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2010-02-15

Reja: "Abbiamo fatto un passo importante... Zàrate decisivo? Gliel'avevo detto"


Compatta, determinata, aggressiva e vincente: è la Lazio targata Edy Reja, che nel momento più difficile della stagione ha mostrato carattere e qualità, espugnando Parma e mettendo in cassaforte punti fondamentali per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Al termine della prestazione corsara in terra emiliana, il tecnico friulano ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa dello stadio Tardini: “Tanta roba – esordisce Reja esprimendo la sua soddisfazione per la vittoria - . Ad inizio partita mi sarebbe bastato anche il pari, poi sono arrivati tre punti importanti. In settimana ho visto i ragazzi molto bene, tanto che la formazione praticamente l’hanno fatta loro in base alle loro caratteristiche e al loro stato di forma. Parlando della partita, inizialmente siamo anche stati un po’ fortunati quando hanno fallito una grande occasione, ma nei 90’abbiamo meritato. Non mi interessava tanto il risultato - prosegue - , Ma volevo vedere la mentalità e un buon approccio alla gara. Volevo vedere una squadra disposta ad aiutarsi l’uno con l’altro e devo dire che tutte queste cose ci sono state. Di più, vista la situazione in classifica, non poteva esserci. Devo dire che i ragazzi sono stati veramente bravi, considerando anche il valore del Parma. Abbiamo concesso un paio di opportunità, ma anche noi siamo stati poco cinici. Ecco diciamo che ci mancano ancora quelle penetrazioni e quei tagli che possono far male, ma le qualità ci sono. Non ho il minimo dubbio che questa squadra merita di più”.

Come ha visto Ledesma?

“Ledesma è stato il primo giocatore a cui ho chiesto in che condizioni fosse. Lui mi ha risposto che si è allenato ogni giorno, non saltando mai un allenamento. E’ un giocatore di categoria superiore, di grandi mezzi e qualità. Anche se è al 60% della forma è importante. Oltre tutto questo ha giocato tutti i 90’. Nel corso della partita gli chiedevo come stava, ma lui mi ha rassicurato”.

Adesso le gerarchie sono cambiate…

“Non è facile lavorare con 34 giocatori, sarò costretto a lasciarne 12-13 ai margini, e questo mi dispiace, perché tutti devono avere possibilità e spazio. Per esempio in vanti ho Inzaghi, Cruz, Floccari, Foggia, Rocchi e altri. C’è l’imbarazzo della scelta, ma dovrò essere più definitivo”

Ora la classifica è migliore…

“Abbiamo fatto un passo importante, il morale ti può dare una mano, ma ora ci sono delle partite difficilissime come Palermo, Fiorentina e Sampdoria. Ma a prescindere dal risultato voglio vedere la maturità della squadra. Mi piacerebbe vedere un gruppo che lotta su ogni pallone. Spero che presto ci si possa tirare fuori dalle basse posizioni in classifica. La cosa importante è che ci sia sempre una mentalità positiva”

Lichtsteiner e Kolarov come li ha visti?

“Sono due giocatori che quando trovano sicurezza su piano fisico possono fare la differenza”

Zàrate partendo dalla panchina è stato decisivo…

“Prima di iniziare la gara gli ho detto che sarebbe stato determinante, gli ho detto di farsi trovare pronto perché da lui mi aspetto una grande reazione. Infatti è entrato, ha fatto gol e una grande prestazione. Questo è lo Zàrate che vogliamo”.
|di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 150 volte


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