La mia prima riflessione sul mercato rossonero si rivolge, in questo momento, al reparto difensivo e in maniera particolare alla zona centrale. I due buttafuori del Milan, Thiago Silva e Nesta, si stanno dimostrando il pezzo mancante dello scorso campionato, con loro due sicuramente avremmo vissuto una stagione differente; tuttavia, ancora oggi, quando uno dei due ci priva della propria presenza in campo, si aprono delle falle, nelle maglie difensive rossonere, che fanno sudare anche il più esperto e freddo dei tifosi.
Certamente Favalli e Kaladze non rappresentano assolutamente quel giocatore in panchina che ti può sostituire con tranquillità il titolare e purtroppo le partite di Cagliari (tre orrori del georgiano) e di Palermo (un bel paio di svarioni dell’ex Laziale) ne sono la triste conferma.
Come ben sappiamo un reparto difensivo, che non da sicurezza al resto della squadra, rende tutta la manovra di gioco più complessa nella sua esecuzione, oltre a creare un sottobosco di sfiducia nei giocatori degli altri reparti che possono vedere vanificati i propri sforzi e dover così raddoppiare le energie per recuperare il gap di un eventuale passivo.
La ricerca dunque è su di un paio di difensori centrali: tenendo presente che Bonera non è mai realmente decollato, per i più svariati motivi, e che Leonardo appare restio a lanciare giovani come Darmian o Albertazzi, il mio sguardo si volge a due giocatori come Bonucci e Ranocchia del Bari che, ad oggi, stanno disputando un ottimo campionato.
Carta canta e la classifica parla di una difesa dei galletti che ha subito solo 15 reti, una in meno dei nostri “amati” cugini e buona parte del merito è di questi due giovanotti. Entrambi i centrali del Bari hanno dalla loro la carta d’identità ( classe 87 Bonucci e 88 Ranocchia) oltre ad una padronanza del campo e tecnica che ci potrebbero dare alcune garanzie di continuità di rendimento.
Il reparto difensivo è composto anche dalla figura del portiere, e mai come nel Milan, questi appare essere al centro, sempre più spesso, di un vorticoso valzer dalle note contorte.
Dida, Abbiati e Storari da due anni a questa parte si sono alternati in una altalena di emozioni e rimpiazzamenti donando, di volta in volta, forti emozioni ai poveri diavoli. Certo, un po’ tutti siamo consapevoli della sfortuna che ha serrato tutti e tre ogniqualvolta sembrava che avessero trovato un attimo di pace, tuttavia se osserviamo la loro carta di identità anche in questo caso qualche sospetto su padre tempo ci viene.
Forse sarebbe ora di volgere lo sguardo su qualche giovanotto? Marchetti del Cagliari classe 1983 è un nome che circola da un po’ di tempo a questa parte e che, si dice, possa addirittura approdare nella Nazionale Italiana al mondiale in Sud Africa. Agilità felina, ottimi riflessi, un buon curriculum e giovane età fanno di lui, a mio parere, un buon candidato per una difesa più continua della porta rossonera. |di Francesco Zonni - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 205 volte