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2010-01-25

Finalmente la Sampdoria che vogliamo, rabbia e sudore: compiuto il blitz ad Udine (2-3)


Grazie ad una prova di carattere, orgoglio, determinazione e ad un pizzico di fortuna nel finale, la Sampdoria dimostra con i fatti di esserci ancora, espugnando per 3-2 il Friuli. Per i blucerchiati una vittoria fondamentale, che mancava dal lontano 22 novembre, e una pesante inversione di tendenza in trasferta, dove non si raccoglievano punti dall’1-1 sul campo della Lazio, era il 18 ottobre. C’è ancora da tanto da lavorare in campo e sul mercato, ma oggi la squadra ha tirato fuori quello che chiediamo da tempo: attributi, maglia sudata.
E’ il pomeriggio di Pozzi, Del Neri gli dà forzatamente fiducia, vista l’assenza di Cassano e la cessione di Bellucci, l’ex empolese non tradisce le attese. In difesa Zauri e Rossi si accomodano in panchina, Accardi addirittura in tribuna, fiducia per Cacciatore sulla sinistra e Lucchini in centro, mentre sugli esterni il “sacrificato” è Guberti. Sull’altro fronte De Biasi è costretto a rinunciare a D’Agostino, in cabina di regia si rivede l’ex Sammarco, al fianco di Inler. In questo 4-4-2, schema solitamente fuori moda in quel di Udine, Pepe e Isla agiscono sulle corsie esterne, mentre in avanti ci si affida alle giocate di Sanchez e Di Natale.
L’inizio dei blucerchiati è terribile, sembra la fotocopia delle precedenti trasferte: squadra lunga, palle banalmente perse a centrocampo, attacco isolato, esterni bloccati, difesa in perenne difficoltà. I primi minuti di gioco sono problematici anche per il giovane Poli, capace di perdere due palloni pericolosissimi in fase d’impostazione; al 3’ Sanchez, servito da Di Natale, grazia Storari ciccando completamente la sfera, al 5’ il cileno serve in profondità il capocannoniere del campionato, steso ingenuamente in area da Cacciatore, penalty netto e realizzato dall’attaccante principe dei friulani. Non diamo segnali di ripresa, anzi rischiamo di affondare: Sanchez fa diventare matti Lucchini e Gastaldello, ma al 7’ ci pensa Cacciatore a chiudere su Di Natale.
Riuscita ad evitare il raddoppio, la Samp comincia a creare qualcosa in avanti. La prima occasione da rete capita sulla testa di Mannini, il quale però non inquadra lo specchio della porta, vanificando il bel cross dalla destra operato da Cacciatore. Le squadre sono incredibilmente lunghe, si lotta a centrocampo, si perde il conto degli errori di disimpegno e di controllo, emergono tutte le lacune di una Samp in crisi di risultati e di un’Udinese in zona retrocessione. Manca Castellazzi, ma Storari non lo fa rimpiangere al 18’, quando salva il risultato, negando la gioia del goal alla botta a colpo sicuro firmata Di Natale, servito da Inler, autore di un’inarrestabile progressione sulla destra.
Con il passare dei minuti riusciamo a prendere meglio le distanze tra i reparti, l’Angelo Blucerchiato fa diga a centrocampo, Poli si riprende dall’inizio da incubo, gli esterni fanno maggiore movimento, in avanti Pozzi e Pazzini si dannano l’anima per far salire la squadra a suon di sponde e punizioni procurate. Il match cambia fortunatamente binario al 26’: Poli porta palla al limite, Semioli sfiora la sfera per Pozzi, il quale, una volta entrato in area, viene ingenuamente agganciato da Pepe, rigore netto, trasformato con un brivido da Pazzini, che colpisce il palo interno prima di festeggiare a modo suo. È la scossa per la truppa blucerchiata, che sfiora subito il raddoppio su punizione battuta a giro da Ziegler, Semioli non imprime potenza al suo colpo di testa, Handanovic si fa incredibilmente sfuggire la sfera, ma Pazzini, da due passi, non lo punisce.
