Nur El Gawohary: «Febbraio potrebbe essere il mese delle conferme»
Competenza e professionalità vanno a braccetto quando si parla di un giornalista completo ed eclettico come Nur El Gawohary. "The voice" di Babboleo News può definirsi il precursore di un nuovo modo di comunicare, tanto immediato quanto efficace. Un rapporto quasi colloquiale con l'ascoltatore, un linguaggio semplice e diretto che abbatte quel muro di formalità che caratterizza un'informazione ormai desueta.
Mai banale nelle interviste, attento osservatore di quanto gli accade attorno, El Gawohary è una delle coscienze critiche della nostra città.
Il Genoa sta lì, a metà strada tra il lavoro e la passione, in un angolo di cuore, in un foglio di appunti scritti con obiettività ma anche con tanto trasporto emotivo. Sensazione che solo i giornalisti genoani sanno provare.
Nur El Gawohary è il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net.
Ancora qualche trasferta insidiosa e poi il Genoa avrà affrontato quasi tutte le big del campionato. Un bel vantaggio un vista del rush finale...
«Sicuramente. Inoltre, le formazioni più forti riescono ad evidenziare maggiormente le lacune degli avversari e, di conseguenza, il Genoa può avere modo e tempo per ritoccare i piccoli difetti ed affrontare al meglio il periodo clou della stagione. Al di là dell'arrivo di Dainelli, peraltro molto importante, i rossoblù sono già riusciti ad invertire la tendenza dei troppi gol subiti. Le ultime reti al passivo sono state incassate la prima di ritorno, a Roma, in quanto la marcatura di mano di Barreto non la considero».
Su quale squadra il Genoa potrebbe fare la corsa per centrare la qualificazione alla prossima Europa League?
«La classifica è molto corta e tutto può succedere. Chi avrebbe scommesso, ad esempio, di affrontare lo scontro diretto con la Juventus a pari punti? Per rispondere alla domanda, l'unica formazione su cui non si può fare la corsa...è l'Inter!».
La gara con la Juve precederà due partite casalinghe apparentemente abbordabili contro Udinese e Bologna. Secondo lei febbraio potrebbe essere il mese della svolta?
«Piuttosto direi il mese delle conferme. Continuare a fare bene in casa è fondamentale ma mi auguro che, dopo il pari di Napoli, il Grifone riesca a ottenere punti con continuità anche lontano dal "Ferraris". E in questo caso la stagione potrebbe regalare qualche bella sorpresa».
Intanto il Genoa continua a recuperare giocatori importanti. In attesa di valutare le condizioni di Palacio, sono quasi pronti al rientro Jankovic e Kharja, giocatori in grado di alzare notevolmente il tasso tecnico della squadra.
«Il campionato del Genoa è stato falsato dall'infermeria affollata ma ora le frecce a disposizione di Gasperini sono tante ed appuntite. Poter contare sull'organico al completo rappresenta l'arma in più del Grifone in questo finale di stagione. E se si considera che i rossoblù sono in corsa solo in campionato, a differenza di qualche rivale, è lecito guardare avanti con grande ottimismo».
In questo campionato il Genoa non ha ancora trovato una prima punta che vada a segno con regolarità. Il rendimento di Acquafresca quanto potrebbe incidere sull'esito dell'annata rossoblù?
«Durante il match contro il Chievo ho sentito diversi commenti scettici dei tifosi nei confronti di Acquafresca: chi diceva che è un giocatore troppo leggero, chi non era convinto dai suoi movimenti. MI sembra davvero ingeneroso giudicarlo adesso, dopo appena una partita e mezza. E' vero, finora nessun bomber ha realizzato gol a raffica ma a me piace il gioco sulle fasce di Gasperini dove tutti sono coinvolti e nessuno è indispensabile. Anche Diego Milito, un fuoriclasse assoluto, ai tempi del Genoa faceva parte di un meccanismo ad orologeria». |di Claudio Baffico - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 155 volte