Esclusiva TC - Massimo Brambilla: "Maccarone e Cossu i protagonisti"
In vista dell’incontro di domenica tra Siena e Cagliari, TuttoCagliari.net ha avuto modo di intervistare Massimo Brambilla, regista di centrocampo che ha potuto vivere la gioia di una promozione nella massima serie con entrambe le squadre. Brambilla milita attualmente nel Pergocrema, formazione che cerca di emergere dalle zone basse di classifica del girone A di Lega Pro. In carriera ha vestito anche le maglie di Parma, Bologna e Torino, distinguendosi sempre come professionista esemplare oltre che come illuminato ragionatore della linea mediana. Con assoluta disponibilità, ha accettato di dire ai nostri microfoni cosa pensa riguardo alla gara tra i toscani e i sardi.
A Siena e a Cagliari lei ha avuto la fortuna di vivere due promozioni a loro modo storiche per le due piazze. Ma quali sono le differenze più significative tra l’annata in Toscana e quella in Sardegna?
La promozione di Siena è stata sicuramente qualcosa di inaspettato, nel senso che dopo un campionato difficile la squadra puntava a una stagione tranquilla. Tuttavia al termine del girone d’andata ci trovammo in una buona posizione e capimmo di potercela fare, dando così vita a una cavalcata trionfale che ci vide arrivare primi. A Cagliari il discorso è stato un po’ diverso, la squadra è stata costruita per la promozione come dimostrano gli acquisti di Festa e Zola, e nonostante alcune difficoltà iniziali il gruppo che c’era allora è riuscito ad emergere.
Come venne accolto quando, da avversario con la maglia del Cagliari, ritrovò il Siena in A?
In verità quella volta ero infortunato, giocai però la partita di Cagliari. In ogni caso sono rimasto in ottimi rapporti con tutto l’ambiente.
Oggi la sua riserva di allora, Daniele Conti, è titolare e leader del centrocampo cagliaritano ed è ritenuto uno dei migliori interpreti italiani del ruolo. In quale misura pensa di aver contribuito a questa sua crescita?
Onestamente non penso di aver contribuito in grande misura. Io sono arrivato come elemento d’esperienza in un momento in cui lui non era ancora maturo per il grande salto. In ogni caso sono molto contento per quello che sta facendo, con il tempo è diventato uno dei centrocampisti più importanti della serie A, in questo momento è sicuramente all’apice della carriera.
La sua carriera è stata prevalentemente legata a squadre del centro-nord. Come è stato per lei venire a giocare in una realtà completamente diversa come Cagliari?
Al di là del discorso calcistico, di per sé positivo in virtù della promozione e della salvezza tranquilla che quel Cagliari riuscì a ottenere, dal punto di vista umano sono stato benissimo. Non si può non stare bene in una città come Cagliari, sia per quanto riguarda i rapporti sociali nella vita quotidiana e sia per il contesto: io ho due bambini, per loro era un sogno trovarsi in un posto dove potevano avere il mare a due passi.
In quale squadra, tra il Siena e il Cagliari attuale, Massimo Brambilla si vedrebbe meglio per quelle che sono le sue caratteristiche?
In base al mio modo di giocare mi vedrei sicuramente meglio nel Cagliari, una squadra in cui c’è un gran gioco palla a terra e un continuo movimento in velocità.
All’andata fu un suo ex compagno di squadra ai tempi del Torino, Calaiò, a condannare il Cagliari alla prima sconfitta stagionale. Si vuole sbilanciare nel dire chi potrebbe essere decisivo nella gara di ritorno?
Fare i pronostici è sempre difficile, il Siena in questo periodo ha un Maccarone in grande forma, mentre il Cagliari, al di là di chi fa gol, ha Cossu che con la sua creatività può dare parecchio fastidio ai toscani.
Parliamo per un momento di politiche di mercato delle due squadre: Cagliari più concentrato sui giovani italiani, Siena più esterofilo. Che linea preferisce, tra le due?
Al giorno d’oggi cambia ormai abbastanza poco tra italiano e straniero, basti pensare che anche a livello europeo non si guarda tanto alla nazione di provenienza. Alla fine l’importante è che un giovane sia bravo, e in questo senso il Cagliari sta effettivamente pescando piuttosto bene.
Il Siena è stato acquistato da Mezzaroma, pertanto si prevedono dei cambiamenti importanti quantomeno a livello dirigenziale. Tuttavia, di cosa ha bisogno nell’immediato la squadra di Malesani per tirarsi fuori dalle secche di classifica?
Al di là del cambiamento societario, che già di per sé potrebbe dare la scossa, la chiave sta nella tranquillità che la società stessa saprà dare all’ambiente e soprattutto alla squadra che ha bisogno della necessaria fiducia.
Per chiudere, un pronostico su Siena-Cagliari.
Difficile a dirsi, il Siena ha bisogno di punti, ma il Cagliari è in un gran periodo di forma. Diciamo che il Siena potrebbe fare sua la partita nel momento in cui sbloccasse il risultato per prima, altrimenti dovrà stare attenta alla crescita del Cagliari alla distanza. |di Nicola Adamu - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 145 volte