Ci sono volute tre ore di un ennesimo faccia a faccia in sede (il settimo? l'ottavo? abbiamo perso il conto) ma alla fine il verdetto finale è stato quelle delle altre volte: si continua come prima. E cioè, con Ciro Ferrara alla guida della squadra. Perchè, come ha dichiarato Bettega "il problema non è lui". E allora, qual'è?Forse non l'hanno capito nemmeno loro dopo altre 3 ore di colloquio. Interventi sul mercato? Si prova a portare a casa Candreva, ma il Livorno chiede Giovinco o De Ceglie in prestito. Scordiamoci pure Gago, mentre grazie all'eliminazione del Mali in coppa d'Africa torna prima del tempo Sissoko. «Avanti con Ciro Ferrara». Alle sette e mezzo di sera, Roberto Bettega chiude così l’ennesima giornata di passione in casa bianconera. Dopo tre ore di colloquio con l’allenatore nella sede della società, il vice direttore generale ha confermato un’altra volta il tecnico. «Il problema - ha detto - non è lui».
Bobby-gol, in questo modo, ha risposto a distanza alle dichiarazioni rilasciate dal tecnico. «Se il problema è l’allenatore la società me lo verrà a dire», aveva dichiarato ieri Ferrara, dopo la sconfitta contro il Chievo. «Se non glielo abbiamo detto - è stata la replica di Bettega - è perchè non crediamo che sia lui il problema». Poco prima era stato lo stesso Ferrara, uscendo dalla sede dove era stato convocato per un colloquio con la dirigenza, a lasciare intendere che per lui era tutto a posto salutando i giornalisti con il pollice all’insù. Come a dire «tutto ok». Nulla cambia dunque nella Juve in piena crisi.
La società, complice anche l’assenza di alternative, fa di necessità virtù. Ma l’impresa di rivitalizzare questa Juve resta davvero difficile. Anche a Verona, infatti, i bianconeri hanno dato l’impressione di essere allo sbando. Zero tiri in porta, zero azioni pericolose e non uno straccio di reazione al gol del Chievo. D’accordo, Ferrara ieri aveva a disposizione una squadra ridotta ai minimi termini da infortuni (gli ultimi due, Cannavaro e Grygera, sono già stati operati per le fratture al naso rimediate ieri e sembrano recuperabili con un paio di giorni di riposo e una mascherina protettiva al volto) e squalifiche. Anche per questo ieri è arrivata la settima sconfitta in campionato, la quinta nelle ultime sette partite. Significa quinto posto, a 13 punti dalla testa della classifica. Numeri da brividi.
Il progetto ostentato dal presidente Blanc scricchiola sempre di più e si ridimensionano gli obiettivi. L’ultimo, la qualificazione alla Champions League, è ora addirittura messo in pericolo dal sorpasso del Napoli e della Roma dell’ex Ranieri, che tra l’altro arriverà all’Olimpico sabato prossimo. «La prossima sarà una settimana decisiva», ammette Chiellini, che oggi a Milano è stato premiato come miglior difensore della passata stagione. «Un bel riconoscimento - commenta - ma in questo momento non riesco a gioire». E Ferrara? «Noi giocatori siamo con lui», assicura Chellini. Ora serve un colpo di reni. E forse tornare anche sul mercato. Il nome caldo è sempre quello del livornese Candreva. La Juve lo vorrebbe prendere in prestito con diritto di riscatto; il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ha chiesto in cambio Giovinco, De Ceglie o la metà di Zalayeta. Schermaglie di mercato, cui si aggiunge l’idea che porta al madridista Gago. «Il mercato? Il nostro primo acquisto è Sissoko», si limita a dire Bettega. Il Mali è stato infatti eliminato oggi dalla Coppa d’Africa e quindi il centrocampista tornerà subito a disposizione di Ferrara. |Redazione Nero su Bianco - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 133 volte