A 28 si sta benone. Si respira, si rifiata, si guarda in basso e si scopre che di più scarse ce ne sono. Il Bologna che ha fatto il colpaccio a Livorno sa di avere messo in cascina fieno che vale doppio, e 5 punti di vantaggio sui toscani terzultimi (con il bonus della classifica avulsa in caso di arrivo a pari punti) sono un bottino notevole per chi sta in basso, e il giusto premio ad una squadra che suda, fatica e conquista sei risultati utili consecutivi. Ma il prezzo da pagare è molto alto: come sempre la sfortuna a Casteldebole ci vede benissimo, anche troppo, e perdere capitan Di Vaio e l’ottimo Modesto è proprio quello che non avremmo mai voluto accadesse. Un mese senza il bomber ritrovato sarà pesante, e a maggior ragione la vittoria in terra livornese assume importanza vitale: probabilmente in quanto è successo ha influito il consueto buon rapporto con la sorte degli juventini, la cui difesa con Di Vaio in forma avrebbe passato di certo un pessimo pomeriggio. La sfida di domenica è sempre tra le più attese per tutta la cornice che la riveste, per l’amaro passato (la chiamavano “sudditanza psicologica”, ricordiamolo sempre) e per un presente che racconta di una Juventus allo sbando da mesi per errori di scelte di mercato estive, giocatori che hanno reso meno delle loro potenzialità, un allenatore probabilmente sbagliato. Nelle ultime tre settimane i numeri dicono che Zaccheroni sta rinvigorendo i bianconeri, ma se si analizzano le partite e si toglie il rigore fantasma con la Lazio, il pari in fuorigioco di Livorno e il simpatico siparietto col Genoa, ecco allora che la Juventus avrebbe raccolto solamente un punto e non sarebbe poi neanche troppo lontana da zone di classifica ben meno nobili. Tutti gli occhi saranno puntati sulla direzione di Banti di Livorno, a Bologna ne abbiamo già viste tante e bene ha fatto Baraldi a mettere in settimana i puntini sulle “i” in via preventiva. È una quasi-emergenza per Colomba, nel senso che oltre ai due infortunati si aggiunge la squalifica di Lanna a complicare la formazione: Raggi sarà dirottato sull’out mancino, rientra dal 1’ Zenoni (da quella parte la Juventus non starà certo a guardare) e Buscè rimane confermato in posizione di ala destra dove sta rendendo bene. Dalla parte opposta fiducia a Casarini, ormai un vero tuttofare, che all’Ardenza su quel binario ha disputato un’ottima gara e giustamente sta convincendo gli scettici sul suo conto. In attacco ci sono tante possibilità, ma Colomba – in maniera obiettivamente strana – pare volersi affidare allo statico duo Adailton-Zalayeta, quando invece c’è un Savio che scalpita e in settimana ha dato autentico spettacolo in allenamento, un Gimenez ritrovato e un Succi che cresce di condizione. Nostra idea: la Juventus va attaccata, pressata, messa in crisi, perché subisce una barca di gol, in difesa balla più di noi e ci sono i numeri a testimoniarlo. Gente del calibro di Savio e Gimmy li farebbe impazzire, ma ci pare che il tecnico rossoblù stia impostando la partita in modo più arroccato e difensivo, affidando i contropiede a gente che della velocità non fa proprio la sua arma migliore. Speriamo che abbia ragione lui, e che magari apporti qualche correttivo in questo senso qualora le cose non funzionassero a dovere. Intanto sugli spalti l’Osservatorio del Viminale e il Casms hanno fatto vivere al Bologna una settimana di confusione cambiando più volte le carte in tavola alla società di Casteldebole, con il risultato che la prevendita è fiacca e si rischiano pericolosi contatti fra tifoserie avversarie nelle zone di distinti e curva San Luca. Prevalga il buonsenso almeno tra gli spettatori, quando invece quelli che comandano hanno bocciato l’idea del Bologna di creare un settore ospiti tutto rossoblù che avrebbe quantomeno ridotto la possibilità di problemi. Proviamo a fare la nostra partita, non piangiamo sulle assenze e non rinunciamo a giocare a calcio: chissà che questa non sia davvero la volta buona…
Probabili formazioni:
Bologna (4-4-2): Viviano; Zenoni, Portanova, Moras, Raggi; Buscè, Mudingayi, Guana, Casarini; Adailton, Zalayeta.
A Disp: Colombo, Britos, Lavecchia, Mingazzini, Gimenéz, Savio, Succi.
All. Franco Colomba
Juventus (3-4-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini; Salihamidzic, Felipe Melo, Marchisio, De Ceglie, Diego; Trezeguet, Del Piero.
A Disp: Manninger, Grosso, Zebina, Sissoko, Camoranesi, Giovinco, Amauri.
All. Alberto Zaccheroni |di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 147 volte