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2010-01-16

Milan: "Tre punti in palio"


Minuto 88: Inter-Siena 2-3. Minuto 93: Inter-Siena 4-3. La rocambolesca rimonta della capolista, impalpabile per oltre un’ora e messa sotto dall’organizzazione tattica degli uomini di Malesani, deve far riflettere per due motivi. Innanzitutto per l’impressionante continuità dell’Inter, che riesce a portare a casa bottino pieno anche in partite in cui non lo meriterebbe affatto, come quelle contro Chievo e Siena. L’altro motivo di riflessione è dato dalla grande prova offerta a San Siro dai bianconeri, ultimi in classifica ma in grado di giocare un ottimo calcio e mancando il “colpaccio” solo a causa di episodi sfavorevoli. Dopo aver visto la partita di sabato scorso, però, almeno non c’è il rischio di sottovalutare l’avversario. Tutti hanno visto le difficoltà create all’Inter. Entrare in campo senza il giusto spirito e con la testa proiettata già al derby della prossima settimana sarebbe estremamente pericoloso. Ma non accadrà. Anche grazie a quel pirotecnico 4-3.
MEZZAROMA, L’UOMO GIUSTO? -Prima di addentrarci nell’analisi tecnica del prossimo avversario del Milan, è doveroso sottolineare una novità importante a livello dirigenziale. Ieri, infatti, l’imprenditore edile Massimo Mezzaroma ha concluso l’estenuante trattativa cominciata prima di Natale, acquistando l’80% delle azioni del Siena Calcio. “Sono entusiasta e determinato e convinto che il Siena si possa salvare. Parlerò ai giocatori e dirò loro che devono dimostrare di tenere a questa maglia e dare tutto per la salvezza. Chi non è convinto può anche andarsene.” Le prime parole da presidente sono state forti e chiare. I tifosi si attendono rinforzi subito (si parla del ritorno del mai dimenticato Portanova), ma soprattutto programmazione oculata per il futuro. Dopo anni di confusione e cambi di proprietà, Siena sembra aver trovato l’uomo giusto per un progetto a lungo termine.
SEGNALI DI RIPRESA - Per spiegare la deficitaria classifica del Siena bisogna riavvolgere il nastro di qualche mese e tornare a quest’estate. Dopo la brillante salvezza ottenuta a Maggio, la proprietà, costretta a fare cassa per tenere i bilanci in attivo, ha ceduto tre pedine fondamentali per lo scacchiere tattico di Mister Giampaolo. Portanova, partito alla volta di Bologna; Zuniga, andato a Napoli dove non è riuscito a ripetere l’ottima stagione vissuta a Siena; Kharja, andato a rinforzare il reparto centrale del Genoa di Gasperini. Tre partenze importanti, mai rimpiazzate a dovere. Nonostante la bravura di Mister Gianpaolo (accostato in estate alla Juventus e definito da Arrigo Sacchi uno dei migliori tecnici italiani), la squadra si è decisamente indebolita. La crisi di risultati e l’ostilità della tifoseria (inspiegabile visto il lavoro fatto da Giampaolo negli ultimi anni) hanno portato al cambio di guida tecnica. Saltato per motivi economici l’accordo con il rimpianto Mario Beretta, nella città del Palio è arrivato Alberto Malesani. La classifica non è migliorata, ma la scossa a livello di motivazioni e di entusiasmo è stata evidente. Ora la squadra, ultima con 12 punti (frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 13 sconfitte) è tornata a credere alla salvezza. Quattro punti di distacco dal Bologna quartultimo sono una distanza assolutamente colmabile, se il gioco espresso sabato contro l’Inter dovesse ripetersi in gran parte di questo girone di ritorno.
BIG MAC, L’UOMO IN PIU’ - 21 gol fatti e 37 subiti dimostrano che il principale problema del Siena sia la fase difensiva. Il numero di realizzazioni è infatti superiore a quasi tutte le squadre che lottano per salvarsi, mentre le 37 reti subite significano peggior difesa della Serie A. Il ritorno di un leader come Portanova potrebbe rivelarsi fondamentale per dare esperienze e solidità alla retroguardia bianconera. Nonostante tre assenze importanti (Cribri e Reginaldo squalificati, Ghezzal Impegnato in Coppa d’Africa), Malesani è convinto di poter ripetere la prestazione sfoderata contro l’Inter. Per farlo si affida al solito 4-3-3 che lo contraddistingue fin dai tempi della Fiorentina. Davanti a Curci giocherà una linea a quattro composta da Rosi, Terzi, Brandao e Del Grosso. Codrea sarà il perno centrale del centrocampo, accanto al quale giostreranno l’esperienza di Vergassola e il dinamismo di Ekdal, giovane di proprietà della Juventus davvero interessante. Calaiò sarà la punta centrale che dovrà dare profondità e aprire varchi per i due esterni offensivi: Jaialo, sostituto di Reginaldo, e Maccarone, temibilissimo nei suoi tagli verso il centro e giù autore di gol pesanti contro il Milan.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 130 volte


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