Rosignano – Abbiamo letto stamani le dichiarazioni di Aldo Spinelli e francamente le motivazioni addotte in relazioni alle dimissioni date ieri da Serse Cosmi sono risibili. Accusare Cosmi di essere uno che lavora poco e di farsi prendere la mano dai giocatori, sono motivazioni che non convincono a fronte dell’impegno mostrato anche ieri dalla squadra e dei risultati che, bene o male, sono arrivati dall’avvento del tecnico umbro. Spinelli ha tutto il diritto di criticare il proprio allenatore se non è d’accordo su certe decisioni (per esempio il permesso di due giorni dopo la sconfitta di Cagliari) visto che è lui che paga. Ma se prende degli impegni di mercato e poi li disattende come si è intuito in questi giorni, deve mettere in conto che un professionista serio non ci stia più al gioco. Tanto, è tutto lì il nocciolo della questione, non tanto le sfuriate di mezza settimana. Il mercato del Livorno è chiuso e non sono arrivati i giocatori che avrebbero potuto, secondo Cosmi, far compiere il salto di qualità al gruppo. Spinelli dice che ha speso un milione e mezzo per i nuovi arrivati ma non ci pare che si tratti di elementi in grado di fare la differenza. La certezza è che, con l’addio di Cosmi, sembrano saltare quei meccanismi che rendono una squadra oggettivamente modesta, capace di esaltarsi fino a centrare l’obbiettivo massimo della salvezza. Chiunque arrivi al posto di Cosmi, dovrà ricreare questa “chimica” e non sarà facile considerando che la piazza è tutta contro la proprietà, in questo momento. Naturalmente noi non ci auguriamo di retrocedere. Anzi, bisogna essere vicini alla squadra in questo momento perché, salvandoci, potrebbero rendersi disponibili quei famosi 25 milioni di euro utili, per favorire l’ingresso in società di una nuova proprietà. Non si fosse capito, per noi Spinelli è ormai prossimo al capolinea. |di Raimondo Bongini - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 97 volte