Milan: c'è anche chi non ride, e chi se ne vuole andare!
Non è tutto pane, amore e fantasia. Nel Milan di Leonardo, a lato di un Ronaldinho che sorride, di un Ambrosini formato nazionale, piuttosto che di un Borriello tornato al gol, o ancora di un Nesta rinato; c'è anche chi inizia ad avere il broncio, e chi peggio ancora sta addirittura pensando di fare le valigie.
Qualche segnale in questo senso era stato lanciato dai malumori di Gattuso manifestati negli ultimi mesi del 2009: Rino sembrava ai margini del nuovo progetto tecnico rossonero, e la tentazione di cambiare aria si era fatta largo persino in uno come lui che ha ormai il Milan nel sangue. Più o meno, per attualizzare il concetto, la stessa situazione di Inzaghi. SuperPippo non è più indispensabile come un tempo, ed era noto, tuttavia pare che anche la sua quasi assoluta imprescindibilità durante le sfide secche o le partite di Champions sia venuta a cadere. Non è da escludersi, anche se è molto remoto, lo scenario di una possibile cessione del decano dei centravanti nostrani: magari a quel Parma che lo lanciò una carriera fa, e che farebbe ponti d'oro per riprenderselo.
Più complicata la situazione riguardante Mathieu Flamini. Nonostante l'ingente contratto che lo lega al Milan, il francese non è affatto soddisfatto di essere impiegato con il contagocce, e da Oltre Manica si fa largo la concreta ipotesi di un ritorno dell'ex giocatore dell'Arsenal in Premier League. Il Tottenham di Harry Redknapp sembra pronto a garantire a Flamini quel posto da titolare indispensabile per rilanciarsi anche in ottica mondiale. |di Gianluigi Longari - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 182 volte