Dopo Napoli e Roma, a Parma arriva un'altra sconfitta allo scadere. Pesano rigore ed espulsione
Reduci da un fatale spareggio nel 2005, si ritrovano Parma e Bologna dopo che per 4 anni il duello era mancato alla platea delle due tifoserie. Nella circostanza, comunque, le due formazioni attraversano due stati di salute ben diversi. Il Parma veleggia nelle parti alte della classifica e, con Guidolin in panca, è un pò la sorpresa positiva della prima parte della stagione. Buono il telaio tecnico-tattico, parecchi giovani in evidenza, una società con pochi problemi di bilancio.
Il Bologna, dal canto suo, prosegue, come è noto, il cammino in una parte assai più bassa della graduatoria, in continua ,affannosa lotta per rimanere a galla tra l'èlite della serie A. Per di più si presenta a Parma con una difesa di fortuna, causa squalifiche ed infortuni. Colomba improvvisa come può, col solito limite di non voler provare forze fresche, nemmeno in casi di emergenza, come appunto quello di oggi. In aggiunta torna in panchina Federico Casarini, artefice di una prestazione più che sufficiente domenica scorsa. Non solo, nemmeno più tardi entrerà in campo Casarini che è presto rimpianto per la grigia prova di uno spento Zenoni apparso spesso in notevole difficoltà.
Il Parma certo dimostra superiorità, c'era da aspettarselo, ma il risultato appare leggermente bugiardo, siccome l'espulsione del rossoblu Britos alla mezzora della ripresa è stata troppo severa, costringendo tra l'altro i bolognesi a finire l'incontro in 10. In una sorta di sintesi, si potrebbe dire che il 2-1 per Guidolin ed i suoi, fotografa meglio quanto si ipotizzava prima dell'incontro rispetto a quanto si è visto realmente in campo. Ovvero gialloblu con tasso tecnico superiore e buona gamba. Rossoblu assai volonterosi anche se pecche non sono mancate per diversi motivi, ma all'interno di una prestazione complessivamente attenta seppure prevedibile nelle geometrie e nelle non molte iniziative assunte.
Poco peso è stato dimostrato in attacco: hanno giocato tutti, chi più e chi meno, ma né Di Vaio, né Zalayeta, né Osvaldo ed Adailton hanno trovato l'acuto della rete o per impensierire seriamente la retroguardia crociata. Praticamente allora il risultato era scritto ma Colomba ed i suoi giocatori devono tornare subito in linea di galleggiamento e non perdere altri colpi di qua alla fine del girone, fissata a metà gennaio.
Un colpo invece l'ha perso Bologna città con l'annuncio, da parte delle federazione calcio, dei centri candidati ad ospitare partite degli Europei nel 2016, se il torneo sarà assegnato all'Italia, del resto soluzione non facile. Bologna è fuori dall'elenco che comprende invece, a livello regionale, Cesena. Si tratta dell'esito di una vicenda un po' surreale e grottesca nella quale non si è ancora capito la posizione delle parti in causa, quelle sportive e quelle amministrative. Il tutto complicato dalle spinte disordinate dei Menarini per portare avanti il chiodo fisso dello stadio nuovo. Del quale, a detta dell'assessore allo sport del comune, non esiste ancora uno straccio di progetto. Non saranno solo speculazioni?
|di Vittorio Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.com| - articolo letto 136 volte