Per trovare un altro 4-0 tra i risultati di questa stagione, occorre ripescare il derby d’andata. Ovviamente era un 4-0 subito, ma questa coincidenza dà a mio avviso un valore ancor più scaramantico alla vittoria col Siena: come a dire “cara Inter, abbiamo fatto il nostro percorso e, dopo un girone di andata a fasi alterne, ora siamo qua, freschi dello stesso risultato che ci hai inflitto all’andata, e vogliosi di renderti pan per focaccia”. Se è vero che nei derby vincono gli sfavoriti, in questo caso si potrebbero puntare tutti i nostri soldi sull’Inter. Una squadra che nelle ultime due gare di campionato non ha certo brillato e che ha ottenuto quattro punti sui sei disponibili, meritandone poi davvero forse solo due.
Dall’altra sponda del Naviglio c’è un Milan che sembra aver trovato sotto l’albero di Natale un tono muscolare e una lucidità mai avute nemmeno nelle ottime prove pre-natalizie. La crescita dei singoli si è accompagnata ad una crescita del collettivo, che ora festeggia ogni gol segnato con una saltellante danza collettiva, che ricordiamo aver caratterizzato anche il post Juve-Milan di due domeniche fa. Certo, ieri il Siena ha giocato dall’ 11’ in poi in inferiorità numerica, e, a mio avviso, va anche rilevato come questo Milan non abbia la stessa perfezione di gioco a centrocampo se privato in una sola volta di Seedorf e Amnbrosini (con un Gattuso sempre evidentemente impacciato a costruire), tuttavia la squadra ha retto bene e ha anche saputo mantenere il risultato, in particolar modo quando al 79’ un colpo di testa di Calaiò a due passi dalla porta è stato sventato da un incredibile balzo felino del ritrovato Dida.
Sarà molto interessante capire che formazione schiererà domenica prossima il mister, l’unico mister poliglotta della serie A che - ricordava ieri Luca Serafini ai microfoni di Mediaset - è capace di dare consigli in portoghese a Thiago Silva, in inglese a Beckham e in italiano a Borriello, nel giro di pochi secondi e sempre perfettamente. Posto che il recupero più importante sarebbe quello di Pato, qualora dovessero tornare a disposizione i terzini di fascia titolari (Zambrotta e Oddo), sarebbe molto difficile far prendere a loro il posto degli eccezionali Antonini e Abate. Allo stesso modo Seedorf ha ora in Beckham e Flamini due sostituti di provato livello, per quello mostrato in queste ultime gare, con i quali al momento della sua uscita per infortunio non faceva di certo i conti. Ma sta di fatto che la panchina lunga e l’abbondanza sono sempre un dato positivo.
Pensiamo infine al buon Mourinho, così affabile e cortese, e che sabato ha invocato a gran voce il cartellino rosso sul fallo da rigore ai danni di Pandev. Pensiamo a “quanti televisori avrà buttato fuori dalla finestra” (per parafrasarlo) ieri pomeriggio all’11’ del primo tempo della nostra partita, quando, forse anche grazie alla sua ennesima ramanzina alla classe arbitrale, Saccani ha estratto il cartellino rosso ai danni di Curci... Ricordando quanto detto prima a proposito di Leonardo, “obrigado, Mou”, “thank you, Mou”, “grazie, Mou”! |di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 114 volte