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2009-12-23

Ciruzzo, memoria a Secco e Bazar Lippi: liberate la Juve. Mancity! I miei voti sulla serie A


Alessio Secco parla, poche ore dopo la visita di John Elkann e Andrea Agnelli alla Juve. Alessio Secco parla di memoria corta (dei giornalisti) che si rimangiano le valutazioni del mercato estivo. Io ho dato 8 al mercato della Juve, con il senno del poi siamo bravi tutti. E sono sempre più convinto che se fosse in mano a un altro allenatore quest'organico darebbe frutti diversi. Né si collezionerebbero figuracce come quelle recenti. Ciruzzo (Ferrara) a papà dice di non volersi dimettere: nessuno può sindacare, le dimissioni sono una cosa sacra, devi sentirle, non puoi imporle. Al massimo consigliarle. Il problema è della Juve, un problema che non può essere risolto con il ritorno in pompa magna di Roberto Bettega. Le cose che non vanno sono troppe: Secco non deve giustificare Melo (costato, comunque, troppo: Corvino è troppo bravo, troppo furbo, troppo tutto) e Diego (che emergerà se giocherà nel ruolo di competenza). Secco deve giustificare altre operazioni: Tiago e anche Poulsen (a quei soldi…) in testa. E con Secco dovrebbe rispondere anche Renzo Castagnini, uomo ovunque e presunto scopritore di talenti senza che ve ne sia traccia. Almeno una traccia, accidenti: neanche quella. Come se non bastasse adesso dobbiamo sorbirci le dichiarazioni di Marcello Lippi che dice – papale papale- di aver dato dei consigli su Ferrara, Cannavaro e Grosso. Come se fosse normale, come se non ci fossero interessi. Lippi DEVE DARE consigli soltanto ad Abete e alla Federazione: il semplice fatto che vada a pranzo o a cena con Blanc per parlare di mercato Juve lo ritengo non grave ma gravissimo. I suoi amici (anche tra i giornalisti, abbiate fede) dicono che non si tratta di conflitto d'interessi, ma allora quale sarebbe il conflitto di interessi? Fatemi un esempio. E poi, senza troppi giri di parole: ma la Juve ha davvero bisogno di chiedere consigli a Lippi? Non può viaggiare in autonomia, trovando l'autorevolezza se c'è (bah…) all'interno dell'organigramma? Non mi risulta che Della Valle chieda consigli a Donadoni o a Trapattoni (faccio due nomi a caso): hanno Corvino, viva Corvino. Oltretutto, il fatto che Lippi abbia suggerito di prendere Grosso e Cannavaro era un ottimo motivo per non prenderli: sarebbe bastato verificare il loro rendimento recente, rispettivamente a Lione e Madrid. Adesso si parla di Pavel Nedved come eventuale sostituto di Ferrara se dovesse bucare: chi sarebbe il prescelto al prossimo giro, Del Piero magari chiedendogli di smettere di giocare? Ma dai, restituiamo la Juve ai tifosi che erano abituati a strategie da Juve, all'autorevolezza del mitico Boniperti, alla competenza e alla programmazione. E se proprio Ferrara dovesse andarsene, Hiddink tutta la vita. Almeno parleremmo di tattica, vedremmo tattica, studieremmo tattica. Sull'argomento i lettori si sono scatenati: Rui Patricio su Facebook mi ha scritto un trattato, ha intasato la bacheca, ha ragione da vendere.
Tra qualche giorno si riparte con il mercato ufficiale, anche se il mercato ufficioso è scattato da un pezzo. E chi ha dormito non riuscirà a recuperare il terreno perduto. Avremo tempo e modo per i nostri lunghi approfondimenti. Per il momento in bocca al lupo a Mancity, al secolo Roberto Mancini che cavalca la tigre dell'altra sponda di Manchester, quella che cercherà di rimontare in fretta per conquistare l'egemonia cittadina ai danni di sir Alex Ferguson. La lista della spesa è pronta: inevitabile pensare che prima o poi partirà un assalto a Cassano, ci sono Kjaer, Cordoba, Kaladze e chissà chi. Se spenderanno bene i prossimi 50-60 milioni (non soltanto attaccanti) potranno decollare. Mi dispiace per Pasquale Marino, ma il rapporto era ormai logoro da un pezzo, Gianni De Biasi corona un sogno (aveva sfiorato l'Udinese diversi anni fa). E adesso riallacciamo le cinture: i voti (parziali) ai presidenti, agli allenatori e ai direttori sportivi della serie A. Bilancio parziale perché la strada è ancora lunga. Se qualcuno si offendesse, pazienza: il mio 2010 partirebbe con qualche nemico in più. Ma io ne sarei fiero, non lavoro in pool: io ti do una notizia, tu mi dai una notizia, allegria.

