Dopo il campionato sembra essersene andata anche la Champions League. Ed il tutto nel giro di poche settimane, proprio sul più bello, quando il Milan sembrava essere tornato competitivo ed in grado di lottare alla pari sia in Italia che in Europa. E pensare che la Champions è sempre stata definita la casa del Milan, l’habitat naturale dei rossoneri; “quando il Milan gioca in Europa si trasforma”, quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito questa.
Martedì sera il Milan si è rispecchiato nella propria stagione, a volte bello e spettacolare, altre lento ed inconcludente. Il primo tempo tutti a pensare che il Milan non delude mai, in Champions non teme rivali, la solita grande notte europea; tempo quarantacinque minuti e tutto capovolto. Manchester United padrone del campo, fascia sinistra rossonera in balia di Valencia, difesa immobile, portiere spettatore dell’area di rigore. E pensare che tutto era iniziato nel migliore dei modi, stadio tutto esaurito come ai bei tempi, coreografia delle due curve, goal di Ronaldinho dopo soli tre minuti, Manchester incapace di opporre resistenza. Cosa sia successo nel secondo tempo è difficile da capire, al di là di qualche conclusione di Pirlo e Ronaldinho si era capito subito che lo United era entrato in campo con tutt’altro spirito. Saranno stati anche spietati ma è pur sempre meglio essere implacabili in zona goal che creare molte occasioni ed alla fine non raccogliere nulla. I commenti dei rossoneri al termine della gara sono stati di rammarico per il risultato ma di grande soddisfazione per la prestazione offerta dalla squadra, sicuri poi che la qualificazione non sia un discorso chiuso in anticipo. Dire che servirà un’impresa all’Old Trafford non è esagerato, in questo momento pensare di poter vincere con due reti di scarto e soprattutto non subirne alcuna appare difficile da pronosticare. Sino ad ora il cammino in Champions vive nel ricordo del trionfo del Bernabeu, dimenticando che in un ipotetico scontro ad eliminazione diretta contro lo Zurigo i rossoneri sarebbero stati eliminati; inoltre in quattro partite casalinghe, zero vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte e 6 goal subiti; l’ultima vittoria europea in Champions davanti al proprio pubblico risale al dicembre 2007, grazie a Pippo Inzaghi, 1 a 0 contro il Celtic. Alla faccia del nostro habitat naturale, dell’Europa casa del Milan, sembra proprio che i rossoneri siano stati sfrattati in maniera definitiva senza speranza di una breve proroga!
Ultima annotazione, le presunte dichiarazioni del Presidente Berlusconi riguardo alla squadra. “Anche quest'anno il Milan ha tutto per vincere; è una gran bella squadra. Se la facessero giocare bene, però..." questo è quello che stanno riportando i vari notiziari sportivi. Beh, al di la delle eventuali smentite credo non ci siano più molti dubbi del ruolo della proprietà all’interno del club rossonero. Leonardo con la rosa a disposizione e con quello che si è trovato dall’estate scorsa ha fatto giocare sin troppo bene il Milan non avendo tutto per vincere (chi ha deciso la campagna acquisti, cessioni, rinnovi…?) Si attendono risposte in merito… |di Piergiorgio Danoul - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 155 volte