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2010-01-06

Le 20 di A: Affari, trattative e segreti


Stiamo entrando nel vivo, tra affari già conclusi (ottima partenza, pirotecnica), altri sul punto di concretizzarsi, eventuali e varie. Facciamo il punto: le 20 di A e le 22 di B. Totale: 42. Mi permetto di dare qualche (umile) consiglio, sapendo che questo sarà un mese importantissimo che inciderà parecchio sull'intera stagione. Chi ha già sbagliato, eviti di ripetersi: sarebbe poi impossibile rimediare.
ATALANTA – La speranza è che il direttore sportivo Osti si svegli, troppo fumo e poco arrosto. Si sapeva che Conte avrebbe avuto bisogno di qualche esterno, non ci sono stati riscontri. E il tempo stringe. Siamo sicuro che trattenere Acquafresca sia un vantaggio se dovesse restare ancora in panchina? Se Chevanton torna quello di sempre, ritorno assicurato. Basha e Zapater nella lista dei possibili centrocampisti, ma dipende da Guarante (in bilico).
BARI – Sarebbe giusto non cedere Rivas, autentica rivelazione di questa prima parte della stagione. Uno tra Cerci (favoritissimo) e Guberti potrebbe andare bene, il sacrificio di Rivas (corteggiato dalla Roma) non varrebbe la candela. Con Succi l'attacco fa un salto di qualità, ma sfoltire l'organico deve dovrà essere l'ennesimo capolavoro di mastro Perinetti.
BOLOGNA – Più in ritardo degli altri, ha cambiato in corsa responsabile dell'area tecnica (da Maglione al ritorno di bum bum Salvatori) e ha avviato poche trattative. Il consiglio è soltanto uno: più che preoccuparsi di affidare ad Arrigo Sacchi la direzione tecnica dal primo febbraio, sarebbe il caso di dare rinforzi a Colomba. Almeno un paio. Blindando Britos e risolvendo i lunghi romanzi incompiuti (Lavecchia e Marazzina in testa).
CAGLIARI – Cellino non ha bisogno di consigli, è un vecchio lupo di mare, se ogni tanto frenasse la lingua sarebbe il massimo. Ha allungato il contratto a Cossu, ha preso il vecchio pallino Ariaudo. Il consiglio sarebbe quello di trattenere Canini per venderlo – al limite - meglio tra qualche mese.
CATANIA – Mi sarei aspettato un attaccante subito operativo da mettere a disposizione di Mihajlovic. L'attivissimo Lo Monaco si è anche sbattuto, ma ha dovuto prendere atto che – tra Pozzi, Vantaggiato e Bogdani – c'è sempre stato qualche intoppo di troppo. Se convincesse Foggia ad accettare, sarebbe il massimo. Ma è un'operazione al momento quasi disperata.
CHIEVO – Vuole riscattare Abbruscato, sarebbe cosa buona e giusta considerato che il ragazzo si è subito inserito e ha dimostrato di saper legare con Pellissier. Segue un trequartista alla Ricchiuti e un attaccante alla Hoffer: ci penserà dopo aver risolto il quiz Bogdani, albanese in partenza.
FIORENTINA – Felipe è ormai nei pensieri di Prandelli, per una difesa sempre più competitiva. Se dovesse fare un colpo per il centrocampo, ballerebbe tra Fernando, Miguel Veloso e Guarente. Ma Corvino non vuole gente che pretende il posto fisso, Corvino è number one, non ha bisogno di consigli. Così come bisognerebbe capire se Castillo, prima di cederlo, è da Fiorentina: non ha mai fatto il vice Gilardino, piuttosto che massacrarlo mediaticamente non sarebbe giusto vederlo all'opera?
GENOA – Suazo è il classico attaccante in grado di interpretare al meglio gli schemi di Gasperini. Parere personale: non perdere troppo tempo per Menegazzo, ottimo centrocampista a patto che il Bordeaux non la tiri per le lunghe. Un difensore come il pane, meglio se esperto e già allenato per la difesa a tre: Canini sarebbe il top. Ma è in lizza anche Natali.
INTER – Riportare a casa Pandev dopo averlo scaricato in tempo non sospetti (vero, Branca?) è segnale di grande umiltà. A parte le esagerazioni fuori dal mondo di un manager come Martina che paragona Goran a Messi, è il caso di sottolineare come un attaccante così andrebbe preso anche se ne avessi otto in organico: Pandev è duttile, veloce, fantasioso. Anticipare l'operazione Kolarov a metà o fine gennaio sarebbe molto intelligente, l'Inter ci proverà sul serio. E poi si dedicherà ai difensori di talento (Ranocchia, già bloccato, come da noi anticipato in esclusiva) e ai grandi assi da convincere (Fabregas oppure Gerrard). Tentazione City (e Mancini) per Vieira.
JUVENTUS – Statuetta di legno ad Alessio Secco che finalmente ha piazzato un paio di pedine in esubero: Tiago all'Atletico Madrid (non ufficiale) e Molinaro allo Stoccarda. Aspettiamo ancora una relazione sull'effettivo contributo di Renzo Castagnini da quando è in organico. Ma anche se non arrivasse, tranquilli: da qui a giugno potranno cambiare tante cose. L'auspicio è che non arrivi un altro mediano di ruolo, come Guarente o Zapater, servirebbe un regista. Un pentimento su D'Agostino non sarebbe male, ma avranno l'umiltà di pentirsi?
