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2010-01-14

Il Novara fa sudare il Milan


Il Milan delle seconde linee ha faticato più del previsto contro il Novara, la squadra nettamente più forte fra le 36 iscritte al Campionato di Lega Pro. Buon primo tempo dei rossoneri, con uno Jankulovski a suo agio nel ruolo di incursore di centrocampo, con un Pippo Inzaghi voglioso di goal e qualche bella giocata da parte dell'unico Primavera schierato dal primo minuto, il terzino De Vito (un paio di ottimi cross su tutto). Nella ripresa il goal a freddo del Novara, con la complicità del solito, pasticcione Kaladze, e anche di Storari (il tiro era centralissimo, ma il portiere sbaglia completamente il tempo dell'intervento): la rete sembra paralizzare i rossoneri che si salvano nel finale grazie ad una bomba di un Flamini ingiustamente sottoimpiegato da mister Leonardo. In ogni caso, turno di Coppa passato grazie anche alla benevolenza del sorteggio. Ora i rossoneri si concentreranno sul campionato: tre partite che daranno probabilmente il verdetto definitivo, salvo suicidi di un Inter che però riesce a fare punteggio pieno anche quando meriterebbe la sconfitta. Ciò che preoccupa dell'Inter è la sua possibilità di operare senza limiti sul mercato: si fa male Chivu ? Nessun problema, si prepara la trattativa per Kolarov o chi per lui. La differenza fra noi e l'Inter è nota: loro hanno una rosa ricca di alternative, noi no, anche se l'arrivo di Beckham ha migliorato l'organico. L'Inter può permettersi di mandare al macero giocatori come Suazo (nostro obiettivo di mercato passato), Vieira e Mancini, pensando al Pandev e al Ledesma di turno. Nel Milan se viene a mancare uno fra Nesta e Thiago Silva, è panico: Kaladze e Favalli sono impresentabili.
Certo se la stagione finisse oggi, sarebbe il trionfo della politica di Galliani: una squadra costruita senza spese al secondo posto in campionato. Un trionfo che potrebbere in calce quattro firme: quella di mister Leonardo, ma soprattutto di Nesta, Ambrosini e Borriello, la dorsale italiana di questo Milan. In realtà, non è così semplice neppure difendere il secondo posto. Non inganni la larga e meritata vittoria ottenuta contro il Genoa di Gasperini (squadra piuttosto altalenante e presentatasi a Milano senza difesa), nè la vittoria trasferta di Torino contro la Juventus. Certo, i disastri della dirigenza bianconera hanno aiutato notevolmente il Milan: citiamo in primis l'acquisto di Diego, un Del Piero più giovane, con maggior autonomia, ma indubbiamente meno carismatico. Sono convinto però che i bianconeri si riprenderanno. Roma, Fiorentina e Napoli si sono già rialzate dopo momenti di dificoltà e renderanno la vita difficile ai rossoneri nel girone di ritorno. Vincere il derby per restituire lo schiaffo del 4-0 dell'andata e per mantenere vivo il campionato: la Mission è evidente. In ogni caso, bisognerà guardarsi sempre dietro.
Alla dirigenza, continuo comunque a rimproverare un certo attendismo in campagna acquisti: un terzino con i fiocchi e un'alternativa alla coppia Nesta-Thiago Silva non sono certo un capriccio di un tifoso incontentabile, ma una necessità. La promozione di Antonini a titolare dimostra che in fondo nel calcio non sempre bisogna firmare assegni milionari, ma basta un po' di buon senso per reperire giocatori validi. Forse è preferibile non rischiare l'investimento in un difensore centrale, che poi potrebbe rivelarsi inadeguato, e tenersi Kaladze o Onyewu. Come al solito, il campo darà le risposte.
|di Riccardo Giannini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 148 volte


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