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2009-12-11

Giuseppe Biava: «Floccari ci farà compiere il salto di qualità»


E’ appena alla seconda stagione al Genoa ma si può reputare a pieno titolo un veterano. Al di là dell’aspetto anagrafico, Beppe Biava è entrato a tempo di record in sintonia con i tifosi e ha da subito dimostrato grande personalità, immergendosi al meglio nell’ambiente rossoblù. Un elemento che in campo si fa sentire, sempre e comunque, sia quando gli attaccanti avversari cercano di farsi largo, sia quando si aprono varchi interessanti per tentare una sortita offensiva.
Una vera e propria garanzia, nonostante, per esigenze di squadra, il mister lo abbia spesso impiegato in posizioni differenti. Generosità e spirito di sacrificio sono caratteristiche che al tifoso genoano piacciono eccome. Biava, dalla sua, ha anche una notevole intelligenza tattica e qualità tecniche non comuni per un difensori. Lo scorso anno fu addirittura in odore di nazionale ma il commissario tecnico, alla fine, preferì orientarsi altrove. Gli stimoli, però, sotto la lanterna non mancano di certo, ed il forte difensore è deciso a scrivere, assieme ai propri compagni, un’altra importante pagina della storia del Genoa. I presupposti per un’altra stagione ricca di soddisfazioni ci sono tutti. Adesso non resta che viverla.

Mancano tre partite alla sosta e la già eccellente stagione potrebbe diventare addirittura straordinaria…

«Finora abbiamo avuto diversi alti e bassi ma nel complesso stiamo disputando un buon campionato, come conferma l’attuale quinto posto. Il cammino è molto simile a quello dello scorso anno e ciò contribuisce a darci fiducia per il prosieguo. Inoltre possiamo ancora puntare al passaggio del turno di Europa League. Contro il Valencia ci giocheremo tutto e, se dovessimo riuscire a spuntarla, sarebbe davvero un grande risultato».

Domenica andrete a far visita ad una Lazio che, guardando la classifica, appare piuttosto in difficoltà, ma che vanta comunque elementi di tutto rispetto.

«Sono d’accordo. Se finora ha raccolto così poco probabilmente qualche problema lo avrà ma nel derby contro la Roma mi ha fatto un’ottima impressione, mettendo in mostra indiscutibili valori e giocatori di tutto rispetto».

A voi difensori, probabilmente, il lavoro non mancherà con avversari del calibro di Zarate e Rocchi…

«Gli attaccanti della Lazio sono molto rapidi e, nell’uno contro uno, hanno le qualità per metterti in difficoltà. Ci sarà da lavorare come ogni altra domenica, visto che, in serie A, tutte le squadre sono molto attrezzate, ma speriamo di uscire vincitori dal confronto».

Fino a questo momento il Genoa ha subito qualche gol di troppo. Il rientro di Juric a centrocampo, secondo lei, potrà servire a garantire una maggiore copertura?

«Juric è un giocatore molto importante, che non molla mai e che riesce a trascinare la squadra in qualsiasi circostanza. Quando lui è in campo, inconsciamente, tutti danno qualcosa in più ma ciò non toglie che, chi finora l'ha sostituito, ha fornito un contributo molto prezioso alla causa».

Lo scorso anno lei e Juric siete stati bersagliati da ammonizioni sistematiche. Quest’anno il metro arbitrale è cambiato?

«E’ cambiato che in questa stagione i cartellini li prendo solo io, visto che Juric ha giocato col contagocce! Scherzi a parte, il mio è un tipo di gioco aggressivo e, anche se commetto falli nella norma, sono più esposto di altri all’ammonizione. Ormai so che è così e cerco di stare il più attento possibile».

Tante società al primo errore arbitrale si lasciano andare a proteste plateali. La rete regolare annullata a Milanetto contro il Parma, che avrebbe potuto permettere al Genoa di salire solitario al quarto posto, non è invece stata usata dalla società rossoblù come pretesto per alzare la voce. Un comportamento ineccepibile, che ne pensa?

«Anche l’anno scorso fummo vittime di diverse sviste, e mi riferisco, ad esempio, ai tanti gol di Milito non convalidati per fuorigioco inesistenti. La società, però, non criticò mai l’operato degli arbitri, e neppure in questa prima parte di stagione, nella quale si sono già verificati diversi episodi a sfavore, si è lasciata andare a proteste o polemiche. E’ una linea che mi trova completamente concorde».

Questo è un Genoa che, tra i tanti meriti, ha anche quello di saper aspettare i giocatori con qualche difficoltà di ambientamento. Palacio e Tomovic, ad esempio, dopo un inizio difficile stanno fornendo prestazioni molto convincenti. Ora si aspetta Floccari…

«Tomovic e Palacio, senza dimenticare Sokratis lo scorso anno, hanno avuto qualche difficoltà perché erano abituati a giocare in patria e a misurarsi con campionati differenti. Inoltre sono tutti ragazzi giovani e, all’inizio, è doveroso avere un pizzico di pazienza in più. Sono stati inseriti in squadra con calma e cautela ed ora si sono amalgamati bene e stanno rispondendo alla grande. Floccari, invece, è stato frenato da qualche guaio fisico nelle prime fasi della stagione ma sono convinto che molto presto ci farà compiere un grande salto di qualità».
|di Claudio Baffico - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 186 volte


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