La partita sembra incanalata sul risultato di parità, si attende il break, invece una nostra dormita difensiva consente ai friulani di terminare in vantaggio la prima frazione: serie di dribbling di Lukovic, che serve in profondità Isla, tenuto in gioco da Ziegler, coppia centrale ferma, conclusione piazzata nell’angolino, nulla da fare per Storari. Le compagini ritornano in campo con i medesimi effettivi, si attende una reazione blucerchiata, ma la prima chance capita ai padroni di casa con Inler, che calcia alle stelle da favorevole posizione, vanificando l’iniziativa di Pepe sulla destra. Tra il 51’ e il 56’ Del Neri mischia le carte, inserendo Zauri e Tissone al posto di Cacciatore e Poli. Dopo aver rischiato su un colpo di testa di Zapata nello svolgimento di un corner, la Samp ritorna in parità: scorre il minuto 57’ quando Semioli sfonda sulla sinistra, servizio al limite per Pazzini, la cui svirgolata diventa un involontario assist per Pozzi, bravo d’istinto a deviare la sfera di testa, Handanovic non trattiene, l’ex empolese lo castiga al secondo tentativo.
De Biasi prova a scuotere i suoi e si affida a Floro Flores al posto di Pepe, ma c’è ormai quasi solo Samp in campo. Pozzi lavora per quattro là davanti, Semioli ha ripreso fiducia, Palombo fa diga davanti alla difesa, Pazzini fa salire la squadra, Tissone sembra ritornare quello d’inizio stagione. E proprio dai piedi dell’argentino parte l’azione del definitivo 2-3: splendido servizio in profondità a premiare il taglio di Semioli, bravo ad aver la meglio su Basta e a concludere di potenza, palla nel sacco, per Handanovic giornata da dimenticare in fretta. All’80’ avremmo l’occasione per non patire nel finale, ma Pazzini, servito da Tissone, calcia addosso ad Handanovic quando era più facile gonfiare la rete.
A questo punto si assiste alla prevedibile e disperata offensiva bianconera: prima Zauri ci fa perdere un anno di vita con un corto retropassaggio verso Storari, che costringe il n°1 blucerchiato a spazzare su Floro Flores e Gastaldello a rischiare il penalty su Sanchez, il direttore di gara ammonisce il cileno per simulazione, ma il contatto sembra esserci tutto. Dopo una conclusione a lato di Basta, arriva il triplice fischio finale che sa di liberazione per la Samp e di disperazione per l’Udinese. Bisognava vincere e si è vinto, ora si può tornare a guardare la classifica con un pizzico di ottimismo in più.
UDINESE – SAMPDORIA 2-3
RETI: 7’ Di Natale rig. (U), 27’ Pazzini rig. (S), 43’ Isla (U), 57’ Pozzi (S), 66’ Semioli (S)
UDINESE (4-4-2): Handanovic; Basta, Zapata, Coda, Lukovic (87’ Corradi); Pepe (59’ Floro Flores), Inler, Sammarco (77’ Cuadrado), Isla; Di Natale, Sanchez (A disp: Belardi, Pasquale, Lerma, Lodi). All. De Biasi.
SAMPDORIA (4-4-2): Storari; Ziegler, Gastaldello, Lucchini, Cacciatore (51’ Zauri); Semioli (91’ Rossi), Palombo, Poli (56’ Tissone), Mannini; Pozzi, Pazzini (A disp: Guardalben, Padalino, Guberti, Testardi). All. Del Neri.
ARBITRO: Russo di Nola.
AMMONITI: Coda, Sammarco, Sanchez (U); Gastaldello, Lucchini, Semioli, Pozzi, Mannini (S).
NOTE: spettatori 15.000 circa, con 250 doriani al seguito. Pomeriggio freddo.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 131 volte


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