Cosa c’è da salvare e cosa da buttare del 2009 che si è appena concluso?
Da salvare sicuramente la salvezza, Di Vaio e il posto conservato in serie A. Da buttare: tre allenatori in un anno, le molte incertezze societarie, i molti cambi di direzione, a prescindere dal giudizio sui personaggi chiamati in causa, una strategia molto ondivaga. E buttiamo anche almeno 5-6 acquisti decisamente azzardati.
A proposito di acquisti: realisticamente che mercato ci dobbiamo aspettare?
Realisticamente un mercato in cui non ci saranno soldi da spendere, quindi un mercato che andrebbe fatto con acume, intelligenza e sfruttando le occasioni. E’ chiaro che il Bologna guarda sempre i giocatori svincolati o rientrati da pesanti infortuni, ma quello è già stato Appiah. E poi ci sarà il mercato degli scambi. Riuscendo ad azzeccare qualcosa si potrebbero portare a casa uno o due pezzi utili che magari sono eccedenze in altre squadre. Il mercato è questo, inutile fare voli pindarici. Il problema sarà anche riuscire a trattenere i pochi prezzi pregiati oppure a commercializzarli con vantaggio, ma questo è difficile.
Sarà Britos il gioiello da sacrificare?
Britos è un giocatore giovane che ha fisico, pare classe, e larghi margini di crescita per cui un grande club o un club di buone vedute ci può vedere l’affare o l’innesto sicuro per il futuro. Mi sembra che non abbia molto altro, il Bologna, da mettere in vetrina. Poi Britos è un giocatore prezioso qui. C’è da dire, che al netto degli infortuni gravi, la situazione dei centrali sembra anche la più numericamente appagante: cioè, cedere Britos potrebbe essere non un sacrificio esagerato, alla luce della presenza di Portanova e Moras: poi è chiaro che se uno dei due si rompe siamo al dramma.
Ora sta tenendo banco anche la questione degli stipendi slittati. E’ solo una questione che tra un paio di settimane sarà risolta o c’è una grana in vista?
Io aspetterei il 15 gennaio e darei fiducia a scatola chiusa alla buona fede del club. Poi se il 15 gennaio succede qualcos’altro comincerei a preoccuparmi. Vedo che i giocatori sono abbastanza tranquilli quindi sarei per sottoscrivere un patto di fiducia. Poi è evidente che qualcosa è successo, non sono solo slittamenti tecnici.
Mercoledì intanto si va a Catania e l’avversario più pericoloso non si preannuncia in campo ma in panchina: quel Mihajlovic che avrà voglia di fare lo sgambetto ai suoi ex e che si è già detto sicuro di vincere…
Lui è molto deciso a farla pagare a chi non ha creduto nelle sue doti. Lui pensava di poter concludere il suo mandato qui a Bologna, e quando invece prese una china pericolosa qui si pensò che non avesse più in mano la situazione. Sono valutazioni diverse, ovviamente, sulle quali l’uomo più umanamente risentirsi e quindi ha molti buoni motivi. Poi il miglior motivo per fare i tre punti ce l’ha la classifica del suo Catania: ha preso una squadra disperata e sta provando a ridarle un gioco e anche una fiducia. Vincere a Torino, indubbiamente, è stato un colpo da maestro.
La lotta salvezza intanto sembra sempre più ingarbugliata. Come vede il lotto delle squadre impegnate a non retrocedere?
Sono coinvolte più squadre. Devo dire che se confidavamo un mese fa di avere qualche condannata, questo è un pensiero da scacciare. Il Catania è vivo, il Livorno è vivo, adesso il Siena sta cambiando proprietà e magari il nuovo arriva porta in dote due-tre giocatori importanti, quindi bisogna dare per vivo anche il Siena. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 141 volte