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2010-02-25

Intervista a Luca Baraldi


Si sta avvicinando il traguardo dei suoi primi cento giorni al Bologna. Qual è la cosa più evidente che è cambiata in questo periodo a Casteldebole?

Credo il clima. Rispetto a quando sono arrivato, per come l'avevo percepito io, era un clima un po’ teso. Un po’ perché irisultati della squadra erano non tanto soddisfacenti, un po’ per tantealtre cose che erano intorno alla società, non ultimo l’aspetto dellastampa, e quindi c'era un minimo di tensione. Adesso devo dire che, aldi là di tutto, mi sembra le cose sono cambiate, la società si ècompattata, la squadra, i tecnici, gli uffici, e quindi siamo un belgruppo: questo sta producendo peraltro anche dei buoni risultati sulcampo.

Colomba, secondo lei, ha ottenuto i risultati migliori a livello psicologico o tecnico-tattico?

Entrambi, quando si fa bene sul campo credo che le attività chel'allenatore mette ‘in campo’ siano di tipo tecnico-tattico che di tiporelazionale con i giocatori, quindi di tipo proprio psicologico. Lui èstato molto bravo, è arrivato in un momento molto difficile, tral'altro partendo da una sconfitta pesante, una partita persa 4 a 1 aGenova contro la Sampdoria. Da li ha cominciato a ricostruire mattonesu mattone la casa. Devo dire che al momento sembra che quando saremo amaggio, e la casa sarà finita, possa essere una bella casa.

Quanto manca per mettersi a sedere attorno al tavolo con il tecnico per il rinnovo del contratto?

Credo che manchi poco. Da parte mia sicuramente i tempi sarebberoquasi maturi, però bisogna che di questo ne sia convinta anche laproprietà. Nel momento in cui tutti saremo tutti convinti, si potràfare il rinnovo.

A fine campionato andranno in scadenza di contratto 16 giocatori. Le loro situazioni saranno valutate a fine campionato o anche prima?

Per una questione di giustizia e di equità nei confronti di tutti diquesta cosa si debba parlare a campionato finito. A risultati ottenuti,peraltro: perché una cosa è rimanere in serie A, una cosa non essercipiù. Pertanto i giocatori, che sono dei professionisti, dovrannomantenere alta la loro professionalità e la loro tensione, comeperaltro stanno facendo, dopodiché quando saremo a metà maggio, valuteremo il futuro.

Queste scadenze potranno incidere sul rendimento della squadra?

No, non credo: al momento non sta succedendo. Anche perché a Bologna igiocatori stanno bene, è una città dove si vive bene, una società moltoregolare nei pagamenti, quindi questo è un fatto per loro positivo.Oggi possiamo dire che c'è un ambiente disteso: disteso per fare bene.

E gli infortuni quanto stanno incidendo?

Gli infortuni devo dire che non sono quantitativamente molti, diciamoche forse hanno colpito alcuni giocatori che sono importanti. Però,essendo come dicevo prima un bel gruppo, pur riconoscendo chel'infortunio di Di Vaio oltre che quello di Modesto sono statiinfortuni importanti dal punto di vista tecnico, abbiamo sopperito. Perfortuna Modesto credo che ormai sia sulla strada della riabilitazionefisica totale e Di Vaio sta procedendo molto bene nella guarigione.Certamente come abbiamo dimostrato domenica con la Juventus, abbiamosopperito molto bene, abbiamo chiuso nella propria metà campo nelsecondo tempo la Juventus, finalizzando anche bene: poi è mancato unpizzico di fortuna.

Una parentesi la merita Appiah. Sfortunatissimo per via degli infortunima anche molto legato al gruppo visto che per la partita con laJuventus ha chiesto lui di poter venire in ritiro con i compagni.

Lui è un ragazzo straordinario, fra l’altro dal punto di vista tecniconon lo si può discutere perché un giocatore fantastico. Dal punto divista umano, effettivamente, è sofferente perché non appena arriva ilmomento di scendere in campo e di debuttare ha un piccolo problemino.Credo che questo comunque derivi anche da un aspetto emotivo: piùaumenta l'emozione e si avvicina il rientro, più si accelera magari unmeccanismo che gli provoca qualche fastidio muscolare. Devo dire peròche siamo sulla strada del totale recupero, speriamo che questa siastata l'ultima.

