Il tecnico alla vigilia di Milan-Genoa: "La sosta è stata utile per recuperare". «Abbiamo pensato a tutto in questo periodo. Ci siamo organizzati a livello fisico e tattico per far fronte a tutto il periodo di gennaio». Il Milan di Leonardo è pronto a ripartire. Il 2010 dei rossoneri comincia domani con la sfida casalinga contro il Genoa. «I rossoblu hanno un po' di problemi in difesa ma ha una sua identità. È una squadra aggressiva e che pressa, ha un Suazo in più ed è squadra che sta facendo molto bene», dice il tecnico brasiliano. «Noi non giochiamo una partita ufficiale da diverso tempo ma non credo che questo possa incidere domani. Tanti nostri giocatori avevano estremo bisogno di riposare», dice prima di fare il punto sulla situazione degli 'acciaccati'. «Dobbiamo valutare tante piccole cose, la situazione di ogni giocatore. Seedorf ha un piccolo dolore, la sua condizione va studiata bene. Pirlo ha un indurimento muscolare e Zambrotta non ha grandi problemi. Se Seedorf non giocherà certamente cambieremo un po' faccia, questo è sicuro, il modulo verrà interpretato in altro modo», spiega Leonardo. Rispetto ad un mese fa, il Milan ora ha a disposizione anche David Beckham. «È quello che avevamo lasciato, costante e motivato. Il suo ruolo? Sento la necessità di dare dei punti di partenza da parte della stampa, di stabilire un ruolo, ma questa non è una mia preoccupazione», dice Leonardo. A chi ipotizza l'impiego di Beckham come esterno difensivo, risponde: «Non l'ho mai provato in quella posizione perchè credo che il ruolo del terzino sia ben coperto. In ogni caso lui è molto disponibile ad ogni soluzione. Un allenatore cerca di indirizzare un gioco, non di imporlo e nemmeno di inventarlo. Se vedo nuove alternative che ci possano dare risultati io sono aperto».
Dal mercato, Leonardo non si attende sorprese. «Conosco la linea societaria e so che gli obiettivi sono stati raggiunti in Beckham e Adiyah. Molte squadre si sono mosse, altre non pronosticate per il titolo sono in grande forma. C'è grande organizzazione ovunque e il calcio che si gioca è molto bello, le squadre vogliono giocare sempre e impostare», dice. Gennaio sarà un mese particolarmente intenso per il Milan. «Non ci sarà molto da inventare. Questi giocatori hanno le idee chiare. Abbiamo una rosa con molti giocatori a disposizione, se tutti stanno bene possiamo pensare di girare diverse pedine. Le alternative vanno bene e le soluzioni per ogni momento non mancano», dice prima di affrontare la questione tattica. «Non è una questione di modulo, ma di comportamento, se riesci ad impostare un gioco, i numeri o gli schemi contano poco. Arriva un periodo di partite ravvicinate, sarà fondamentale motivare tutti, dare a tutti l'opportunità vera di giocare e vincere partite», dice. Ci sono giocatori che vorrebbero più spazio: Abbiati, Huntelaar, Kaladze. «Per quanto riguarda il portiere è difficile cambiare se uno come Dida è in grande forma, le gerarchie si sono evolute, ma ad Abbiati dovremo trovare una collocazione», dice Leonardo.
«Huntelaar? Credo che lui abbia avuto le sue opportunità nel periodo peggiore della squadra e in quel momento non sia riuscito a mettersi in luce come merita, Kaladze ha avuto dei momenti alterni, oggi sta molto bene dal punto di vista fisico, è un giocatore ritrovato», aggiunge. «Cos'è il turnover? Se ci fossero davvero tutte partite a 100 potrei tranquillamente dire ad un giocatore giochi questa e non l'altra. Io devo fare in modo che tutti possano giocare partite ad alto livello nel migliore modo possibile -dice ancora-. Tutti devono sentirsi motivati e vincenti, per un giocatore è importante giocare e vincere, non solo fare minuti in campo». Il Milan ha cambiato marcia dopo un avvio complicato. La Juventus, partita benissimo, si è impantanata. «Non sento Ciro Ferrara da molto tempo, credo che determinati risultati e molti cambiamenti abbiano influito. La Juventus è alla ricerca di una organizzazione. Nel calcio i giudizi vanno troppo veloci. La Juve ha iniziato alla grande e credo che si riprenderà», dice. Davanti continua a marciare l'Inter: «Si rinforza sempre, Pandev è un grande giocatore e la Roma con Toni ha acquistato gol e personalità». |Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 135 volte