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2010-02-07

Lecce: schiantato il Frosinone


Se il calcio non è una scienza esatta, guai a scherzare con i numeri.La matematica è permalosa. Così accade che alla 24° giornata di un anno fa, cioè un campionato or sono, il Frosinone come oggi giocava tra le mura amiche e come oggi usciva battuto. Moriero come Braglia, il Lecce come la Salernitana. Pure coincidenze per carità guai ad appellarsi all’occulto, ma se due indizi fanno una prova, sarà bene che il prossimo agosto in sede di stesura calendari qualcuno appenda un corno rosso a via Rossellini.
Moriero lo aveva lasciato trapelare . Detto fatto. Per l’ex attaccante granata, Checco vara un 4-2-3-1 un po’ insolito anche comunque per la pesante assenza di Troianiello, un calciatore che certamente non si può regalare a questo Lecce. Così piazza Stellone laddove è solito agire Aurelio, quindi tra Cariello e oggi Basso, con Santoruvo destinato al solito ruolo di terminator offensivo. Biso e Basha i due mediani a copertura della difesa, dove Del Prete a destra e Scarlato al fianco di Giubilato, completano assieme a Bocchetti il quartetto a protezione di Sicignano. De Canio risponde con il collaudato 4-4-2 con Corvia e Marilungo in avanti.
I primi minuti passano senza sussulti. Così tocca attendere una decina di minuti per vedere il primo tentativo, è del leccese Mesbah, ma il suo sinistro dal limite si spegne sul fondo. Nulla fa presagire ciò che accadrà da li a qualche minuto. Marilungo calcia un fendente che Sicignano respinge, la palla finisce nei piedi di Munari che senza problemi mette in rete. Siamo al 13’ e c’è tutto il tempo per recuperare. La capolista però dimostra di non essere tale per caso, e col passare dei minuti imbriglia la manovra dei padroni di casa. La reazione dei ciociari però è veemente. E’Cariello che presentandosi solo davanti a Rosati dopo aver rubato il tempo agli avversari, spedisce clamorosamente fuori. I padroni di casa si buttano a testa bassa, ci prova Basso ma la sua conclusione viene respinta dalla difesa. Al 23’ si rivedono gli ospiti con Corvia che costringe Sicignano ad un doppio intervento. Lo stesso attaccante potrebbe raddoppiare al 38’ quando a seguito di una uscita un po’ improbabile di Sicignano, prova la conclusione a porta sguarnita, ma Del Prete appostato sulla linea respinge. Dopo 3’ di recupero termina la prima frazione. Lecce sornione, Frosinone un po’ confusionario La ripresa si apre subito con una sostituzione in casa frusinate: Giubilato per problemi fisici è costretto a lasciare il posto a Guidi. Ma non c’è neanche il tempo di sistemare gli assetti che il Lecce raddoppia. Millimetrico lancio da 50 metri di Munari che pesca Marilungo a tut per tu con Sicignano, per l’ex sampdoriano è un gioco da ragazzi infilare la porta gialloblu. De Canio sul doppio vantaggio e partita virtualmente chiusa. Che difatti 12’ più tardi diventa realtà. Marilungo ancora lui, capitalizza al meglio un cross dalla sinistra di Mesbah (gran giocatore), ed indisturbato batte il portiere di casa per la terza volta. Moriero cerca di dare un po’ di fantasia ai suoi. Al 59’ fuori Basso per Aurelio. Ma cambierà poco. Al 62’ si rivede il Frosinone con Scarlato che colpisce di testa ma la palla finisce fuori bersaglio. Al 71’ Di Michele rileva Marilungo, e l’ex torinista ci mette poco a farsi vivo un minuto dopo con un colpo di testa che termina a lato. Al 73’ Cariello per Santoruvo ma il tiro dell’attaccante fa la barba al palo. La partita sembra avviarsi stancamente alla conclusione, ma Mesbah decide che non è ancora finita. Insiste su un’azione riesce ad entrare in area servire l’accorrente Di Michele che di sinistro impallina il povero Sicignano per la quarta volta. Sarà l’ultima nota della partita. Una partita da troppi in casa frusinate attesa come quella che poteva dare la svolta alla stagione. Forse per questo la squadra è sembrata un po’ frenata, quasi impacciata. E l’iniziale vantaggio degli ospiti ha accentuato questo stato. De Canio torna in Salento con tre preziosissimi punti, che gli valgono l’allungo in classifica assieme al Sassuolo, e con la consapevolezza che con un Di Michele in più questa promozione può perderla solo lui.
|Redazione Lecce Giallorossa - Fonte: www.leccegiallorossa.net| - articolo letto 137 volte


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