La Samp mette il cuore contro la Roma, si prova a voltare pagina (0-0)
Dopo 3 umilanti sconfitte la Sampdoria è riuscita a bloccare sullo 0-0 la lanciatissima Roma, reduce da un’incredibile rimonta in campionato, arricchita dalla vittoria nel derby e dal passaggio del turno in Uefa. La porta di Castellazzi è rimasta inviolata, la squadra ha lottato, anche se era sinceramente difficile prevedere il contrario, ha confezionato un paio di discrete occasioni da goal nei primi 45’, finendo per subire il ritorno e il prolungato possesso palla giallorosso nella ripresa. Un pareggio che fa morale e muove la classifica, per il bel gioco i tempi sono ancora prematuri.
Del Neri è costretto a rinunciare all’acciaccato Semioli, dentro Bellucci e Mannini sugli esterni di centrocampo, alle loro spalle Stankevicius, Ziegler e Lucchini sono preferiti a Cacciatore, Zauri e Rossi. Il jolly è Bellucci, portato ad agire talvolta sull’esterno, talvolta in posizione di rifinitore dietro al tandem Pazzini – Cassano. Sull’altro fronte nessuna sorpresa degna di nota: Ranieri, privo dell’infortunato Mexes e degli squalificati Menez e Pizarro, punta sugli inserimenti di Perrotta, Taddei e Vucinic, sempre mobili dietro a capitan Totti. L’inizio blucerchiato è incoraggiante: a centrocampo si mordono le caviglie, la difesa occupa bene gli spazi, la squadra è corta e aggressiva. Fantantonio appare ispirato, almeno nella prima frazione: il genio barese, prova la conclusione da fuori, Burdisso e Julio Sergio ci mettono una pezza e si rifugiano in corner.
La reazione giallorossa non si fa attendere: al 13’ Castellazzi fa buona guardia sulla conclusione di Taddei indirizzata sul primo palo, rimediando all’amnesia in copertura di Ziegler. Nello svolgimento del calcio piazzato Riise scarica la bomba da fuori, ma fortunatamente la sfera termina sul fondo. Nel cuore del centrocampo Palombo e Poli corrono come forsennati, sono attivissimi in fase di rottura del gioco avversario, un po’ meno in fase d’impostazione: il capitano prova alcune volte a svariare il gioco sugli esterni, ma troppo spesso sono i difensori ad essere costretti a dare il là alla manovra, realizzando ovviamente diversi errori di misura.
Prima dell’intervallo sfioriamo il bersaglio grosso in due occasioni: è proprio l’Angelo Blucerchiato a trascinare la squadra, prima con una bordata da fuori costringe Julio Sergio a rifugiarsi in corner, poi trova la capoccia di Stankevicius che fa tremare il montante, sotto misura il Pazzo non riesce ad insaccare nella ribattuta. Il gioco è tutt’altro che scintillante, ma almeno si lotta e, ai punti, forse avremmo meritato di concludere la prima frazione in vantaggio. Ci si aspetta l’arrembaggio almeno ad inizio ripresa, invece si assiste ad un prolungato possesso palla romanista; abbassiamo eccessivamente il baricentro, Bellucci non ha più fiato, Cassano esce dal gioco, s’intravedono i timori del recente passato, la difesa perde sicurezza nei propri mezzi, la Roma prova a fare sua la partita.
Scorre il minuto 63’ quando Perrotta, servito da Totti, conclude da fuori, la sfera fa la barba al palo sotto lo sguardo di Castellazzi, bravo poi, con un colpo di reni, a dire di no a Vucinic, autore di un bel colpo di testa nello svolgimento di un corner. Gli uomini di Ranieri provano a schiacciare sull’acceleratore: Juan, in gioco aereo, non trova lo specchio della porta, idem Totti, con una conclusione dalla lunga distanza. Sull’altro fronte fatichiamo a trovare lo specchio della porta: Del Neri punta sulla freschezza di Accardi e Tissone al posto degli esausti Bellucci e Poli, ma nella ripresa le occasioni tinte di blucerchiato non vengono scritte sul taccuino; del resto se Pazzini è marcatissimo e Cassano perde continuità, si fatica, si fatica dannatamente.
Almeno stasera la Samp ha lottato, il risultato è soddisfacente, visto il nostro periodo critico e la superiorità tecnico – tattica dell’avversario, ma si tratta soltanto del primo passo verso uno spettacolo più dignitoso e divertente: uscire indenni dalla tana del Livorno rappresenterebbe una prova più confortante verso il ritorno alla continuità, altrimenti il pari di stasera rischia di diventare soltanto un brodino e non un mattoncino sul quale ripartire a testa alta.
SAMPDORIA – ROMA 0-0
SAMPDORIA [4-4-2]: Castellazzi; Stankevicius, Lucchini, Gastaldello, Ziegler; Mannini, Palombo, Poli (75’ Tissone), Bellucci (66’ Accardi); Cassano, Pazzini (89’ Pozzi) (A disp: Fiorillo, Zauri, Rossi, Franceschini). All. Del Neri.
ROMA [4-2-3-1]: Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Brighi; Perrotta, Vucinic (75’ Baptista), Taddei (91’ Guberti); Totti (A disp: Lobont, Andreolli, Motta, Faty, Okaka). All. Ranieri.
ARBITRO: Damato di Barletta.
AMMONITI: Gastaldello, Lucchini, Poli (S); Burdisso, Perrotta, Totti (R)
NOTE: 27.000 spettatori circa, con oltre 1.500 giallorossi al seguito. Serata fredda. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 130 volte