Il destino delle persone viaggia sempre sulla fune acrobatica del corso degli eventi, che ne determinano fortune e disgrazie. Questo vale anche per le squadre di calcio, ci mancherebbe. E fin qui niente di nuovo, a parte l'ovvia constatazione che spesso un rigore parato non ha lo stesso peso di un rigore solo respinto, nonostante il prezioso lavoro dei guantoni di De Sanctis. La fortuna poi, nel calcio, va a braccetto con tutta un'altra serie di elementi, anch'essi a loro modo imponderabili. O forse no. Sia chiaro, non stiamo parlando di congiure ai danni degli azzurri, di posto Champions già prenotato mesi orsono oppure di poco peso politico dell'azienda di De Laurentiis al cospetto dei poteri forti del calcio, che impone investimenti notevoli per assicurarsi un posto a tavola nel taglio della torta. Una tavola contro cui il patron si è sempre schierato a favore di un repulisti totale, puntando il dito contro "le figure vecchie ed ormai superate". No, non parliamo di tutto ciò. Non possiamo parlarne per mancanza di prove certe, per l'assenza di fatti che, al di là di lasciare strascichi di delusione e sfiducia nel sistema, giustificherebbero la rabbia di tifosi ed addetti ai lavori. E forse nemmeno prove all'apparenza inconfutabili - come i presunti telefonini di Moggi & Co - troverebbero colpevoli e complici. La sconfitta degli azzurri era "evidentemente" da leggere nelle stelle, nel fato che, bisogna ricordarlo, di certo non si è aiutato con la poca attività nel mercato di riparazione: il Napoli non si è rinforzato, ha deciso di perseguire la logica del gruppo già coeso, dello spogliatoio da non spaccare. Decisione condivisibile ed allo stesso tempo discutibile, la critica da questo punto di vista resta spaccata. Certo è che un organico superiore, molto forte, può essere talvolta più influente di arbitraggi oscuri e poteri supremi. E' la legge del campo, di chi riesce a fare un gol più degli altri. L'Inter, da questo punto di vista, ne è esempio lampante: nessuno finora è riuscito concretamente a mettere i bastoni tra le ruote ai Mourinho-boys, nonostante rigori contro o espulsioni eccellenti, come nel derby di qualche settimana fa vinto in 9 contro 11. E' la legge dei piu forti. Più forti di tutto. |di Marcello Mastice - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 186 volte