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2010-01-24

Il punto di Walter Fuochi sul Bologna (anteprima sfida con il Bari)


Domenica abbiamo visto una bella vittoria contro la Fiorentina poi mercoledì un pareggio interno con l’Atalanta subendo la rimonta bergamasca. Perché quando c’è da fare il salto di qualità non si riesce a dare la zampata importante?

Perché era una partita più scomoda: andava costruita, mentre a Firenze bastava una ‘contropartita’. Poi c’è stato uno sviluppo analogo, cioè la fortuna e il merito di andare sul 2-0. Lì si poteva anche pensare che la Fiorentina avrebbe avuto più mezzi per rimontare invece li ha avuti l’Atalanta. Però credo che il Bologna abbia pagato le partite ravvicinate e abbia pagato anche un impoverimento del suo centrocampo: avere Mudingayi mercoledì a pieno servizio o a mezzo servizio avrebbe evitato di schierare giocatori fuori ruolo come Colomba è stato costretto a fare. Poi si può discutere se la scelta su Moras sia stata giusta o sbagliata, però mediani e mezzali in panchina non abbondavano.

Oggi arriva il Bari: altra partita non semplice e da non sbagliare.

Sì, arriva il Bari, una squadra che abbiamo visto giocare molto bene, soprattutto con le grandi, ed essere in possesso di un gioco che qui ci sogniamo, detta con la massima franchezza. Però opponendo agonismo e fisicità come dice Colomba - io non vedo il Bologna così fisico, però prendo per buona l’affermazione – opponendo questa fisicità si può costruire qualcosa. Poi ovviamente il ritorno al gol di Di Vaio conforta tutti.

Ci si stanno poi mettendo di mezzo anche gli infortuni. La stagione era cominciata con la tallonite di Di Vaio, poi il grave infortunio a Mutarelli, Mingazzini, Moras e Britos che ogni tanto hanno qualche problema, Appiah e Buscè che appena arrivati si sono fatti male e ora Viviano.

I giocatori fondamentali nel Bologna non sono tanti, che vengano colpiti proprio questi allarma molto. Solitamente il portiere ha un ruolo cardine, se poi questo portiere diventa anche uno dei migliori del campionato e viene meno per un mesetto c’è da allarmarsi. Però non fasciamoci la testa in anticipo.

Queste due partite in panchina di Adailton le dobbiamo interpretare come un’occasione per farlo rifiatare, visto che Colomba ha sempre detto che comunque intende preservarlo?

E’ chiaro che si provano anche altre soluzioni. Colomba non ha voluto buttare a mare Zalayeta, che è un giocatore che non venderebbe, e ha scoperto a Firenze le qualità di Gimenez e quindi anche Gimenez adesso reclama un posto a tavola. La rosa è ampia, nessuno svetta con particolare evidenza nei confronti degli altri e quindi magari domani è il turno di Adailton. Che però non abbiamo rimpianto, anche perché mercoledì quando abbiamo visto Di Vaio mettere il pallone lì per la punizione sullo 0-0, molti abbiamo pensato: ah, se ci fosse Adailton. E poi il gol l’ha fatto Di Vaio.

Sembra vicinissimo l’arrivo di Succi. Come cambiano le dinamiche e le gerarchie a questo punto in attacco?

Succi arriva e prende il posto di Osvaldo essendo un centravanti di ruolo, un uomo d’area, un uomo che ha sempre fatto quello. Le gerarchie sono quelle: tre per due maglie. Però poi bisogna vedere se i primi tre sono Zalayeta, Di Vaio e Succi. Bisogna poi vedere se le maglie sono due o una, se Colomba preferirà giocare con una sola punta e un Adailton o un Gimenez in appoggio. Poi bisogna anche vedere se Zalayeta rimane. Le incognite sono ancora tante e un bilancio sul mercato andrà fatto giustamente un minuto dopo la fine.
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 104 volte


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