E' rimasta un pò di delusione nei tifosi. In molti si aspettavano, nell'ultimo giorno del calciomercato invernale, che il Napoli tirasse fuori l'asso nella manica, o che si rinforzasse almeno con un tassello, in vista della volata finale che vedrà gli azzurri impegnati nella lotta per accaparrarsi un posto in Europa. Sedici partite di qui alla fine, che Mazzarri affronterà con gli uomini avuti a disposizione fino ad ora. Con l'aggiunta di Andrea Dossena, arrivato a puntellare quella fascia sinistra che da tempo era scoperta.
CESSIONI - Bigon è riuscito nell'intento di ridurre numericamente la rosa a disposizione del tecnico livornese: sono 22 ora i giocatori, più il caso De Zerbi da gestire; l'attaccante chiederà di essere reintegrato dopo la mancata cessione, anche se con il Cluji l'affare potrebbe ancora non essere concluso. Il mercato romeno chiude i battenti il 19 febbraio, non è da escludere che la trattativa possa ancora andare in porto. Portate a termine invece le cessioni di Datolo all'Olympiakos, Contini al Real Saragozza, Pià al Torino, Amodio al Piacenza, Dalla Bona al Verona, e i giovani Insigne (Cavese), D'Urso e Palumbo (Aversa Normanna).
GIUDIZIO SOSPESO - Obiettivamente è impossibile giudicare ora in maniera positiva o negativa il calciomercato invernale del Napoli. Nel calcio, ciò che vale oggi, non vale domani, e viceversa. Si può imparare dagli errori del passato certo, ma in questo caso non si devono confondere le idee in relazione a quanto accaduto l'anno scorso. Quando, più che il mancato intervento sul mercato di Gennaio, pesarono nel pessimo girone di ritorno della squadra i numerosi problemi intestini che minarono la serenità dello spogliatoio. Oggi la storia è completamente diversa. Mazzarri ha potuto lavorare con questi uomini per oltre tre mesi. Imparando a conoscerne pregi e difetti, ha fatto le sue richieste alla società. Richieste che, come sottolineato molto spesso dal tecnico, riguardavano solo le operazioni in uscita. "E' impossibile lavorare con 26-27 giocatori in rosa, considerando anche che il campionato è l'unica competizione da giocare". Detto fatto, il Napoli ha dato un taglio, cercando di evitare così quei problemi di spogliatoio che sarebbero potuti nuovamente sorgere, se qualche elemento fosse rimasto senza la giusta convinzione di poter essere utile anche solo per qualche minuto. Sommando questi fattori, non rimane allora che sospendere il giudizio: il 16 maggio se ne capirà di più. |di Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 159 volte