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2010-02-13

Bologna: carattere e attributi


Un anno. Un anno dalla scomparsa della nostra grande bandiera. Giacomo ci manca, ma sappiamo che veglia sulla sua Bologna e sul suo Bologna. Ciao Capitano, sempre nei nostri cuori. Il Bologna è tosto. E già questo è un bel dato di fatto. Perché col Milan, se non sei tosto, quella partita lì non la fai. Chiaramente rinunci a metterli in difficoltà, ma portare a casa quel punto era troppo importante, Colomba lo sapeva. E il Bologna ha giocato una delle partite difensive più belle di sempre, poco importa se il margine sulla terzultima si è assottigliato: alla resa dei conti questo puntone sarà preziosissimo. Sappiamo tutti che se quella zuccata di Ambrosiani fosse entrata anziché stamparsi sul legno ora faremmo considerazione diverse, ma il calcio vive di questi episodi e stavolta ha detto bene a noi. Plauso particolare a Roberto Colombo, uno su cui sapevamo di poterci fidare a occhi chiusi: la sua firma sulla partita è gigantesca, e se per la quarta volta quest’anno riusciamo a non incassare gol il merito è soprattutto suo.
Ma ora ripartiamo, e l’esame di maturità è dei più importanti. Non perdiamo da 5 giornate e ci aspetta la decisiva trasferta di Livorno, uno di quei bivi che ti cambiano la stagione. Se si vince si tocca quota 28, e comincia ad essere una classifica quantomeno importante per quello che è il nostro obiettivo finale. Ma servono le antenne dritte, perché il Livorno made in Cosmi è tanto brutto quanto solido, e come noi ha fermato il Milan dei campioni in tempi recenti. Abbiamo caratteristiche simili, poca qualità in mezzo, tanta legna, una tenacia che si addice a chi si deve salvare: i dettami dell’ex tecnico del Brescia in questo senso sono evidenti, e a maggior ragione i nostri al Picchi si aspettino una delle più dure battaglie dell’anno. Avere perso Gimenez non ci lascia tranquilli, la contusione rimediata una settimana fa era più fastidiosa del previsto, ma qui si deve lasciare spazio ad un’altra considerazione. Saranno contenti adesso del suo infortunio i tantissimi detrattori del ragazzo di Durazno: robe del genere succedono solo a Bologna, e cioè che un giovane dai piedi buoni, capace di avere impatti devastanti sulle partite, fautore già di due vittorie al Bologna e in grado di accendere con le sue estrose giocate da folletto l’entusiasmo e la fantasia di una piazza che ne aveva bisogno come dell’aria, venga più criticato e bacchettato che elogiato. Da tutti: stampa, opinionisti, allenatore, presidente. Una cosa incredibile: forse tutti hanno paura che Gimmy tolga loro la scena e le luci della ribalta, invece di ammettere che finalmente abbiamo un grande giocatore capace di uscire dagli schemi e regalare emozioni. Invece deve “sottostare alle gerarchie”, “europeizzarsi”, “usare la testa perché l’istinto non basta” e amenità del genere. Gliel’hanno gufato, l’infortunio, saranno contenti adesso. Spazio a Succi: forza Davide, è la tua prima accanto a bomber Di Vaio, dimostra quanto ci tieni a questa maglia e metti in evidenza le tue ottime capacità. Non si tocca la coppia di centrali Portanova-Moras, così come il duo di mediani Guana-Mudingayi, anche perché Mingazzini non sta benissimo.
Viviano dovrebbe rientrare dal 1’, sta sufficientemente bene per tornare nella mischia e a Colombo va tributato un enorme grazie per queste 3 partite condotte al meglio. In casa amaranto Cosmi ha ancora qualche dubbio, innanzitutto se giocare per difendere il punto sulla zona B o tentare di fare un importante break provando a batterci, ipotesi che pare più accreditata. In più l’assenza di Lucarelli potrebbe non essere nemmeno uno svantaggio per i labronici, avendo visto quest’anno all’opera il centravanti alle prese con evidenti intoppi relativi all’età e al peso. I due grandi ex Bellucci e Danilevicius non ci lasciano dormire sonni tranquilli, senza contare che a giochi in corso toccherà anche al frizzante Di Gennaro che da queste parti conosciamo molto bene. I rientri di Rivas e Knezevic consegnano a Cosmi una difesa più affidabile, rimane qualche interrogativo ai lati del 3-5-2 con Pieri e Bernardini che si giocano un posto (difficile Marchini, altro ex non rimpianto). A condurre la manovra c’è Mozart, ma finora non se ne sono accorti in molti a dire il vero. Si va in Toscana per allungare la serie, serve carattere e attributi, gli stessi che abbiamo messo in mostra col Milan. Avanti così.
Probabili formazioni:
Livorno (3-5-2): Rubinho; Perticone, Rivas, Knezevic; Raimondi, Pulzetti, Mozart, Filippini, Pieri; Bellucci, Danilevicius. A Disp: De Lucia, Diniz, Bergvold, Moro, Marchini, Bernardini, Di Gennaro. All. Serse Cosmi
Bologna (4-4-2): Viviano; Raggi, Portanova, Moras, Lanna; Buscè, Mudingayi, Guana, Modesto; Di Vaio, Succi. A Disp: Colombo, Zenoni, Britos, Mingazzini, Appiah, Adailton, Zalayeta. All. Franco Colomba
|di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 127 volte


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