BERGAMO - Bisogna tornare indietro al mese di settembre, dopo la pesantissima sconfitta di Bari, per raccontare un'altra giornataccia nera in casa Atalanta.
Dopo la tempesta non è tornato il sereno, ma si cominciano a fare le prime ipostesi per l'immediato futuro e vogliamo elencarle una ad una.
CONTE SI DIMETTE - Bene, cioè, bene nel senso che per le casse della società sarebbe il minore dei mali, con le dimissioni del tecnico, non ci sarebbe più da pagarlo fino a fine anno dovendo sostenere quasi 1,3 milioni di euro per gli stipendi di Gregucci e Conte. Sul libro paga rimarebbe solo il tecnico Gregucci.
CONTE VIA E LA SQUADRA A CHI? - La soluzione interna potrebbe essere la meno onerosa, cioè l'allenatore Walter Bonacina della Primavera, promosso in prima squadra e verrebbe pattuita una buona uscita a Conte e il suo staff (ben 6 persone in tutto).
Oppure un nuovo allenatore con esperienza e sostanza da vendere e qui i nomi sono due: Sonetti e Mutti, vecchie conoscenze importanti a Bergamo, oppure la rosa dei nomi andrebbe da Gigi Cagni, passando per Arrigoni, Camolese, Reja per finire in un sogno quasi impossibile che si chiama Zaccheroni, ma in questo momento l'impossibile dobbiamo assolutamente farlo diventare possibile per il bene della squadra, società e tifosi.
CONTE NON SI DIMETTE - Se Conte non si dimetterà, sarà la società a dover intervenire e qui subentrano aspetti economici decisamente importanti. Andare a prendere un nuovo mister vorrebbe dire spendere quasi 2 milioni per mantenere 3 allenatori nel giro di 5 mesi, In un mese dove il mercato è aperto, risparmiare sull'allenatore e stornare il tesoretto per acquistare giocatori importanti, sarebbe decisamente meglio.
CONTE FINO A PALERMO - Al Comunale, difficilmente Conte potrà più tornare e se dovesse farlo lo farebbe da separato in casa, con i fischi pèronti ad accoglierlo al suo ingresso in campo. Mancano tre giorni alla sfida del Barbera, si potrebbe dare un'ultima possibilità a Conte e se dovesse fare il miracolo di vincere potrebbe tornare un pò di calma intorno alla società e all'ambiente.
E' chiaro però che a questo punto, mister Conte deve fare 3 passi indietro e lasciare da parte il suo orgoglio e le sue idee per il bene suo e della squadra. Ricucire i rapporti con i senatori del gruppo e modificare moduli e uomini in campo.
BONACINA FINO A DOMENICA E POI SI CAMBIA - Un'altra soluzione potrebbe essere un Bonacina traghettatore per la trasferta di Palermo e poi da lunedi con una settimana piena senza partite si cambia mister e staff.
MERCATO - Il mercato? Martedi, considerata la situazione di classifica era un mercato difficile da portare avanti, ora diciamo che è quasi una missione impossibile, è come andare a fare la spesa con la lira in tempi di euro. Foggia e Guberti (sopratutto senza Conte), se ne andranno verso altri lidi. Ora è chiaro che le strategie di mercato cambierannno in base a chi sarà il nuovo mister.
Se con Conte gli esterni erano un ossessione, con un nuovo mister si punterà probabilmente sul centrocampo e sulla difesa.
Sul chi va la ci sono Garics, Pinto, Valdes e Talamonti, pronti a fare le valigie se dovesse rimanere Conte, ma pronti a disfarle se ci sarà un cambiamento di tecnico.
SILENZIO STAMPA - Dispiace tantissimo, per chi fa questo lavoro, vivere una situazione del genere, rapporti tesi, persone nervose, silenzi assordanti, volti scuri e tifosi infuriati con tutti.
Ora più che mai bisogna avere il supporto di tutti, noi giornalisti (penso di parlare a nome di tutti), siamo i primi a volere l'Atalanta in serie A, per noi parlare e presentare partite contro il Milan, Juve, Inter, Roma e le altre di serie A, ha decisament eun fascino e un seguito diverso, rispetto al fatto di dover presentare partite contro il Gallipoli, Grosseto, Frosinone o Albinoleffe. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 187 volte