Livorno - Dunque Spinelli si cheta. Fino alla fine del calcio mercato il presidente se ne starà in silenzio stampa. Almeno nella forma è una politica ben diversa da quelle delle ciliegine sulla torta o di rinforzi roboanti alle quali ci eravamo abituati negli anni scorsi, con gli esiti che abbiamo ricordato qualche tempo fa. Le dichiarazioni del fido Siri e del figlio Roberto su sicuri acquisti di qualità sembrano avallare ulteriormente questa impressione ed ai tifosi non resta che dare, volente o nolente, ulteriore fiducia a "sciù Aldo" perché tanto il padrone del vapore è lui. Prima di Livorno-Parma mister Cosmi aveva classificato tre tipologie di società nel mercato di gennaio: chi compra a spron battutto, chi dice di comprare e poi non lo fa e chi sta zitto e poi si muove bene; una bella (speriamo) coincidenza. Pare addirittura che ieri il patron non se la sia sentita di assistere al finale che si preannunciava caldissimo (e che invece poi è stato piuttosto tiepidino), ma ci auguriamo che quello che ha visto sia stato più che sufficiente per convincersi che qualche rinforzo serve; al di là della vittoria le carenze si sono palesate tutte: Raimondi e Vitale sulle fasce stentano, un rimpiazzo di Mozart, che qualche sintomo di calo fisico lo sta dando, serve come il pane; se poi Candreva dovesse salutare la compagnia ci sarà bisogno di uno che salti l'uomo, l'infortunio di Miglionico impone l'arrivo di un centrale difensivo, possibilmente esperto. Finisce a parte il discorso attaccanti, perché ieri Lucarelli e Tavano sono andati a segno entrambi. Risveglio o evento raro come il passaggio della cometa di Halley? Già un ritrovo della condizione sarebbe un passo avanti, con Cagliari e Napoli (e forse anche contro il Milan) avremo risposte più concrete. Tuttavia non ce la sentiamo ancora di dire che il numero 99 con la rete di ieri abbia allontanato del tutto i fantasmi di un secondo addio all'amaranto.
Stia pure in silenzio, allora, presidente. Per una volta a gennaio sorprenda i tifosi, lavori nell'ombra e regali alla piazza ed a Cosmi acquisti di sostanza, che permetterebbero non solo una salvezza "con la pipa in bocca", ma le garantirebbero un bell'assegno di 27 milioni di euro al quale lei difficilmente sarà insensibile. E poi c'è quell'onta dello pseudo mercato di riparazione del 2008 da cancellare. Anche lì sarebbe bastato davvero poco.. Lavori presidente, lavori. Ha tutto da guadagnarci. |di Lorenzo Corradi - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 116 volte