BERGAMO - Era la giornata in cui l'Atalanta avrebbe dovuto iniziare il suo campionato e l'Atalanta ha iniziato con una vittoria.
Stare qui ora a commentare una partita soporifera, con una squadra molto contratta, un po' confusionaria in alcune occasioni, soprattutto nelle ripartenze offensive è inutile e ingeneroso.
Il Bari dall'altra parte, era venuta a Bergamo per prendersi un punticino e fino a 7' minuti dal termine stava per portare a termine il suo compitino. Non è stato certo il Bari visto nelle ultime giornate, ha giocato con il freno a mano tirato, contenendo l'Atalanta che non ha mai creato grossi grattacapi alla difesa barese.
Dicevamo che l'importante erano solo i tre punti, benissimo, questi sono arrivati e a tutto il resto per oggi non conta.
E' certo che un'Atalanta così avrà grosissime difficoltà a salvarsi, a Catania troveremo una squadra con il morale alle stelle e in forma strepitosa, uno stadio caldissimo che non ci farà ragionare, un pareggio lo firmerei subito, ma le partite vanno tutte giocate e chissà che domenica prossima non si possa uscire dalle sabbie mobili definitivamente.
C'è di buono che la quota salvezza si è ridotta a soli tre punti, la Lazio incredibilmente è piombata in piena zona retrocessione al posto del Catania e sinceramente preferivamo lottare con i catanesi che con la squadra di Ballardini.
CRONACA - La speranza è che questi tre punti diano anche un po' più di fiducia e autostima alla squadra, perchè nel primo tempo è stata un'Atalanta decisamente molto rinunciataria, si aveva la sensazione di una squadra che viaggiasse a metà classifica e cominciasse a pensare più ai punti della tranqullità che per la salvezza.
Il Bari ha sfiorato in un paio d'occasioni il gol, ma non è stato incisivo sulle fascie come aveva fatto vedere in questo stagione.
SECONDO TEMPO: Nel secondo tempo una leggera crescita c'è stata, ma l'Atalanta non si è mai resa pericolosa sotto porta barese, un paio di conclusioni da lontano e una girata di Doni in bocca la portiere.
Ad un quarto d'ora dal termine arrivano le scelte di mister mutti che cambiano il volto alla partita.
Fuori Amoruso (discreta la sua prova) e dentro Chevanton, fuori Caserta e dentro Tiribocchi. L'Atalanta torna a giocare con un 4-4-2 spostando Doni a centrocampo con licenza di offendere.
Arriva proprio su un'azione in verticale sull'asse DOni, Chevanton, Tiribocchi che sprigiona tutti i suoi cavalli nel motore e scaraventa di rabbia un pallone imparabile sotto la traversa di Gillet.
L'esultanza di Tiribocchi fa pensare ad una piccola polemica, infatti il "Tir" non ha esultato con il suo solito gesto del clacson ma con la mano portata all'orecchio. Tiribocchi ha voluto far vedere a tutti che lui c'è e voleva sentire se la gente, e non solo, l'aveva dimenticato.
Si va verso la conculsione della partita dove l'Atalanta gestisce il risultato, porta a casa i tre punti, un poì di morale, un pochino di speranza e una classifica ancora deficitaria ma non terribile come poteva essere in caso di pareggio.
P.S-Un plauso al tifo del Bari che in 800 hanno incitato dal primo all'ultimo minuto la propira sqaudra. |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 150 volte