Denis è la nostra bestia nera: stavolta abbatte la migliore Samp in versione trasferta
Per un attimo si era anche sperato nel colpaccio, assistendo ad un’ora disputata dalla Sampdoria su grandi ritmi, mantenendo elevata la concentrazione e la vicinanza tra i reparti, invece è arrivata la sesta sconfitta consecutiva in trasferta. Se la prestazione offerta dai ragazzi di Del Neri è lontana parente dalle sciagurate prove disputate recentemente lontano da Marassi, purtroppo si continua a tornare a casa con un pugno di mosche in mano, ma stavolta a testa alta e la consapevolezza di aver dato filo da torcere alla compagine più in forma dell’intero torneo.
Vista la cessione di Stankevicius e l’indisponibilità di Cacciatore, sugli esterni Ziegler e Zauri non hanno alcun genere di concorrenza, a centrocampo torna dal 1’ l’ex Mannini. Sull’altro fronte Mazzarri conferma l’11 che sta incantando il capoluogo campano: ancora fiducia a Grava nel pacchetto arretrato e a Pazienza a fianco di Gargano nel cuore del centrocampo, soltanto panchina per Contini e Cigarini. In campo tutti gli ex blucerchiati: Campagnaro, Maggio e Quagliarella. Non si poteva immaginare partenza migliore: prendiamo subito in pugno il pallino del gioco, pressing asfissiante a tutto campo, azzerate le distanze tra i reparti, Pazzini è bravissimo a far salire la squadra, il Napoli va in difficoltà e rischia lo svantaggio già al 5’: fuga e cross di Mannini dalla sinistra, sponda di Lucchini per Semioli, botta a colpo sicuro dell’ex viola, deviata però in corner da Aronica.
Con il passare dei minuti la Samp acquisisce la consapevolezza che, giocando in tale maniera, può anche far risultato al San Paolo: Palombo imposta con personalità, Poli conferma tutto il proprio valore sia in fase di possesso palla, che di rottura del gioco avversario, Zauri e Ziegler presidiano efficacemente le corsie esterne, Pazzini gioca anche di sacrificio, Cassano non dà punti di riferimento e favorisce gli inserimenti dei centrocampisti. La fortuna pare voltare le spalle al Napoli quando al 19’ Lavezzi è costretto ad uscire per infortunio, a causa di un sospetto stiramento, al suo posto dentro Denis. I padroni di casa impiegano ben 29’ per rendersi pericolosi; splendido lancio a tagliare la difesa da parte di Gargano per Maggio, bravo a sfuggire alla marcatura di Mannini e ad eludere l’offside, ma la sua conclusione ravvicinata viene tempestivamente respinta da Castellazzi, sulla respinta né Denis, né Aronica riescono ad inquadrare lo specchio della porta.
La gara è altamente equilibrata, regna l’equilibrio in particolare a centrocampo, le occasioni da goal scarseggiano: si segnala al 31’ una conclusione di Quagliarella, terminata sopra la traversa, e un’occasione sfumata per la Samp, con Cassano bravo a servire Mannini, il quale però perde l’equilibrio sul più bello. Dopo il break le formazioni ritornano in campo con i medesimi effettivi, ma, fin dalle prime battute, si capta la voglia partenopea di premere sull’acceleratore, ci sarà da soffrire, ma si sapeva alla vigilia. Al 48’viene annullato per un dubbio offside un goal a Denis, ma, nel corso dell’azione, Castellazzi sbatte il ginocchio per terra e s’infortuna, è necessario il cambio, dentro Fiorillo, ad un passo dalla partenza verso Reggio Calabria.
Soffriamo, ma non gettiamo la spugna. Al 56’ bella discesa di Zauri dalla destra, il cross è lungo per Cassano, buono invece per Mannini, anticipato però da Pazienza sul più bello. Dopo aver perso banalmente palla su un innocuo traversone, Fiorillo rischia la frittata quando sbaglia il tempo dell’uscita su Aronica che, servito splendidamente da Gargano, mette in mezzo per l’accorrente Maggio, ma fortunatamente la conclusione di piatto non inquadra lo specchio della porta. Il Napoli ci costringe a difenderci nella nostra metà campo. Al 65’ Fiorillo si rifugia in corner su rasoiata di Maggio, ma è comunque il preludio al vantaggio partenopeo che giunge al 71’: traversone di Campagnaro dalla destra, Denis anticipa sia Zauri, sia Fiorillo in uscita scoordinata, per il Tanque è il secondo goal consecutivo contro i blucerchiati, già puniti nel recupero nella gara di ritorno disputata a Marassi la scorsa stagione.
Del Neri si gioca le ultime due sostituzioni, gettando nella mischia Pozzi e Padalino al posto degli altalenanti Semioli e Mannini e si cerca il tutto per tutto. Come contro il Palermo la reazione non manca: all’82’ Pozzi è bravo a chiudere il triangolo al limite dell’area con Cassano, pronta la conclusione del fantasista barese, De Sanctis blocca in due tempi. Ogni energia viene doverosamente spesa sul terreno di gioco: in due circostanze Palombo sfiora il set con altrettante punizioni ben calciate dalla distanza, mentre è sui piedi di Poli al 94’ l’ultimo tentativo per evitare la sconfitta, ma la conclusione dal limite fa la barba al palo. Al triplice fischio finale esplode l’entusiasmo del San Paolo, salgono a 12 i turni d’imbattibilità per il Napoli di Mazzarri, salito al terzo posto in attesa del big – match in posticipo tra Juventus e Milan. Per la Samp ennesima sconfitta in trasferta, 0 punti conquistati, ma stavolta lo spessore della prova offerta non è minimamente paragonabile alle precedenti sfide, ora però l'imperativo è tornare urgentemente ai 3 punti.
NAPOLI – SAMPDORIA 1-0
RETI: 71’ Denis
NAPOLI [3-5-2]: De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Grava; Maggio, Pazienza, Gargano, Hamsik, Aronica; Lavezzi (19’ Denis), Quagliarella (90’ Cigarini). (A disp: Iezzo, Contini, Rinaudo, Datolo, Zuniga). All. Mazzarri.
SAMPDORIA [4-4-2]: Castellazzi (50’ Fiorillo); Zauri, Lucchini, Gastaldello, Ziegler; Semioli (78’ Pozzi), Palombo, Poli, Mannini (79’ Padalino); Cassano, Pazzini (A disp: Rossi, Accardi, Tissone, Bellucci). All. Del Neri.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
AMMONITI: Campagnaro, Gargano (N); Zauri, Ziegler (S)
NOTE: 45.000 spettatori circa. 150 doriani al seguito. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 190 volte