ATALANTA (Ruggeri 6,5, Osti 5,5, Conte 6,5) – Il mercato non è stato malvagio, ma ha pagato poco per i troppi infortuni, Barreto in testa. Ma con il rientro del centrocampista la musica cambierà. Recuperare Acquafresca è una necessità. Sono convinto che il lavoro di Conte pagherà. Piace Valdez, con Nicola Madonna in contropartita alla Reggina, il rientro di Capelli allungherebbe soltanto la lista dei difensori di riserva. Risolvere qualsiasi diatriba con conte è una priorità. Il direttore sportivo Osti mi sembra troppo diesel per una realtà frizzante come Bergamo.
BARI (Matarrese 6,5, Perinetti 8, Ventura 8) – Al mercato di luglio-agosto avevo dato "sei", qualcuno aveva invece affibbiato una larga insufficienza. Matarrese ha investito poco, ma ha avuto la bravura (e la fortuna) di trovare due splendidi professionisti: Giorgio Perinetti, uno dei migliori direttori sportivi italiani, e Gianpi Ventura che ama gli schemi come una bella donna. Cerci e Succi in arrivo, un occhio fisso su Castillo, attenzione costante nei riguardi di Guberti (volata con l'Atalanta anche se gli altri cercheranno di inserirsi).
BOLOGNA (Menarini padre 5,5, Menarini figlia 3,5, Salvatori 4,5, Colomba 6,5) – Il problema è la confusione societaria: la signora Francesca ha fatto danni, il calcio è un'altra cosa. Il papà ha fatto meno danni, adesso è importante che Baraldi pensi al presente e non al futuro: anche a me è arrivata voci di una strategia futura con Sacchi direttore tecnico e Apolloni allenatore. Bisognerebbe tutelare un allenatore bravo e un uomo serio come Colomba. Mi preoccupa il fatto che il mercato lo condurrà Salvatori: quando ha avuto il budget lo ha speso malissimo.
CAGLIARI (Cellino 7,5, Allegri 7,5) – Cosa bisognerebbe aggiungere rispetto ai fatti che parlano chiaro e che sono una splendida cartolina nei pressi del Poetto? Arriverà il promettente Ariaudo, magari ci sarà un contropiede a sorpresa, blindare Cossu è stato un capolavoro d'arte. Cellino e Allegri a braccetto: mai matrimonio fu più proficuo. E figli Matri…
CATANIA (Pulvirenti 6, Lo Monaco 6, Mihajlovic sv) – Mi dispiace molto per Atzori che sarà stato un po' inesperto, ma che ha avuto immensa sfortuna. Sono convinto che dimostrerà presto quanto vale. Mihajlovic ingiudicabile, si è insediato da poco: ha rimediato al tonfo con il Livorno sbancando casa Juve, bella riscossa. Lista piena zeppa di nomi: Volpi vicino, assalto a Suazo (difficile), Paolucci, Pozzi e Vantaggiato, nel mirino Guberti e Bolatti. Alla larga dalle bufale e di improbabili attaccanti stranieri in prova.
CHIEVO (Campedelli 7+, Sartori 7,5, Di Carlo 7,5) – Poche cose ma buone da fare a gennaio. Esempio: il Lecce ha proposto Edinho in cambio di Iori (stessa operazione il club pugliese vorrebbe eventualmente fare con il Torino, ha chiesto in contropartita Loviso). Non so se l'operazione decollerà, so soltanto che Campedelli è un presidente che ama i fatti, che Sartori viaggia sempre a fari spenti nella notte e trova la strada giusta, che Di Carlo è un signor allenatore pronto per la grande ribalta.
FIORENTINA (Della Valle 7,5, Corvino 9,5, Prandelli 8,5) – Vi ho anticipato l'affare Felipe, anche i dettagli sono stati sistemati. Partirà Savio (probabilmente sponda Toro), i sondaggi fatti per Caracciolo e Paolucci al momento sono stati sondaggi. Normale che Castillo voglia andare a giocare, ma Pantaleo (Corvino) è un mostro di bravura, gioca d'anticipo, acquista a sette e vende a venticinque, soltanto lui sa come fa. Per giugno Munoz, a meno di sorprese, mi aspetto qualche altra scoperta a centrocampo, qualche altro giovane da acquistare a quattro e da vendere a venti…
GENOA (Preziosi 7, Gasperini 7) – Preziosi è tutto: presidente, direttore sportivo, uomo ovunque. Ha commesso un errore: scambiare Rubinho con Amelia, anche se difende l'operazione. Ha speso troppo per Floccari, non sbaglia ad insistere ma dipende da un particolare: Floccari non può essere parcheggiato in panchina fino a giugno. Menegazzo e un difensore (Rinaudo, Barzagli, Ricardo Costa, Mareco) nella lista della spesa. Ma anche qualche sorpresa in arrivo. E grandi manovre per piombare su Schelotto.
