Rino Gattuso ha rinnovato fino al 2012 il contratto che lo lega al Milan, accettando una decurtazione di ingaggio. Non è la prima volta che il grintoso centrocampista calabrese minaccia di andarsene, per poi fare bruscamente dietrofront. Gattuso non ha mai pensato di lasciare Milano, così come non ha mai preteso un posto da titolare. Probabilmente voleva solamente un po' di attenzione, trascurato e dimenticato nel periodo in cui Ambrosini, Nesta e Borriello salivano al proscenio, guadagnandosi le lodi e i complimenti per le loro eccellenti prestazioni. Un piccolo capriccio che a Rino perdono volentieri: non sarà mai degno di essere il capitano del Milan (il derby di inizio stagione lo ha dimostrato), ma resterà un giocatore importante, che ha scritto e scriverà pagine importanti della storia rossonera. Non va comunque tralasciato il fattore mercato, da diverso tempo argomento prediletto dei tifosi milanisti. La sconfitta con il Palermo non mi ha sconvolto, in fondo fra le tante previsioni sbagliate, qualcosina avevo azzeccato. Questo Milan, tolti Nesta e Thiago Silva, non ha centrali difensivi. Bonera è sparito, Onyewu, infortunio a parte, è da serie B, Kaladze e Favalli inguardabili. Pure con i terzini alla fine non siamo messi così bene, anche se criticare i volenterosi Abate e Antonini è ingeneroso, mentre in fondo Oddo e Zambrotta hanno fatto il loro tempo, senza contare il disastroso Jankulovski, la cui assenza non si è affatto sentita. A gennaio difficile che si faccia qualcosa. A centrocampo Beckham sarà un'importante alternativa a Pirlo e Seedorf, sperando che Leonardo faccia un po' di turn-over, poi a giugno dovrebbe arrivare Simplicio a parametro zero dal Palermo: un giocatore che sa coniugare qualità e quantità, anche se ormai over 30.
In attacco Adriano Galliani ha preannunciato l'arrivo di un attaccante esterno, dopo Adiyah. L'impressione è che un giocatore arriverà, ma solo a condizioni low-cost: Pandev, se riuscirà a liberarsi dalla stretta di Lotito, sarebbe oro colato per questo Milan. Improbabili invece i costosi Krasic e Suarez. Di Gennaro potrebbe invece essere ceduto in prestito, un altro piccolo ridimensionamento del progetto giovani fatti in casa. Veniamo ora alla situazione degli scontenti. A giugno Kaladze dovrebbe salutare la compagnia e credo nessuno verserà lacrime, soprattutto in vista di un possibile rinforzo di peso. In sostituzione di Favalli e Onyewu, dovrebbe tornare dal Cagliari Astori. Pippo Inzaghi alla fine dovrebbe rimanere, presto il suo fiuto del goal si risveglierà, più critica la situazione Abbiati, ma in fondo ciò che conta è la destituzione di Dida. Il brasiliano, per motivi che non ripeto, non merita nè la maglia da titolare, nè la permanenza a Milanello. Al momento, ho il sentore che il rinnovo si allontani, dopo l'euforia iniziale per alcune buone prestazioni del matusalemme brasiliano, e che da gennaio la porta rossonera avrà un altro guardiano. Sulla scelta fra Abbiati e Storari lascio volentieri la decisione a mister Leonardo, essendo soddisfatto del rendimento dell'uno e dell'altro, in attesa del bravissimo Marchetti. |di Riccardo Giannini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 177 volte