Vittoria necessaria, vittoria che dà morale. Il Catania batte la Juventus all’Olimpico di Torino, agguanta il Siena in classifica riducendo il divario dal quartultimo posto in classifica in una giornata dove a far da protagonisti sono gelo, neve e freddo che costringono la Lega a rinviare ben quattro gare di campionato.
I rossazzurri partono subito bene, concentrati e trovano in vantaggio dopo ventitre minuti grazie ad un calcio di rigore assegnato giustamente da Pierpaoli per una trattenuta più che ingenua di Tiago su Spolli. Sul dischetto si presenta Martinez costretto a battere per ben due volte, entrambe in goal.
La Juventus sprofonda nella crisi più nera, il pubblico entra in contestazione fischiando ad ogni minimo errore.
Il Catania tiene il campo, non rischia niente o quasi ma non riesce neanche a farsi vedere in avanti, complicandosi la vita nella ripresa.
Già, perché nel secondo tempo la squadra di Ferrara si sveglia, trova coraggio e gli etnei calano vistosamente. Sembra l’inizio di un film già visto, un film che sembra diventare realtà al ventesimo della ripresa quando, su una dormita della difesa rossazzurra, Salihamidzic si trova solo davanti ad Andujar e fa 1-1.
I padroni di casa sembrano poter prendere il sopravvento, cercano la rete dei tre punti per zittire le critiche provenienti dalla tribuna.
Mihajlovic cambia: fuori un disastroso Morimoto per Plasmati, dentro Izco per Ledesma.
Due sostituzioni che sono il frutto della rete vittoria realizzata proprio da Izco su assist di Plasmati a tre minuti dal termine.
A seguire nove minuti di sofferenza, poi è tempo di gioire. Felicità che mancava da tanto, troppo. E che permetterà al Catania di passare un Natale non sereno ma ricco di sperenza.
Adesso più di due settimane per riordinare le idee, per tornare al Massimino il giorno dell’epifania per altri tre punti importanti, decisivi. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 141 volte