Massannunziata - L'ultima parola dell'anno spetta al tecnico etneo, Mihajlovic, che impavido della scaramanzia non nasconde i suoi precisi intendimenti per la gara contro il Bologna, "Vincere":
"Mi reputo una persona fortunata, per il 2010 non chiedo piu' di quello che ho. Con la squadra stiamo lavorando bene, credo riusciremo a centrare l'obiettivo che ci siamo prefissati. Con la Juventus sono sempre tre punti quelli che abbiamo conquistato, non nove. E' una vittoria che è servita più a noi, sotto il profilo del morale, perché abbiamo dimostrato di poter giocare e vincere con chiunque. Se i ragazzi l'avessero dimostrato prima io non sarei qua magari, quindi del passato non importa, guardiamo al presente. Adesso abbiamo un obbligo morale, dimostrare che quella vittoria non è stata frutto del caso. La fortuna la si deve portare dalla nostra parte col lavoro.
"A Bologna non mi hanno lasciato possibilità di finire il mio lavoro, quando sono arrivato là solo io credevo nella salvezza della squadra, nemmeno più i giocatori stessi, eppure si sono salvati grazie ai risultati che ho portato, di questo sono rimasto contento, meno per il trattamento che ho ricevuto dal Presidente Menarini, che poi si sa esser stato consigliato da altre persone in questa scelta. Nessuna rivincita comunque, devo solo ringraziare il Bologna per avermi fatto lavorare.
"Contro il Bologna sarà una partita importante, dobbiamo dare continuità, mi aspetto una vittoria. Coi miei giocatori non mi arrabbio, basta che si sacrifichino sempre e come squadra, cattivi e convinti dei propri mezzi. Così non dovremo mai aver paura di nessuno. Sarà una gara difficile, dobbiamo pensare a quanto vinceremo non se vinceremo.
"Bisogna dimenticare in fretta sconfitte e vittorie. Questa e' la mia mentalità e cerco di farla apprendere ai miei giocatori. Possiamo mettere in difficoltà chiunque, ne abbiamo la possibilità ed i mezzi. Quando le vinceremo tutte potremo festeggiare come i tifosi hanno festeggiato all'aeroporto. La contestazione a volte, se civile, puo' essere utile. Ho parlato coi tifosi al mio arrivo, l'ambiente qui e' caldo, si sa, nel bene come nel male. In Italia e' cosi, troppa pressione e voglia di vincere subito.
"La sosta non mi ha infastidito, abbiamo lavorato bene. E' stata utile per conoscere meglio il gruppo, specie per me che sono arrivato da poco.
"Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione, e questa e' un'ottima rosa. Conta piu' il fattore psicologico che quello tecnico. Del mercato si occupa la società, prima di prendere un giocatore devo dare il mio consenso, loro propongono e sono i soli ad occuparsene, di mercato con loro ho parlato una sola volta.
"Mascara e' un giocatore in grado di fare la differenza, se la fara' gioca, altrimenti aspetta il momento. E' motivato, si sta allenando benissimo. e' importante quando gioca da mascara, altrimenti e' uno normale e puo' andare in panchina. Nessuno deve sentirsi sicuro del proprio posto. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 141 volte