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2010-02-22

Abbiati e il Milan ci sono


E' un Milan che gioca per il suo allenatore quello che batte con un secco due a zero il Bari un San Nicola stracolmo e ostile. Galletti mai in partita e surclassati dalla superiorità tecnica dei nostri che allontanano il gruppone delle quarte e si preparano alla trasferta di Firenze di mercoledì. Leonardo, autore ieri di una conferenza stampa da Oscar in risposta al Berlusconi-pensiero, sceglie finalmente Abbiati in porta al posto del cabarettista Dida. In difesa per tamponare Alvarez spazio a Bonera sulla sinistra con Abate a destra. Centrali i soliti Nesta-Thiago Silva ed a centrocampo un terzetto che abbiamo da sette/otto anni, lo conoscete: Rino-Andreino-Ambro. Nel tridente torna Borriello al centro con Pato e Ronaldinho ai lati. Nel Bari di Ventura classico 4-4-2 che vede l’ottimo Gillet tra i pali, Belmonte e S.Masiello terzini, centrali A.Masiello e Bonucci. In regia la nostra vecchia conoscenza Donati affiancato da Gazzi. Sulle fasce il temibilissimo Alvarez appunto e Rivas. Coppia d’attacco italo-brasiliana con Meggiorini e Barreto.
Il Milan gioca come si doveva giocare questa partita. Abbassa i ritmi con un prolungato possesso palla. Costringe il Bari ad abbassare il baricentro così da tenere più lontani possibili dalla propria metà campo i pericolosi Alvarez e Rivas che non hanno quasi mai la possibilità di ripartire creandoci problemi. Nesta e Thiago Silva sono due registi aggiunti che fanno girare palla sulle fasce quando Pirlo è soffocato dal pressing Gazzi-Donati. Bonera non si limita a francobollare Alvarez ma spinge sulla sua corsia non appena trovo la spazio lasciato libero da un Ronaldinho bravo ad accentrarsi. Abate è molto mobile sullo stesso movimento compiuto dalla parte opposta da Pato, peccato solo il piede per il cross non sia granché. Borriello dà profondità alla manovra e detta il passaggio tra i due centrali così come è bravo a liberarsi di loro decentrandosi appena come nell’occasione della rete del vantaggio. I mancati ripiegamenti delle due ali baresi agevola la nostra manovra offensiva tanto quanto la pochezza tecnica in fase di costruzione della manovra dei due centrocampisti centrali loro, questo toglie i rifornimenti a lungo raggio limitando i servizi a passaggi corti e prevedibili.
Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo con un Bari che prende coraggio solo per una decina di minuti prima del raddoppio di Pato al minuto 70. Sono minuti di grande pressing ed aggressione fin nella nostra metà campo che coincidono anche con l’ingresso di Almiron al posto di uno stremato Rivas reduce da un infortunio. Proprio la posizione dell’argentino crea qualche grattacapo a Pirlo poiché si muove quasi da trequartista. Ottima gestione del possesso di palla, pochi errori in fase di appoggio, grande attenzione difensiva dei nostri terzini anche sulle diagonali, ottimo lavoro in copertura dei due mediani Gattuso ed Ambrosini aggiunti alla forma strepitosa di un Ronaldinho versione Barcelona sono le chiavi del nostro successo, netto ed apparentemente facile. Nota finale per Abbiati che para il rigore del possibile due a uno. Dida chi?
|di Giuseppe Aramini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 134 volte


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