Importante, quasi fondamentale. Dare seguito al successo conquistato a Torino, contro la Juventus, sì ma non solo; dietro la vittoria contro il Bologna, meritata dai rossazzurri, tre punti cruciali ma anche tanti significati importanti per un gruppo che passo dopo passo sta riacquistando fiducia in sé stesso e sta trovando, nel proprio tecnico , una guida autorevole e stimolante.
Si giocava molto il Catania , davanti al proprio pubblico. L'obbligo morale era vincere per dimostrare a sé stessi in primis, e poi anche ai tifosi, che la prestazione offerta contro la Juventus non era frutto del caso ma di un lento e progressivo percorso di crescita. Così è stato , dopo un lungo patire, fino all'84'.
Si giocava molto Mihajlovic. Dopo le affermazioni della vigilia, che lo vedevano certo della vittoria , presentarsi dentro lo spogliatoio o davanti alle telecamere con un risultato diverso dai tre punti sarebbe stata dura. Una bella scommessa, vinta. Faccia tosta, per fare l'allenatore in serie A ci vuole anche quella, specie in un gruppo di operai qual è quello rossazzurro e che in quanto tale vive dell'atmosfera che respira, e della fiducia che avverte , nella propria testa (l'allenatore) e nel proprio cuore (i tifosi).
Due partite, due vittorie , non accadeva da tempo ma è ancora presto per parlare di svolta. La retta via si avvicina, certo, alcuni problemi permangono, lo si percepisce nitidamente prima, durante e dopo la partita. La speranza, fondata, è che questi sei punti non illudano nessuno che la rosa del Catania, per com'è, basti a sé stessa. Sarebbe il peggior effetto collaterale del fisiologico entusiasmo che ammanterà la città almeno fino al prossimo impegno, stavolta in trasferta, contro il Genoa.
Su undici azioni goal, contate una dopo l'altra (eccettuando il rigore non dato su Izco, ma limpido alla moviola), una sola rete per giunta arrivata dalla testa di un difensore . Non è cercare il pelo nell'uovo, è mettere a fuco una reale difficoltà dell'attacco rossazzurro a rivelarsi spietato nei momenti cruciali della gara, come ad esempio nei 5 minuti di recupero quando, Martinez due volte, Ledesma una, Morimoto un'altra, avrebbero l'occasione di chiudere la gara sul 5-0 .
Un attaccante, secondo indiscrezioni fondate, sarebbe già approdato a Catania, si tratta di Daniele Vantaggiato , nelle prossime ore ne sapremo di più. Da solo, comunque, non basterà, è facile rendersene conto, almeno quanto è chiaro che Martinez non sia una prima punta e che, per non inserire Plasmati a far quel lavoro di sponda che Mihajlovic chiede all'uruguayano, qualcosa per quel ruolo, con caratteristiche adeguate ai compiti da svolgere, deve arrivare, ed in fretta.
La ruota sta girando, anche quella della fortuna, tocca alla società non perdere l'attimo, sfruttare il momento e mettere qualche cavallo in più ad un motore che dopo qualche singhiozzo pare iniziare a carburare. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 112 volte