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2010-01-20

Samp, difesa sempre sotto accusa, ma.....


Si parla tantissimo della difesa della Sampdoria, si sa, è da quest’estate che lo si fa e si continuerà almeno fino al ritiro estivo della prossima stagione. “Siamo brutti”, “inquietanti”, “bisogna correre ai ripari e subito”, cose di questo genere. Ultime 3 partite della Sampdoria, tre goal subiti. Il primo da Cavani, su una disattenzione generale che coinvolge tutti, Castellazzi in primis purtroppo, perché l’uscita così scomposta al limite dell’area era evitabile. Rimanendo sui suoi passi avrebbe concesso un’altra possibilità di intervento al duo Cacciatore - Gastaldello, ma pazienza l’errore è umano, dopo le tante prodezze del numero uno blucerchiato in questa stagione. Il secondo da Denis, sulla scelleratezza di Fiorillo in uscita, e il terzo domenica scorsa contro il Catania, su punizione (l’unico pericolo creato dalla formazione siciliana per la verità).
Ho sentito frasi pronunciate dopo la partita di domenica (ma alcuni mugugni c’erano anche prima) del tipo “Rossi non deve giocare” oppure “mi chiedo come faccia quel ragazzino a giocare in serie A” e chi più ne ha più ne metta. Non voglio né attaccare né difendere nessuno, ognuno ha le proprie idee e vede le partite a modo suo, su questo sono pienamente d’accordo. Pare però, che nessuno si sia accorto di quello che sia successo contro il Catania, poco prima del goal di Llama, se non erro nell’azione precedente; scende il laterale sinistro del Catania, (mi pare fosse Ricchiuti nella circostanza) e opera un cross rasoterra in mezzo all’area. Lì vi è Martinez, il quale stava già pregustando la gioia del goal (avrebbe calciato a botta sicura in porta), quando al limite dell’area piccola proprio Rossi in scivolata compie uno di quegli interventi che, fossero stati fatti da Nesta o Cannavaro, sarebbero stati esaltati dai telecronisti e accompagnati con un’ovazione del pubblico. Uguale nella partita contro il Palermo, dove il centrale parmense rimedia proprio ad un suo errore, con un prodigioso recupero su Cavani. Non voglio dire che sia perfetto, ripeto, sarei matto e anti obiettivo; Rossi ha fondamentalmente tantissimo da imparare secondo me, però guardiamo la sua carta d’identità, e cerchiamo di apprezzare le non poche potenzialità mostrate fino qua. Inoltre, se non si gioca con continuità, non si imparerà mai.
Faccio l’esempio di Rossi, perché è quello che più spesso finisce sulla bocca di tutti, ma parlo anche di giocatori più esperti come Gastaldello e Lucchini, al centro spesso di critiche che coinvolgono il reparto arretrato a priori. Vorrei invitare tutti a valutare quello che fornisce il reparto offensivo invece, reo di segnare pochissimo. Solo due goal nelle tre partite analizzate in precedenza. Anche domenica se non ci fosse stato il rigore di Pazzini avremmo chiuso a secco, ma anche qui, non voglio colpevolizzare solo il tandem di attaccanti, ma vorrei guardare, ultimamente soprattutto, come interpretano (male) le partite le “ali volanti”, costringendo Cassano a rientrare a centrocampo per avere palloni giocabili. E concludiamo capendo perché, in ogni partita Pazzini sia sempre più isolato.
|di Stefano Sommariva - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 142 volte


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