Se dovesse definire questo gruppo con un aggettivo, che termine userebbe?

Un gruppo positivo sotto tutti i punti di vista. Tecnico, umano, relazionale: quindi un bel gruppo.

Entro il mese prossimo lei presenterà il suo piano industriale. Quale sarà la filosofia di fondo del suo progetto?

La filosofia di fondo è quella che le società di calcio non devonopesare sulle tasche degli azionisti, quindi devono avere la capacitàsulla gestione ordinaria, quindi sulla gestione della squadra, dalmercato all’attività ordinaria: non devono pesare sulle tasche degliazionisti. Magari si vanno a tirare per la giacca gli azionisti maperché bisogna fare degli investimenti in infrastrutture o in altriambiti. L'auto-finanziamento rappresenta uno degli obiettiviimportanti: questo lo si può raggiungere, e questo è il vero obiettivodel piano, lavorando tutti i giorni.

Ed è un progetto legato esclusivamente alla permanenza in serie A?

Assolutamente si, la serie A consente economicamente e finanziariamentedi poter investire. In serie B purtroppo, e lo sanno bene le squadre diserie B, oggi è molto difficile programmare perché bisogna attingeresempre alle tasche degli azionisti per arrivare primo in classifica.

E’ già possibile indicare un gruppo di giocatori che sarà lo ‘zoccolo duro’ del Bologna anche della prossima stagione?

Fatto il passo dell'allenatore: ecco perché va prima decisol'allenatore, credo che uno ‘zoccolo duro’ di giocatori si determinadopo che si è determinato l’allenatore. Se, come io penso, saràColomba, credo io abbia già in testa un numero di giocatori base,rispetto alla rosa di quest’anno, che serva anche il prossimo anno.

Sarà un Bologna più giovane quello della prossima stagione?

Credo di si, sostanzialmente sì. Abbiamo già cominciato da gennaio afare questa politica. Tant’è che i cinque giocatori che sono arrivati agennaio hanno una età media di oltre quattro anni più bassa dei cinqueche sono andati via: quattro anni sono quasi una mezza carriera nelcalcio di serie A di oggi. Per cui già abbiamo iniziato a ringiovanire.

Lei ha sempre detto che la sua presenza nel Bologna è legata allapresenza della famiglia Menarini. Se chi eventualmente subentrasseavesse un progetto che le piace, che la convince, potrebbe cambiareidea?

Certamente io sono venuto per i Menarini, quindi laddove dovesserocedere la società, per una questione etica e di serietà dovreirimettere il mandato. Poi è chiaro che, siccome ho fatto una battutal'altra sera in televisione, se arriva la Walt Disney e mi chiede dirimanere, rimarrei.

Prima si parlava della scadenza dei contratti del tecnico e dei giocatori. E il suo, di rinnovo, a che punto è?

Anche questo è legato alla scelta che deve fare la proprietà. Da partemia c'è la disponibilità a valutarlo, è ovvio. La disponibilità perònon è una valutazione solo economica. Pensare che sia solo economica,significherebbe non conoscermi. L’aspetto economico, nel rinnovo delcontratto, è l'ultima cosa alla quale penserò. Sarà un discorso diprogettualità e di valutazione su quanto la proprietà crederà nellavoro che si dovrà fare.

Che effetto le fa sapere che molti tifosi la stimano e l’apprezzano perla sua chiarezza e per la ventata di novità che il suo arrivo ha portato?

Questo è molto bello, secondo me è l'aspetto anche più bello delnostro lavoro, del mio lavoro in particolare. Io non faccio ilcalciatore quindi non posso andare sotto la curva a gioire e ricevere icomplimenti della squadra, però credo di essere stato nella mia vitauno dei pochi dirigenti che è andato sotto la curva a prendere non gliinsulti ma gli applausi dei tifosi. E' successo a Roma ed è successo a Parma.

Succederà anche a Bologna?

Questo me lo auguro, vuol dire che la gente in generale apprezza questomodo mio sincero di essere e questo modo sincero di pormi. La cosa piùbrutta per una squadra di calcio è raccontare delle bugie ai nostritifosi. Come dico sempre io, generalmente nella vita cambiano tantecose ma ci sono due cose non si cambiano: la mamma e il tifo per lapropria squadra. Da questo punto di vista è un sentimento che non homai tradito.
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 177 volte


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