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2010-01-22

Verso il super derby


Alessandro Nesta dovrebbe farcela. Lui si dice ottimista. Noi incrociamo le dita. Un derby senza di lui non vogliamo neppure immaginarcelo. Non sarebbe lo stesso. Nesta è una colonna di questo Milan. Un leader. Con Thiago Silva forma una delle coppie centrali più forti, complete ed eleganti al mondo. Il Milan è stato costruito attorno a dei punti fermi. Saldissimi. Nesta in difesa. Ambrosini e Pirlo a centrocampo. Seedorf sulla trequarti. Ronaldinho in avanti. Tutti gli altri hanno un compito fisso, delineato, assodato: crescere a amalgamarsi attorno a loro. Lavorare per diventare squadra, gruppo. Campioni. Si spiega così la progressiva esplosione di Thiago Silva, Borriello, Abate e Antonini. La conferma di Pato, fuoriclasse autentico. Colonne. Certezze. Da parecchie settimane il Milan gioca bene. Diverte. Cresce di partita in partita. Il gioco sulle fasce scorre fluido e disinvolto. A centrocampo non subiamo più come accadeva in passato, ma diventiamo spesso padroni della manovra. Creiamo gioco. Opportunità. I nostri avanti tengono bene la palla. Danno il tempo ai compagni degli altri reparti di leggere la partita e prendere le giuste contromisure agli avversari. Inoltre facciamo gol. Tiriamo tantissimo in porta. Il che non guasta. E’ il sale del calcio. Secondo un vecchio teorema, se tieni la palla la togli agli altri. Così è. Il gioco del calcio è semplice. Devi fare gol e non devi prenderne. Ecco perchè con due-tre tocchi bisogna saper arrivare davanti al portiere avversario. E far male. Contro il Siena il nostro attacco ha giganteggiato. Ronaldinho è stato magnifico. Devastante. Reti a parte, talune giocate del Dentone sono state deliziose, mirabili. Roba da stropicciarsi gli occhi. Ronnie sembra tornato quello di Barcellona. Abbiamo pochissimi dubbi. Stupisce la sua straripante condizione atletica. La forza fisica che si nota nei dribbling, nelle accelerazioni, nella corsa. La volontà, la determinazione e lo spirito di sacrificio che mette a disposizione della squadra. Del gruppo. Il modo con cui si allena. La gioia che gli si scorge scolpita nel volto. Alcune giocate ci hanno ricordato lo straordinario fuoriclasse che vinse il Pallone d’oro. E che non poteva essere scomparso. Finito. Bollito. Il difficile viene adesso. Calma e gesso. Guai a montarsi la testa. E’ più difficile mantenere la postazione che arrivarci. Questo Leonardo lo sa. E giustamente vigila attento. Un plauso alla società. Vendendo Kakà sembrava avessero commesso uno scempio. Un suicidio calcistico. Un attentato alla storia del Milan. I fatti dicono non solo l’esatto contrario, ma dicono anche che questo Ronaldinho vale di certo il miglior Kakà. La condizione atletica della squadra è eccellente. Borriello gioca alla grande. Che centravanti, ragazzi! E che reti sa realizzare. Fantastico il gol contro il Siena. Pregevole il lavoro che Marco svolge al servizio della squadra, allungandola in avanti al momento opportuno e rientrando in copertura quando serve. Un giocatore ritrovato. Maturo. Migliore rispetto al Borriello di Genova. Più sicuro. Più forte fisicamente. Più consapevole dei propri mezzi. Per non parlare di Abate e Antonini: due eccellenti difensori di fascia. Due prodotti del nostro vivaio. Spingono e rientrano che è un piacere. Dida merita un discorso a parte. Non sappiamo quanti altri portieri abbiano avuto tanta fortuna e tanta fiducia da parte degli allenatori e della Società di appartenenza. Lui certamente sì. Di papera in papera era scivolato ad ultimo posto della lista. A lui è stata concessa la fiducia necessaria per scavalcare lentamente tutte le postazioni e arroccarsi, di nuovo e senza discussioni, al primo posto. Come sono lontani i tempi di quel maledetto petardo! Incredibile Nelson! Hai sette vite come i gatti! Il difficile viene adesso. Leonardo dovrà mantenere alta la concentrazione ed evitare inopportuni e poco condivisibili cali di tensione. La squadra c’è. E’ tosta. Determinata. Huntelaar avrebbe chiesto di essere ceduto. In prestito. Noi lo terremmo. Ove fosse accontentato, bisognerebbe pensare alla sua sostituzione. Gli impegni sono tanti. Il solo Inzaghi in alternativa a Borriello non può bastare. Il derby si avvicina. La voglia di zittire Mister Arroganza Mou, pure. Vedremo. Il Milan farà la sua bella partita. Ne siamo certi. Ce la giocheremo alla pari. Comunque vada, sarà un successo. Se questa estate ci avessero pronosticato questa classifica e questo stato di forma, avremmo preso tutti per matti. Invece siamo secondi. Con merito. Con una squadra che potrà pure avere degli alti e bassi ma che rimane parte integrante di un progetto serio, credibile, importante.
|di Claudio D'Aleo - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 119 volte


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