Quando si tira troppo la corda... Non importa quanto un giocatore possa essere bravo, quanto un fuoriclasse possa decidere le partite e regalare alla propria squadra le vittorie. Abbiamo avuto in Italia l'esempio di Ibrahimovic, venduto dall'Inter nonostante la sua apparente imprescindibilità (ampiamente smentita con i fatti dall'ottimo operato della dirigenza nerazzurra); la stessa cessione di Kakà da parte del Milan (che naviga sulle stesse posizioni dello scorso anno con il fenomeno verdeoro), e così via.
L'ultimo caso, è quello di Frank Ribery. Il fuoriclasse del Bayern Monaco ha sfiorato l'addio già in estate, ma le dichiarazioni e le evoluzioni degli ultimi mesi sembrano essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso anche nel suo rapporto con gli attuali compagni di squadra. L'ultima voce in tal senso è stata quella di Philip Lahm, un'istituzione dell'Allianz Arena, che solleticato dalle voglie di cambiare del francese, ha dichiarato a chiare lettere: "Se Ribery non ha intenzione di rinnovare con il Bayern, la società dovrà venderlo quest'estate in modo da incassare una cifra grossa da reinvestire sul mercato per altri giocatori".
Morto un papa se ne fa un altro, in pratica. Un po'la stessa filosofia adottata in Italia dalle milanesi che, però, ad uno come Ribery, sarebbero pronte a concedere rifugio fin da oggi. |di Gianluigi Longari - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 139 volte