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2010-01-04

L'arma in più di Allegri è la duttilità


Se il 2009 del Cagliari è stato un anno magico lo si deve anche alla capacità dei ragazzi allenati da mister Allegri di variare posizione in campo a seconda delle diverse esigenze. Jeda, Cossu, Canini, Lazzari e in questa stagione anche Dessena sono fulgidi esempi dell'asso nella manica del tecnico livornese: la duttilità. È infatti grazie ad essa che la squadra è riuscita spesso a sopperire a difficoltà nate da infortuni, espulsioni e tutti quei fattori che creano imprevisti. Un esempio? La squalifica di Daniele Conti creava molti problemi in passato ai vari tecnici che si son susseguiti sulla panchina rossoblu, in quanto il forte regista romano non ha mai avuto un valido ricambio che riuscisse a conciliare raffinate doti in costruzione e altrettanta grinta in fase di rottura (mediani “tipici” quali Budel o Parola non hanno infatti queste caratteristiche). La svolta portata da Allegri è stata l'intuizione di arretrare Andrea Cossu nel ruolo di regista, con il relativo spostamento di Jeda sulla trequarti. E nelle prime amichevoli del 2010 il tecnico sembra sempre più convinto della bontà soprattutto della seconda mossa, dal momento che sia contro il Siliqua che contro il Villacidro il brasiliano ex-Rimini ha giostrato dietro due punte come Matri e Larrivey, evidenziando come questa soluzione (già provata peraltro nel finale della gara contro il Napoli) sia utile soprattutto nelle ultime fasi della partita, specie se a cambi esauriti.
|di Francesco Aresu - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 99 volte


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