Catania-Atalanta: la sfida. Biagianti davanti la difesa
La situazione attuale: Catania - L'animo è quello del guerriero, l'emergenza in infermeria tuttavia non fa dormire sonni sereni a Mihajlovic, tornato vittorioso sì, dalla trasferta di Roma, ma anche con Carboni acciaccato, Llama squalificato e Martinez non ancora recuperato. Tutto da sommare alle precarie condizioni di Sciacca, Ledesma e Delvecchio, da poco ristabilitisi dai rispettivi infortuni, corredati da contrattempi di uguale o diversa natura. Riceve l'Atalanta in casa è per il Catania l'occasione più consistente che il girone di ritorno presenterà per conquistare tre punti fondamentali per il consolidamento dei rossazzurri in una posizione di classifica quanto più lontana dalla zona rossa. Al Massimino difatti, oltre a Siena ed Atalanta, saranno di scena una dopo l'altra tutte le formazioni gravitanti nella parte nobile della classifica, quella sinistra. Impegni non impossibili, senza dubbio però, a confronto, la gara contro l'Atalanta assume ancor più i caratteri della gara da non sbagliare, da far propria a tutti i costi, come sottolineato dai giocatori etnei che in settimana si sono succeduti davanti ai microfoni della stampa.
Atalanta - La vittoria sul Bari ha infuso gran fiducia alla squadra adesso allenata da Mutti. Grande merito del tecnico è stato quello di conferire alla propria formazione un gioco semplice ed efficacie, in grado di essere immediatamente compreso ed interpretato per poi demandare ad un secondo momento la fase di affinamento. La riscossa dei bergamaschi, penultimi in classifica, distano tre punti dal Catania, passa anche e soprattutto per il recupero mentale più che fisico del capitano Doni, che nelle precedenti gestioni tecniche aveva interpretato il ruolo di palla al piede più che di valore aggiunto. Anche per Mutti dall'infermeria non arrivano notizie rincuoranti, se Tiribocchi appare pienamente recuperato, come dimostra la tripletta in amichevole, Barreto, Valdes, Manfredini, Bellini, Ferreira Pinto, Talamonti e De Ascentis hanno svolto preparazione a singhiozzo in settimana. Lo staff medico è certo di recuperarli quasi tutti, tranne Barreto, anche se alcuni, come Chevanton, dovrebbero partire dalla panchina.
In Campo Catania - Mihajlovic non dovrà meditare molto sulle scelte da compiere, quasi tutte dettate dalle condizioni degli infortunati. Modulo ed uomini molto simili a quelli visti in campo nel secondo tempo di Roma. Confermata la linea difensiva per 3/4 argentina, con Capuano, unico italiano, a sinistra, Alvarez a destra, Spolli e Silvestre centrali; in porta Andujar. L'assenza di Carboni imporrà la conferma di Biagianti come baluardo di fronte la difesa, al suo fianco agiranno Izco e Ricchiuti che, senza l'apporto di Llama, saranno chiamati anche a dar qualcosa in più in fase offensiva. La fase offensiva sarà affidata a Mascara, Morimoto e Lopez, tre giocatori in grado di disporsi sul campo in maniera cangiante, Lopez potrebbe essere affiancato da Morimoto, con Mascara a rifinire per i due, come anche giocare da centravanti puro, aspettando i suggerimenti dalle fasce, presidiate dai due compagni.
Catania (4-3-1-2): Andujar, Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano, Ricchiuti, Biagianti, Izco, Mascara, Morimoto. Lopez.
Atalanta - Sono tante le alternative che si aprono a Mutti, molte dipendenti dallo stato di forma di alcuni di quei giocatori acciaccatisi in settimana. Di certo v'è solo lo schieramento arretrato a quattro, con l'ex rossazzurro Manfredini guida della difesa al fianco di Talamonti; sulle fasce Bellini e Garics. Ceravolo è pronto a sollevare i compiti di spinta sulla fascia destra, in mediana, qualora Ferreira Pinto non fosse al top della condizione, Padoin e Guarente comporranno la rocca centrale, a sinistra ballottaggio tra l'altro ex-Catania, Caserta ed il cileno Valdes. In avanti Doni, ed uno tra Amoruso e Tiribocchi, col secondo favorito sul primo. In porta ci sarà Consigli.
Atalanta (4-4-1-1): Cosigli, Garics, Talamonti, Manfredini, Bellini, Ferreira Pinto, Padoin, Guarente, Ceravolo, Doni, Amoruso.
La Tattica Catania - A far la partita dovrà necessariamente essere la formazione di Mihajlovic, anche se l'Atalanta non starà nella propria metà campo a fare da comparsa. Biagianti dovrà occuparsi con cura maniacale del capitano bergamasco, Doni, a Ricchiuti ed Izco il compito di rallentare le discese orobiche lungo le fasce, con Alvarez e Capuano a chiudere gli spazi e raddoppiare le marcature. Silvestre potrebbe ritrovare lo stesso attaccante marcato nella gara contro il Parma, Amoruso. In fase offensiva a turno, uno tra Izco e Ricchiuti sarà chiamato a portar palla o comunque ad inserirsi nello spazio quando il pallone viaggerà verso l'area avversaria. Mascara svolgerà compiti di rifinitura per Lopez e Morimoto, col compito di dare imprevedibilità alla manovra. In ciò fondamentali saranno i movimenti senza palla dei due attaccanti e l'intesa affinata in allenamento.
Atalanta - I bergamaschi hanno uomini e schemi per poter far male in contropiede. Dipenderà tutto dall'atteggiamento che Mutti vorrà dare alla propria formazione, se rischiare qualcosa in più, provando ad imporre gioco a centrocampo, ma scoprendosi alle offensive rossazzurre, oppure optare per una strategia conservativa, aspettare bassi i rossazzurri per capovolgere la manovra ed attivare il contropiede, che trova interpreti ideali negli esterni di centrocampo, da scegliere tra Ceravolo, Ferreira Pinto, Valdes e Caserta; la sostanza non cambia. Attenzione al tiro dalla distanza di Guarente, così come all'imprevedibilità di Doni, che avrà il compito di tentare la giocata personale ed assistere la prima punta, fino ad affiancarla in quel che in fase offensiva diviene un attacco a tre punte, con due incursori che si staccano dal centrocampo ed un terzino a dar manforte. In fase difensiva, Guarente e Padoin si scambieranno la marcatura di Mascara, Ricchiuti potrebbe invece godere di una relativa libertà viste le qualità non spiccatamente difensive di Valdes. Più difficile sarà la vita di Izco, che se la vedrà con Ferreira Pinto, diversa la situazione con Ceravolo, giocatore meno propenso a difendere ché il brasiliano. Manfredini e Talamonti dovranno tenere a bada Lopez e Morimoto.
Uomini chiave Catania
Alvarez – Avrà tanto traffico da gestire sulla sua fascia, non solo Valdes ma anche le geometrie impazzite di Doni. Gli si chiede la migliore partita della sua militanza a Catania.
Ricchiuti – Sulla destra potrebbe godere di più libertà rispetto agli altri suoi compagni in mediana, quel che può fare l'ha già mostrato a Roma. Vorremmo rivederlo.
Morimoto – Sa essere devastante negli inserimenti senza palla, quando è in giornata.
Atalanta
Manfredini – Baluardo al quale s'appende l'intera retroguardia bergamasca.
Valdes - Gran talento, gran corsa, gran tecnica, gran tiro. E' in grado di mettere in difficoltà qualunque retroguardia.
Tiribocchi - Non gli si potrà concedere i minino spazio senza perciò correre rischi |Redazione Mondo Catania - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 218 volte