Abbiamo perso, è finita. Non è servito nemmeno il rinvio della gara dell’Inter per recuperare i tre punti persi nel derby e nella giornata di ieri si è persino consumata la beffa di essere raggiunti dalla Roma. Se vogliamo essere ironici possiamo dire che da oggi l’obiettivo principale diventa la Champions, mentre se vogliamo essere realisti, occorre dire che la stagione finisce qua.
La regressione più intollerabile è quella del gioco, tornato macchinoso come a inizio stagione e certe scelte dell’allenatore ne sono state le responsabili. Indubbiamente l’uscita di Borriello tra primo e secondo tempo è stata di per sé un duro colpo, ma la situazione là davanti con l’ingresso di Inzaghi è ulteriormente peggiorata, invece che migliorare. E, siamo sinceri, era abbastanza prevedibile. Lo sa anche un bambino che Huntelaar e Inzaghi stanno insieme come due galli in un pollaio, per giunta stretto. Cambio con il quale si è poi tolto dal campo un incredibile Flamini che sta tornando ad essere il cucitore di gioco che era all’Arsenal e non solo un fidato ruba-palloni. Ora tutto diventa senza senso in questo torneo. Ora i dribbling di Ronaldinho e le sforbiciate di Borriello restano un pallido ricordo quasi irreale. Ora c’è il fiato grosso della Roma di Ranieri che ci ha raggiunto e chissà...magari vuole anche superarci.
Presidente, presidente caro, ti abbiamo difeso anche dalle maschere e dagli sberleffi degli interisti nel dopo-derby, ma, caro presidente, ieri l’hai visto il Milan giocare? Oppure lasci che te ne parli Galliani? Com’era il motto, caro presidente: “più forti della sfortuna, delle ingiustizie e dell’invidia”? Ma del Livorno, siamo più forti? |di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 140 volte