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2009-12-23

E Bravo Sinisa ! Quanto entusiamo in città..


Soltanto applausi per Mihajlovic anzi, applausi e parole d'amore. Premature, forse sì, probabilmente anche indispensabilmente tali per infondere un po' di coraggio alle genti, specie adesso che è Natale, siamo tutti più buoni, e credere alle favole è tanto più semplice che mai. Ben venga tutto ciò se anche solo in parte aiuterà a scrivere un lieto fine a questa favola: Un po' quel che abbiamo desiderato tutti per Natale.
Sulla squadra, come sul tecnico, i commenti sono cambiati in maniera radicale quanto simpatica, ma sì, pure simpatiche si possono definire le sfaccettature del nostro modo di vivere, del modo di vivere d'alcuni, che poi influenza tutto e tutti, quindi è più o meno l'equivalente. Alla diramazione del quadro dei convocati per Torino, notando l'esclusione di Terlizzi, c'era chi commentava, sul muro del sito ufficiale di Mihajlovic, così:
“...ho gia capito che vali poco pure tu.... l'esclusione di terlizzi dalla rosa è l'ennesima imposizione della società... o non hai carattere o ci capisci poco... continua ad andare avanti con biagianti e carboni....andrai lontano”
Firmato “Christian”, no, si scherza. Firmato un anonimo non meglio utile da identificare. Attenzione, non v'è biasimo, solo un nick non è un nome, quindi non è una persona, quindi è solo un pensiero, e solo il pensiero cito. Andando oltre, dopo che l'esercito di Mihajlovic è sceso in campo aperto contro la Vecchia Signora, per combattere quella che lo stesso condottiero serbo ha definito “una battaglia”, ecco come la vittoria è riuscita a mutare radicalmente gli umori della piazza etnea e non solo di quella, anche dell'entourage più insospettabile.
Sempre dal muro del suo sito ufficiale, citiamo:
“ GRAZIE SINISA!!!ABBIAMO BATTUTO LA JUVE GRAZIE A TE!! CONTINUAMO COSI E CI SALVEREMO!!!!”
Che sia questo vociare della maggioranza o della minoranza non è dato saperlo; rapido come il dissenso è un passaparola che fa il giro di piazze, strade, negozi, giornali, televisioni, siti web, radio e chi più ne ha più ne metta, tutti nuovamente in allerta. Come quando “crollò” il ponte Gioieni, che poi non crollò mai, eppure tutti ne erano convinti. Un po' di convinzione, quella che non fa mai male, quella che da sola può distruggere o ricostruire un ponte, che porti in Via Etnea o verso la salvezza.
E si va avanti così:
“ bravo sinisa ,tu e i ragazzi siete stati grandi.....grazie”
Trecento ed anche più ad aspettare la squadra di ritorno da Torino, all'aeroporto Fontanarossa. C'è chi giura fossero tutti già là dalla partenza, o tutto o niente, o cori di gioia o di contestazione. Posso non credere che su trecento, uno almeno uno, non abbia mai contestato la squadra, abbandonato lo stadio prima della fine d'un sconfitta, inveito contro Izco, contro chi l'ha portato e contro chi s'ostinava a farlo giocare, a lui ed a quell'attaccante (definito) “inutile” di nome Plasmati? Non posso, ma è una pratica inutile da sbrigare. A Catania c'è anche questo, come ci sono il sole, il mare e l'Etna. Se non ci fosse l'uno, forse non ci sarebbero gli altri. Ed allora sospiriamo, prendendo il dolce ed il salato:
“E' arrivato SINISA. A Catania mancava uno come te. FORZA SINISA SEI TUTTI NOI”
Che di per sé è già una gran bella responsabilità. Mica qualcuno pretenderà così che si tifi da solo? No, sono abbastanza convinto che al ritorno al Massimino, contro il Bologna, rivedremo l'atmosfera dei bei tempi, la cui assenza alcuni imputano come colpa ad un solo settore, dimentichi che il settore è composto da singole unità, individui che concorrono, liberamente, a creare o meno quell'atmosfera. “Per sempre insieme a te, canteremo per sempre”, “Noi non vi lasceremo mai”, “Sono nato per sostenere te”, tutti cori che rievoca la mia mente. Se tutti credessero in quel che dicono, e comprendessero a cosa si legano, dicendo determinate cose.. Ma vabbé, è arrivato Sinisa, e si tornerà a tifare Catania. Machiavellico, come asserire che “il fine giustifica i mezzi”; purché sia efficace, va bene uguale.
Qui sembra tutto rinascere, dal bianco e nero di Torino è venuta fuori la Primavera, in pieno Inverno. Accadono solo a Catania fenomeni simili. Incomprensibile ed affascinante, come una logica illogica o forse no. Punti di vista, eppure nulla è cambiato, nella forma, tutto invece è cambiato nella sostanza. Una sensazione corroborata da chi respira il cambiamento a più diretto contatto di chiunque di noi. Mascara ad esempio, rimasto in tribuna all'Olimpico, che al termine della gara vinta contro la Juventus s'è detto addirittura disposto a restare fuori squadra a patto di vincerle tutte d'ora innanzi; scherzava ovviamente, non però su quanto dichiarato poi: “Mihajlovic? Ha avuto il merito di non stravolgere tutto, ci ha dato serenità e fiducia”
Bravo, andiamo tutti adesso a spiegare in giro che “fiducia e serenità” sono come “l'amalgama”, roba che non si compra al calciomercato, roba che hai o non hai, punto, non esce di punto in bianco da sotto il letto o da dentro un armadio, e non è che ci si possa dimenticare dove la si è messa. Figuriamoci, come perdere un elefante in un monolocale. Accettiamo anche questo, purché ci sia un lieto fine. Si sa, le storie, solo quelle appassionanti, intricante ed un po' incomprensibili, a patto che abbiano un lieto fine, troveranno tutte un senso, una giustificazione. Si fa presto, e si va avanti, più contenti che mai, sereni, come Mihajlovic. Questo dice Lo Monaco:
“La cosa che ci ha colpito è la serenità di Mihajlovic quando ha preso la squadra: la conosceva perfettamente ed è stato il primo a dire convinto che il Catania si sarebbe salvato. Mi auguro che ci abbia visto giusto”
Cielo, ce lo auguriamo tutti. Magari è proprio così, sereno perché conosce già il finale, e sa essere lieto. E perché non crederci in fondo, anche noi, e riacquistare serenità? Abbiamo creduto a tante cose irrealizzabili che spendere un po' di tempo per rincorrere una chimera, forse, tempo perso non sarà. E magari, se saremo tanti, da chimera potrà trasformarsi davvero in una favola a lieto fine: partecipiamo allora, a questa stesura, diamo qualche idea per correggere la trama, volgerla dall'inquieto al sereno; ed infine vivremo tutti, felici e contenti.
|di Marco Di Marco - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 181 volte


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