INTER (Moratti 8,5, Branca 6, Mourinho 6,5) – Cosa rimproverare a Moratti, spende sempre, magari ogni tanto esagera, però è meglio esagerare che tenere la cassaforte chiusa a tripla mandata. Mezzo voto in meno a Mourinho per i comportamenti fuori dal campo. E altro mezzo voto in meno perché in Champions non si è visto il marchio di fabbrica: qualificazione risicata. Il ritorno all'ovile di Pandev sarebbe un grosso colpo. Solito pensierino su Baptsita, con Suazo in uscita. Solito enigma Quaresma (ne gioca una benino e ne buca quattro), con Candreva e Ranocchia bloccati per il futuro.
JUVENTUS (Blanc 4,5, Secco 5, Ferrara 4) – Non c'è traccia di Blanc che parla soltanto per smentire o per lanciare goffi proclami. Secco avrebbe colpe superiori al "cinque" (il mercato estivo, ripeto, non è stato fallimentare) se non fosse stato l'esecutore di trattative assurde come quelle relative a Cannavaro e Grosso. Secco non ha perso occasione per rilasciare un'intervista inutile, come se volesse prendere le distanze e difendere il lavoro. Il silenzio, Alessio, il silenzio è la virtù dei forti. Ciro Ferrara diventerà magari un ottimo allenatore, ma per il momento ci ha capito poco (nulla). Vendere Felipe Melo, dopo averlo preso a 25, sarebbe assurdo. Idea Ledesma, possibile testa a testa con il Napoli, scricchiola in prospettiva anche la posizione di Amauri.
LAZIO (Lotito 4, Tare 5,5, Ballardini 5,5) – Lotito indifendibile per la gestione delle due vicende legate a Pandev e Ledesma. Della serie: come farsi male da solo, come non aprire gli occhi quando la situazione si stava aggravando. Maxi Lopez (se arriverà: qualcuno sta raccontando bugie, a me risulta che il ragazzo voglia la Lazio e che sia arrivato la scorsa settimana a Roma per una precisa volontà) ha una buona tecnica individuale, ma segna poco e in Europa (Barcellona, Mosca) ha fallito, al punto da tornarsene precipitosamente in Brasile. Aggravante: dargli oltre un milione di euro con Kolarov che ne guadagna trecentomila è la solita filosofia assurda. Con Ledesma e Pandev sarebbe stato una Lazio da primi posti, la loro emarginazione è stata pagata da tutti a livello psicologico. Anche da Ballardini, condannato dai risultati ma che per me resta un buonissimo allenatore, l'ha dimostrato a Cagliari e Palermo. Rever è stato visionato in più occasione, anche in un Gremio-Cruzeiro quando fu espulso dopo un tunnel dell'attaccante Wellington, quest'ultimo proposto alla Lazio. Fare collezione di stranieri a gennaio sarebbe pericoloso. Ma non si può ricomporre almeno con Ledesma? Non si può.
LIVORNO (Spinelli 7, Ricci 6,5, Cosmi 7) – Cosmi che fa l'aeroplanino è la sintesi del Livorno rinato. Il mio amico Danilevicius che vede e prende la porta è un'altra notizia di spessore: bastava soltanto dargli un po' di fiducia. In arrivo Rubinho, il sogno è Suazo, qualcosa accadrà anche a centrocampo. Non tradiranno Serse che ha intenzione di restare in volo.
MILAN (Galliani 5, Braida 5,5, Leonardo 6,5) – Le strategie estive restano mediocri, il mancato riscatto di Gourcuff un'aggravante. Quando, tra pochi mesi, il Milan scoprirà che il ragazzo varrà oltre 20-22 milioni di euro, il risveglio sarà traumatico. Molto dignitoso Leonardo, compatibilmente con i limiti dell'organico: ci ha messo la faccia, ha avuto le idee giuste per inventarsi il modulo. Krasic per giugno, inserimento disperato per Pandev, incertezza su Adiyah, Beckham pronto ad aggregarsi. Ma un esterno difensivo serve come il pane, altrimenti Leo dovrà fare i salti mortali.
