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2010-01-11

Atalanta: unico assente il risultato


PALERMO - Squadra ritrovata psicologicamente, fisicamente, nella grinta e nel gioco, tutto ciò però evaporizza al contatto con il risultato finale che ci vede ancora per l'ennesima volta sconfitti.
Non è bastato sviluppare un bel gioco, un possesso palla maggiore rispetto agli avversari, un Doni, Pinto e Talamonti ritrovati e in buone condizioni atletiche, per portare a casa un risultato positivo che solo un maledetto rigore causato da Talamonti ci ha negato.
Tutte le note positive viste oggi al Barbera, vengono cancellate da quello che alla fin fine nel calcio conta di più: il risultato.
La squadra che abbiamo visto fa ben sperare in ottica futura, siamo esattamente a metà del campionato e siamo drammaticamente relegati in penultima posizione in classifica.
L'Atalanta si è sicuramente sbloccata psicologicamente, ed era quello che alla vigilia si sperava di vedere, ma visto l'andamento del match, a questo punto ci si aspettava di portare a casa almeno un punticino, ma la ruota della fortuna non si degna proprio di voler girare a nostro favore.
Oltre alla sconfitta arrivata solo dagli undici metri, è il pallone passato sotto le braccia di Coppola che racchiude tutta la stagione storta fin qui vissuta dalla compagine neroazzurra.
Dicevamo del gioco, è stato bello rivedere quel modulo visto l'anno scorso, con i terzini e gli esterni di centrocampo che si sovrapponevano nella manovra offensiva e difensiva, Pinto che dava manforte a Garics e viceversa, Valdes e Ceravolo poi che si alternavano nell'impostazione del gioco con un buon Peluso.
Il modulo di Conte è stato messo in soffitta nell'arco di 48 ore, i terzini hanno ripreso a macinare gioco e a spingere da dietro che è la cosa più importante nel calcio moderno, una fase offensiva che parte da dietro è fondamentale per un gioco di squadra che coinvolga tutti i giocatori in campo nella fase di possesso e non possesso palla.
Ora ci attende un ulteriore settimana di stravolgimenti, martedi arriverà Lino Mutti a Bergamo, il gioco, modulo e organizzazione tattica dovrebbero rimanere quelle viste oggi, Mutti gioca con un 4-4-1-1 o un 4-4-2 all'occorrenza a partita in corso.
Bene, siamo in una stuazione drammatica, ma finalmente ci troviamo a commentare una sconfitta leggermente meno dolorosa per quanto fatto vedere dai giocatori. L'Atalanta c'è, è viva e l'ha dmostrato, ora c'è da portare a casa un pò di legna buona da ardere nel camino della nostra classifica e non più legna bagnata.
La classifica ormai è ben delineata, siamo rimaste in quattro sorelle a combattere per la sopravvivenza, tra un mese, pensiamo, si saprà chi sarà la principessa prescelta per arrivare a dama.
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 144 volte


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