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2009-12-28

I voti della serie A


Inter voto 7: In linea con le aspettative. Si giova degli scivoloni delle dirette concorrenti per prendere il largo senza troppo accusare i flop di mercato, come ogni anno immancabili.

Milan voto 7,5: Nonostante l'addio di Kakà e l'iniziale sbandamento riesce ad assurgere al ruolo di prima contendente dell'Inter al Campionato. Un titolo virtuale, ma che fa onore; la gara da recuperare, contro la Fiorentina, potrebbe insignirla dell'ufficialità dello stesso,

Juventus voto 5: Anche in questa stagione è vittima degli infortuni e di errate valutazioni in sede mercato. Diego e Melo, gli acquisti più roboanti, si rivelano palle ai piedi piuttosto che ali sulle spalle.

Parma voto 8 : Quarta forza del Campionato insieme alla Roma. Sorpresa importante, Ghirardi e Leonardi sono riusciti a far tornare i ducali ai livelli toccati negli anni d'oro. Tanti investimenti ma anche tanti risultati.

Roma voto 7: Lo scossone dato dall'addio di Spalletti è stato superato in fretta, almeno quanto la mini crisi di inizio campionato. Ranieri ha portato un gioco meno brillante ma più concreto, forse troppo dipendente dalla presenza in campo di Totti.

Napoli voto 6: Mazzarri ha fatto un mezzo miracolo, al quale manca però il ritorno di Quagliarella ai livelli giustificati dall'ingaggio. De Laurentiis per sua stessa ammissione avrebbe voluto combattere per il titolo, o almeno per il secondo posto; così non è, ma potrebbe essere. Molto dipenderà anche dal Lavezzi anno 2010.

Palermo voto 5,5: Non fa nulla di più di quanto, nel bene e nel male, compiuto la scorsa stagione. L'arrivo di Delio Rossi al posto di Zenga, dopo un esordio complicato, ha portato 9 punti consecutivi in 3 partite. Gravi errori di mercato non permettono il raggiungimento della sufficienza.

Sampdoria voto 5,5: Media tra la schiacciasassi d'inizio campionato e la piccola fiammiferaia che riesce a perdere persino a Livorno. Cassanno detta gioco ed umori, blucerchiati troppo dipendenti dal loro talento se non unico, certamente più fulgido ma attualmente con la testa altrove.

Fiorentina voto 6: Falcidiata dagli infortuni, esprime il suo vero potenziale in Champions League, anche se nessuna delle sue partite è stata trasmessa dalla Rai. Falcidiata dagli infortuni, come quelli occorsi a Mutu e Jovetic, trova nella compattezza del gruppo la forza per resistere ad alta quota anche in Campionato. Molto dirà il recupero contro il Milan.

Genoa voto 6,5: Inizio da protagonista, poi una lenta discesa conclusasi con l'addio all'Europa League. Non funziona Floccari, meglio Crespo, anche per i grifoni mercato estivo non perfetto, a coprire le magagne ci pensa il cuore rossoblu della Gradinata Nord ed il gruppo della stagione scorsa (pur privo di Milito e Thiago Motta, ndr).

Bari voto 6,5: Una gara da recuperare e la concreta possibilità di aver ipotecato la salvezza con quasi un girone d'anticipo. Insieme al Parma la sorpresa più grande del torneo. Ventura ritorna a far esprimere la sua squadra ad alti livelli, e pensare che poco tempo fa retrocedeva in C col Pisa.

Chievo voto 6: Senza investimenti folli è avviata a passo spedito lungo la strada che porta alla salvezza. Né Granoche nè Abbruscato, anche qui i nuovi arrivi combinano poco, Marcolini e Pellissier guidano i clivensi lontano dalle zone calde.

Cagliari voto 6: L'addio di Acquafresca ha dato spazio ad un nuovo talento, prima costretto nell'ombra, Matri, in grado di migliorare il record di goal consecutivi in rossoblù registrato da Riva. Una gara da recuperare e la concreta convinzione che, di questo passo, la Salvezza sarà una formalità.

Udinese voto 4,5: Tanta strada da recuperare ed una sola gara per render meno amaro un cammino deludente. Il patron Pozzo non compra, vende, Marino prova a far le nozze coi fichi ma come da proverbio non vi riesce. Tanti, troppi musi lunghi rendono il lavoro impossibile. Un ciclo è finito, ma oltre a quello tecnico anche quello di molti giocatori chiave (Handonovic, Felipe, Zapata, Inler, D'Agostino e Pepe).

Livorno voto 6: Cosmi potrebbe chiedersi “come” notte e giorno, senza aver risposta. La sua mano ha fatto miracoli a Livorno che da squadra derelitta in una manciata di partite è riuscita a cavarsi fuori dalla lotta retrocessione e metter una buona dose di punti tra sé e le avversarie. Eppure in quella squadra giocano solo in tre, Candreva, Tavano e Lucarelli.

Bologna voto 5,5 : La lezione non è servita ai Menarini che da due anni ormai tentano di cedere la proprietà. E' una sorpresa non vederli ultimi.

Lazio voto 1: Uno come il disastro combinato da Lotito, in grado di distruggere una squadra che ad Agosto vinceva contro l'Inter la SuperCoppa Italia e che, al termine dello scorso campionato, alzava la Coppa Italia. Le tensioni con Pandev e Ledesma sono state le gocce che han fatto traboccare il vaso, ed ecco i biancocelesti in corsa per un disperato posto in A.

Atalanta voto 2: Gli arrivi di Barreto, Acquafresca, Caserta ed affini, tutto inutile. Si pensava di migliorare, s'è invece peggiorato incredibilmente il rendimento. A tenere a galla la baracca il solo Tiribocchi, anche il capitano, Doni, prima trascinatore, è adesso una grande delusione. E adesso anche Conte è a rischio.

Catania voto 3: I nuovi funzionano poco, ci si affida alla vecchia guardi che però è stata privata di alcuni puntelli cardine. Troppo leggero un attacco col solo Morimoto per reggere il peso della responsabilità. In fase di assestamento, forse il sussulto con la Juventus è quello della rinascita.

Siena voto 4: Tanti attaccanti arrivati ma anche troppi addii a centrocampo. La squadra ha perso equilibrio ed anche sicurezze. L'addio di Giampaolo è sintomatico di una squadra con problemi evidenti, in larga parte caratteriali.
|Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 159 volte


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