NAPOLI (De Laurentiis 7,5, Bigon sv, Mazzarri 7,5) – Il lavoro di Riccardo Bigon non può essere giudicato, quello di Mazzarri è già importante. Un solo neo: aver insistito su Zuniga a sinistra, svalutando un'operazione da otto milioni e mezzo. Cederlo, magari in cambio di Modesto, non sarebbe un affare. Così come si capiva (lo avevo segnalato) che non sarebbe stato un affare spendere dodici per Cigarini. Resta caldo Dossena, timidissimo approccio per arrivare a D'Agostino, meno timido ma ancora non concreto quello per piombare su Ledesma che resta comunque abbondantemente nella lista.
PALERMO (Zamparini 7, Sabatini 6, Rossi 7,5) – In volo con Delio: è il titolo di un mio libro dopo la prodezza del signor Rossi alla guida della Salernitana, indimenticabile promozione in serie A. In volo con Delio: a Palermo hanno fatto tre (vittorie) su tre e sono già lanciatissimi. Ha ragione Rossi quando sostiene che cedere adesso Cavani (pallino dell'Inter) non sarebbe conveniente. Seguito il giovane portiere Frasca, cresciuto nella Roma. Occhio allo sbarco di qualche altro talento sudamericano. Ansia per le risposta di Bresciano e (soprattutto) Simplicio in scadenza di contratto. C'è la fila per Kjaer: Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Milan.
PARMA (Ghirardi 7,5, Leonardi 7,5, Guidolin 7,5) – Il grosso è stato fatto in estate, ma l'occasione da prendere al volo ci sarà. In partenza sia Cordova che Budel (destinazione Brescia) in cambio di un'opzione sull'esterno Rispoli o sul centrocampista centrale Paghera. Ghirardi è bresciano, aiuterà la squadra del cuore in cambio di una proficua collaborazione.
ROMA (Rosella Sensi 5,5, Pradè 5,5, Ranieri 7,5) – Ranieri vorrebbe Molinaro come alternativa a Riise, al 99 per cento non lo avrà. Il problema legato a Toni è che guadagna tre milioni netti da gennaio a giugno, la Roma ha proposto di intervenire per 1,6, troppo poco. Taddei in scadenza, ne riparleranno a gennaio: se continuasse così, possibile proposta di rinnovo (altrimenti Fiorentina in pole). Do you like Kuranyi? Io preferisco non rispondere… Grande lavoro di Ranieri, ma se Rosella potesse investire anche Pradè avrebbe forse la possibilità di dimostrare qualcosa in più.
SAMPDORIA (Garrone 6, Marotta 7, Del Neri 6) – Io sono convinto che se Marotta avesse un budget più importante, potrebbe fare un lavoro straordinario. Non boccio Del Neri perché i punti li ha fatti e sono convinto che saprà risolvere i problemi. A patto che gli diano un paio di difensori veri, uno centrale e uno di fascia. Prepariamoci al tormentone Cassano, alla possibile irruzione del City. E poi al tormentone Pazzini: Chelsea, Juve oppure chissà chi. Intanto Pozzi piace al Siena: i bianconeri offrono in cambio Calaiò.
SIENA (Lombardi Stronati 4, Gerolin 5,5, Malesani 6,5) – Il presidente è inadeguato, la svolta in corso potrebbe consentire il salto di qualità. Bravo Malesani ad allenare in jeans, come dice Lupo Alberto, e a rianimare una squadra in grave crisi. Piace molto Buscè (concorrenza Bologna), serve un trequartista (idea Pinardi) e credo anche un uomo d'ordine. L'attacco sta bene così, con super Maccarone che fa pentole e coperchi.
UDINESE (Pozzo 5, Gasparin 6, De Biasi sv) – Ammiro la famiglia Pozzo, ma stavolta ha bucato le strategie estive: dovevano cedere D'Agostino. Una situazione che ha incastrato il dg Gasparin. Legittimo chiedere tanto (forse troppo) per il cartellino, ma legittimo anche immaginare che ci sarebbe stato un contraccolpo in caso di mancata cessione. De Biasi è appena arrivato e bisogna ragionarci bene sopra. Inler forse andrà via soltanto a luglio (Milan, Inter, Napoli), vari assalti per Sanchez. E la necessità di limitare i danni, risalendo in classifica.
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 206 volte


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