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2010-02-18

Ventrone: "L'Atalanta si salverà"


Rivedendolo nel parcheggio del centro Bortolotti, alcuni dei tifosi presenti per assistere all’allenamento dell’Atalanta sono sobbalzati. Poco più di un mese dopo il suo divorzio dalla società bergamasca, Giampiero Ventrone è tornato a Zingonia. Questa volta però non per dirigere una delle sue massacranti sedute di addestramento in campo. Con un sorriso, molto più affettuoso delle urla con le quali seguiva gli scatti dei giocatori nerazzurri durante gli allenamenti, il sergente di ferro racconta: “Sono qua per accompagnare mio figlio –spiega Ventrone con una mano sulla spalla di Alessandro, 11 anni e un grande sogno: fare il calciatore- gli farò visitare il centro sportivo dell’Atalanta per qualche giorno perché è uno dei migliori d’Italia, sia come strutture che come gestione. E poi chissà, vedremo cosa potrà fare”.
Sembra passata un’eternità da quel sei gennaio, e da quell’Atalanta-Napoli, l’ultimo atto dell’avventura di Conte e del suo staff a Bergamo: “E’ vero, e purtroppo non è finita nel migliore dei modi. I tifosi hanno esagerato con alcune critiche che hanno toccato la sfera personale, ma anche Antonio (Conte n.d.r.) ha sbagliato a reagire in quel modo. Lui è uno troppo sanguigno, gliel’ho sempre detto fin da quando giocava. In campo questo poteva andare anche bene, ma ora se vuole guidare una squadra deve cercare di mitigare questi atteggiamenti”.
A proposito di Conte, vi sentite ancora spesso? “Sì, assolutamente, siamo in ottimi rapporti anche extracalcistici. L’ho sentito l’ultima volta pochi giorni fa, e posso dire che è ancora molto amareggiato per il modo in cui è finita qua a Bergamo. Per uno come lui, ci vorrà del tempo prima che si riprenda”.
A parte il modo in cui è finita, quella di Conte non è stata una gestione molto felice sotto il profilo dei risultati: “Antonio ha cercato di portare all’Atalanta un’idea di gioco del tutto innovativa per questa squadra, che era abituata da anni a giocare in un determinato modo. Forse il gruppo non era pronto per questo cambiamento”.
E invece Giampiero Ventrone cosa fa adesso? “Io, oltre a seguire la crescita calcistica e non solo di mio figlio, cerco di tenermi sempre aggiornato sulle nuove metodologie di allenamento e di preparazione fisica. Poi seguo tante partite, sia alla tv che allo stadio, di tutti i campionati”.
E tra le molte partite segue ancora anche l’Atalanta? “Certo, assolutamente. E sono felice che i ragazzi si stanno riprendendo. Mutti ha riportato il vecchio assetto tattico e sta funzionando bene. Seguo anche le altre squadre inguaiate nella lotta salvezza, e penso che l’Atalanta alla fine ce la potrà fare a salvarsi. Deve solo ritrovare quella forza di lottare nei bassifondi, visto che nelle ultime stagioni non era più abituata ad inseguire. Glielo auguro, soprattutto alla famiglia Ruggeri”.
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 158 volte


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