LAZIO – Il consiglio sarebbe quello di limitare i danni, ne sono stati commessi troppi. Prestiti uno dietro l'altro (l'ultimo è Floccari), campioni che se na vanno (Ledesma il prossimo, dopo Pandev), improvvisazione totale. Servirebbe un difensore (Canini il massimo per Ballardini), un centrocampista (Cigarini), un attaccante (avevano scritto che Maxi Lopex era un affare fatto: siamo sicuri? Era il caso di scriverlo quando non era stato ancora fatto?). Se l'offerta Inter per Kolarov fosse sostanza e se, soprattutto, non ci fossero davvero i margini per allungare o adeguare il contratto, sarebbe giusto valutarla bene.
LIVORNO – Come cambia il mondo: un mese fa doveva andar via Danilevicius, adesso Tomas è assolutamente incedibile dopo aver regalato tre gol da sei punti nelle ultime partite. Sciogliere i rapporti con Cristiano Lucarelli se sono rapporti alla frutta: da febbraio in poi sarebbe un problema gestirli. Crist torna a Parma? Piacciono Calaiò e (soprattutto) Zalayeta, giusto seguire le orme di Buscè soltanto a patto che abbia la voglia improvvisamente smarrita in Calabria. Mudingayi possibile mastino per il centrocampo.
MILAN – L'abbiamo detto e ridetto, ci ripetiamo. Se il Milan non capisce che manca un attaccante esterno in grado di supportare Pato e Ronaldinho in caso di contrattempi fisici, significa che ha deciso di rimandare in campo… Leonardo se dovesse presentarsi la necessità. Dzeko e Krasic per giugno? Ma pensiamo a gennaio, che è meglio. Anticipare Dzeko a gennaio? Ci crederò soltanto quando lo avrò visto a Milanello, a disposizione dei fotografi e con una fiammante maglia rossonera addosso. Quattro portieri, troppi: sfoltire…
NAPOLI – Modesto non avrebbe giustificato un'attesa enorme, considerati i 50 milioni circa spesi la scorsa estate. Infatti, è arrivato – non a sorpresa – Dossena che in realtà è più forte ed esperto di Modesto. L'unica perplessità il fatto che non giochi da diversi mesi: si metterà in riga, recupererà il terreno perduto ed accenderà il San Paolo. Io metterei mano al centrocampo e in attacco: se dopo Pià partisse anche Hoffer, non sarebbe il caso di muovere qualche passo? Ledesma priorità a centrocampo. Occhio a Foggia che vuole solo il Napoli (o il Genoa). De Zerbi in uscita verso il Cluji. Ottima idea andare in Brasile a caccia di talenti, ma prima sarebbe necessario rafforzare l'organico per provare ad entrare tra le prime quattro. Applausi per il rinnovo del contratto di Gargano. Porta i primi frutti il viaggio di De Laurentiis in Uruguay. E' stato infatti bloccato per il futuro Nicolas Lodeiro del Nacional.
PALERMO – Trattenere Cavani è scelta sana e giusta: con Delio Rossi al timone può davvero consacrarsi. Il discorso vale per Kjaer, difensore del desiderio di molti probabilmente la prossima estate. Mi aspetto operazioni per il futuro (Boquita oppure qualche altro talento) e un difensore per il presente. Se Simplicio e Bresciano non rispondo alle sollecitazione dopo una succulenta offerta per il rinnovo del contratto, amen.
PARMA – Ha già fatto tantissimo la scorsa estate, manderà a giocare qualcuno (Cordova e Budel seri indiziati), scandaglierà il mercato a caccia di giovani talenti. Ma un consiglio ce l'ho: se trovasse un esterno destro davvero bravo bravo…
ROMA – Lo sforzo Toni va apprezzato perché giunto in un momento particolarmente complicato. Comunque non florido. Mandare a giocare Cerci (a Bari) è una necessità, ripetere l'operazione con Guberti sarebbe quasi la stessa necessità per non deprezzare il patrimonio. Ma a quel punto bisognerebbe prendere un altro esterno. Se arrivasse un'offerta quasi irripetibile per Vucinic a fine gennaio? Ci penserei. Ma non è detto che arrivi. Sarebbe meglio se l'offerta arrivasse per Doni o Julio Baptista, non più protagonisti come un tempo.
SAMPDORIA – Io non sono così convinto che prendere tempo per il rinnovo del contratto di Castellazzi sia una scelta da condividere. D'accordo, non è più un ragazzino; d'accordo, alle spalle spinge Fiorillo. Ma stiamo parlando di un ottimo professionista, affidabile sempre. Un solo consiglio (a parte la necessità di rafforzare la difesa): evitare che le chiacchiere su Cassano e Pazzini (va al Chelsea? Quando andrà? Siamo sicuri che andrà? Ancelotti lo vuole immediatamente) movimentino tutti i giorni di gennaio, fino all'ultimo. In tal caso uscire allo scoperto e fare chiarezza, anche e soprattutto per la serenità di Del Neri. Stankevicius in uscita. Nel mirino Guberti, anche se Marotta nega.
SIENA – L'importante era cambiare presidente, Lombardi Stronati aveva fatto danni quasi più della grandine. Adesso, urge tutelare Malesani: un rinforzo per reparto, dopo aver ingaggiato Cribari, magari quel trequartista ( o uomo di fantasia) che potrebbe servire per sbrogliare le matasse più complicate.
UDINESE – Mi hanno fatto pensare le dichiarazioni tutte propositive nei riguardi di De Biasi, come se il problema fosse davvero Pasquale Marino. Un solo consiglio: rimediare ai gravi errori della scorsa estate., quando furono trattenuti pezzi da novanta come Felipe e D'Agostino, non immaginando le conseguenze devastanti in classifica e nelle motivazioni. Pinilla sarebbe un buon acquisto, ma converrebbe a Pinilla? Il titolare è Floro Flores…
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 183 volte


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