Un modulo tattico inventato da Herbert Chapman, allenatore dell'Arsenal di Londra, nel lontano 1928. Soppiantò il Metodo introducendo in difesa il concetto della marcatura a uomo.
Il Sistema prevede tre difensori che hanno il compito di marcare il centravanti e le due ali avversarie.
Poco più avanti giocano due mediani che servono a contrastare chi tra gli avversari è chiamato a creare il gioco.
Davanti ai mediani agiscono le due mezzeali che completano il cosidetto "quadrilatero" e che servono a sostenere il gioco del centravanti e delle due ali, o dei due attaccanti esterni.
Con l'avvento del Sistema (o WM) scompariva la tradizionale figura del centromediano metodista, autentico playmaker della squadra.
In molti copiarono il WM inglese, un modulo che in Italia arrivò alla fine degli Anni Trenta.
La prima fra le nostre squadre ad adottarlo fu il Genoa di Willy Garbutt, imitata poi da Lazio, Fiorentina e infine dal Torino.
Nel Grande Torino il portiere era Bacigalupo, i tre difensori Ballarin, Rigamonti e Maroso, il mediano destro Grezar, il mediano sinistro Castigliano, la mezzala destra Loik, la mezzala sinistra Valentino Mazzola, l'ala destra Menti, il centravanti Gabetto e l'ala sinistra Ferraris II (successivamente Ossola).
Il Brasile e l'Argentina ritenevano vergognoso o quasi marcare a uomo e in Sudamerica il solo Uruguay adottò il Sistema.
Con questo modulo di gioco vinse il Mondiale del 1950 battendo il favoritissimo Brasile per 2 a 1.
Quella dell'Uruguay al Maracanà (16 luglio 1950, lutto nazionale per i brasiliani) è stata l'ultima vittoria in una grande manifestazione da parte di una squadra che applicava il Sistema.
Successivamente arrivò l'M dell'Ungheria (con Hideguti centravanti arretrato alle spalle di Puiskas e Kocsis, , il "verrou" di Rappan, modificato nel Vianema della Salernitana di Viani e nel Catenaccio di Rocco.
Poi il 4-3-3 di Bernardini nella Fiorentina copiato poi da Feola per il Brasile mondiale nel 1958 e infine il Calcio totale, ovvero il pressing a tutto campo dell'Olanda negli Anni 70 per arrivare alla teorizzazione del modulo "all'Italiana" di Bearzot ai Mondiali del 1978 e del 1982.
Zaccheroni e la Juve tornano al passato che magari è la vera strada per il futuro. |di Franco Rossi - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 162 volte