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2010-01-18

Il MIlan getta il guanto: l'Inter è lì


Il Milan, trascinato da un Ronaldinho tornato a vestire i panni a lui consoni, zitto zitto si sta avvicinando in maniera “tracotante” alla vetta. La squadra del neofita Leonardo, che in molti davano per acerbo, sta mostrandosi stupefacente in continuità e brillantezza, sfoderando prestazioni luculliane a più non posso, facendo andare in estasi una tifoseria che finalmente sente di poter reindossare le vesti nobiliari spettategli.
Il 3-0 di Torino contro la Juvents ed il 4-0 rifilato al malcapitato Siena sono la riprova di quanto asserito: il Milan fa paura, persino all’imbattibile Inter, che domenica prossima sfiderà in un derby che di già si preannuncia infuocato, e che potrebbe indirizzare il campionato in maniera definitiva. Ecco il commento a questo speciale momento di Leonardo: “Nelle ultime gare abbiamo ottenuto vittorie diverse, importanti, di grande intelligenza. È questo il nostro segnale. Ora c'è il derby, con l'Inter che domina da tanto tempo. Noi dobbiamo cercare di mantenere il nostro gioco e i conti li faremo alla fine. In queste partite contano i piccoli dettagli. Ci confrontiamo in un momento in cui siamo più vicini, ma sono partite che hanno quasi storia a sè. L'Inter ha tante alternative, tante possibilità di schieramento. Ha giocato in tanti modi diversi, ma la cosa più importante è concentrarci su quello che possiamo fare noi".
Il Diavolo avanza a spron battuto, spazzando via ogni ostacolo gli si ponga innanzi, attendendo il minimo passo falso nerazzurro per piombarsi sulla preda e divorarla. Un’Inter che sta accusando mentalmente il pericoloso arrembaggio rossonero, uscendo dai gangheri soltanto perché l’arbitro Rosetti si è reso colpevole di lesa Maestà, permettendosi il lusso di concedere due sacrosanti rigori al Bari, come non accadeva da una eternità: e no ragazzi, questo è troppo, non si può agire in tal modo, l’Inter deve essere preservata da questi personaggi che non hanno il minimo riguardo della stirpe nobiliare...
Intanto rompe gli indugi anche la Roma del redivivo Toni, 3^ piazza e pensierino al Tricolore, che sino al 2009 pareva follia integrale. E se disponesse di un team all’altezza persino il Napoli potrebbe sognare in maniera approssimativa. A ruota troviamo la sprovveduta Juve di Ferrara, alla deriva più che mai, tanto da spingere il giornalista G.Galeazzi ad affermare come sia la peggiore Juve da quanto svolge il mestiere di cronista. Una Zebra che ci aveva illuso dopo il 3-0 inflitto al Napoli (coppa Italia) con doppietta del rinfrancato Del Piero, salvo riscoprire di trovarci innanzi al “parto della montagna”, ovvero una drastica illusione. Di questo passo i bianconeri rischiano la Serie B…e stavolta Calciopoli non c’entrerebbe.
Eppure in casa Juve si continua ad ostentare ottimismo. Ferrara sostiene: “E' un periodo no e non voglio cercare alibi. La rosa è ristretta, ma chi ha giocato ha dato comunque il massimo. Contro il Chievo abbiamo subìto una rete senza avere una reazione. Nel secondo tempo abbiamo cercato di chiudere il Chievo nella sua metà campo, anche se non abbiamo avuto grandi occasioni pur tentando il tutto per tutto nel finale. Abbiamo trovato delle difficoltà, compreso un campo non all'altezza della serie A. Alcuni giocatori non sono in grande condizione, ma al momento non ho tante scelte. Qualcuno forse avrebbe bisogno di tirare il fiato, ma ora non possiamo permettercelo. E i risultati che non arrivano incidono sul morale. E' un momento negativo che andrà valutato in tutti i suoi aspetti insieme con la società. Se il problema è l'allenatore sono certo che me lo diranno, ma al momento non è successo. Capisco che la Juve non è abituata a perdere 7 partite a questo punto della stagione. Sono convinto –prosegue il mister- che questa squadra ha dei valori che al momento non riesce ad esprimere e dobbiamo capire perché - prosegue Ferrara -. Vista la situazione voglio dare delle certezze ai ragazzi, facendoli giocare nei loro ruoli naturali e mettendoli in condizione di esprimersi al meglio. Io continuo a crederci: non pensavo di trovarmi di fronte a difficoltà del genere, ma non voglio mollare".
Gli fa eco Roberto Bettega: "La squadra è altalenante in questo periodo, anche per colpa degli infortuni. Ma cercheremo in questo gruppo la fiducia e la compattezza per uscire da questo periodo di crisi. Nei prossimi giorni ci aspetta un tour de force: speriamo che torni qualche infortunato che può darci di più". Più realista è G.Buffon: "Dobbiamo cercare di qualificarci il prima possibile per la prossima Champions League. In questo momento faccio fatica a non prendere in giro chi mi chiede lo scudetto. Il periodo è quello che è, ma a volte anche con una vittoria immeritata si può ritrovare la fiducia. Anche noi giocatori dobbiamo fare mea culpa: non possiamo essere soddisfatti di prestazioni e risultati come questi. Dobbiamo riflettere soprattutto sul fatto che non riusciamo ad impensierire gli avversari: è l'aspetto su cui dobbiamo lavorare più in fretta".
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 165 volte


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