini, Kharja è in Italia dal 2001, vanta una stagione nella Roma, nel 2009 ha esordito in maglia rossoblù e dal 2006 veste la maglia della Nazionale del Marocco, da lui preferita ai Blues. |di Marco Liguori - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 139 volte